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Festa grande per la decima edizione del “Luxury Summit” del Sole 24 Ore

venerdì 22 Giugno 2018

Si è conclusa a Milano la decima edizione del Luxury Summit del Sole 24 Ore, evento di riferimento per le aziende del sistema dell’alto di gamma, che anche quest’anno ha registrato il tutto esaurito radunando i principali decision maker del mondo della moda e del lusso per un confronto sui nuovi trend di mercato e le sfide conseguenti ai cambiamenti nel mercato globale e che proseguirà giovedì 21 giugno.

Nel corso del Luxury Summit del Sole 24 Ore il presidente di Confindustria Moda Claudio Marenzi ha evidenziato l’importanza che il settore della moda Made in Italy riveste per il nostro tessuto economico, con un fatturato da 96 miliardi di euro e la creazione di oltre 700mila posti di lavoro.  Marenzi ha poi aggiunto che “il settore esporta merci per 61 miliardi e vanta una bilancia commerciale positiva da 25 miliardi circa. Rappresentiamo il 35% della moda europea e abbiamo 20 punti di distacco dal secondo Paese produttore europeo che è la Germania“.

Un settore, quello del made in Italy alto di gamma che ha un potenziale di crescita estremamente interessante, in particolare nei mercati emergenti: lo ha evidenziato il rapporto “Esportare la dolce vita” realizzato dal Centro studi di Confindustria e Prometeia, presentato nel corso del Luxury Summit del Sole 24 Ore dal Direttore del CsC Andrea Montanino.

Nei prossimi sei anni l’export di prodotti italiani di lusso, come moda e design, verso nuovi mercati potrebbe aumentare del 40% fino a quota 15 miliardi, crescendo addirittura del 75% a 18 miliardi in uno scenario più ottimistico. La categoria dei “nuovi ricchi”, nei 30 mercati analizzati, passerà infatti dai 486 milioni del 2017 a 660 milioni del 2023: in pratica 174 milioni di nuovi clienti potenziali per “bello e ben fatto” italiano.

I mercati emergenti “top premium” evidenziati dal rapporto sono Cina, Russia e Emirati Arabi Uniti, che registrano una domanda consistente e una disponibilità a pagare prezzi adeguati per i prodotti italiani di qualità. A questi si aggiungono tre mercati in decollo: Arabia Saudita, Messico e Malesia.

Il rapporto “Esportare la dolce vita” di Confindustria ha anche sottolineato, però, anche alcuni fattori di rischio che potrebbero inficiare la crescita delle nostre esportazioni di prodotti “alto di gamma“: il primo è quello di una spirale protezionistica dei rapporti commerciali tra gli Usa e partner, a cui si aggiungono il possibile inasprirsi di tensioni geopolitiche in Medio Oriente e Asia e l’evoluzione delle sanzioni alla Russia.

Sono preoccupato per definizione. Però il mondo è così da diversi anni. Ci sono state grandi volatilità anche per motivi di terrorismo, volatilità per le valute. Oggi ci sono per i dazi, il mondo é cambiato va ad una velocità molto diversa rispetto a qualche anno fa”. Così Remo Ruffini, Ad e presidente di Moncler si è espresso al Luxury Summit del Sole 24 Ore sul tema della guerra commerciale Usa-Cina. “Ma credo anche che ogni difficoltà potrebbe essere una opportunità“.

Aldo Carpinteri,
Aldo Carpinteri

“Credo che siano anni di assoluto e radicale cambiamento del modello di business”, ha sottolineato Diego Della Valle, presidente e ceo di Tod’s group. “Una volta consegnavamo le collezioni ogni sei mesi, ora non c’è più stagionalità e anche le presentazioni delle collezioni ciascuno se le fa quando crede, sempre che disponga delle risorse necessarie“, ha proseguito Della Valle.

Il digitale, l’ecommerce e la strategia omnicanale sono elementi essenziali per supportare la crescita dei prodotti di lusso e rispondere alle richieste sempre più esigenti di un consumatore globale ed esigente. E’ quindi fondamentale saper unire l’esperienza di accoglienza e attenzione del canale fisico con le potenzialità del canale digitale. “Il rapporto fisico e digitale oggi deve viaggiare contemporaneamente, permettendo al cliente di trovare ciò che desidera ovunque si trovi”, ha sottolineato nel corso della tavola rotonda “Innovazione digitale nel retail tra omnichannel e shopping experience” Aldo Carpinteri, Founder & CEO Stefaniamode.com, mentre Christina Fontana, Business Development Director Alibaba Italia ha ricordato che “Il consumatore deve essere sempre al centro sia online che offline. Noi mettiamo la nostra tecnologia a supporto delle aziende per permettere alle imprese di vendere il prodotto giusto al momento giusto”.

 

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