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Festa privata al Teatro Garibaldi di Palermo, il curatore nega: “Un momento ludico”

martedì 4 Febbraio 2020

Non si placano le polemiche dopo la festa privata organizzata la scorsa settimana all’interno del Teatro Garibaldi: “Vorrei fare presente che non si è trattato di una festa privata, tanto che i cancelli del teatro erano aperti e la fruizione della mostra era a titolo gratuito. Nel corso della serata sono stati ospiti diversi imprenditori, siciliani e nazionali, un’azione di promozione per il teatro e per la mostra che si è conclusa con un momento ludico. Fra l’altro alcuni di loro, trattandosi di cultori del modernariato, del design e del vintage, hanno dato il loro apporto mettendo a disposizione moto d’epoca e oggetti cult”. A scriverlo è Ninni Arcuri, curatore della mostra “ExpoRetrò, che più vintage non si può”, e da qualche ora nell’occhio del ciclone per quanto accaduto.

“Non si è trattato di una festa di compleanno – dice Arcuri – sarebbe come dire che una bicchierata avesse lo stesso significato di una riunione di sommelier. Sia chiaro che non declino le responsabilità per l’accaduto, ma neanche voglio essere lo strumento indiretto per una polemica a distanza tra il signor Matteo Bavera (che non ho il piacere di conoscere) e il Comune di Palermo”. 

E aggiunge: “Il teatro ospita una mostra che negli anni è stata a Palazzo Sant’Elia, al Loggiato San Bartolomeo, a Palazzo Ziino, al Museo Riso e presso altre location fuori dalla Sicilia, sempre nel rispetto delle regole e contribuendo alla promozione dei suddetti siti. Faccio presente che la mostra oltre ad avere una valenza turistica ne possiede una storico/culturale, che ci aiuta a coltivare la memoria. Nello specifico, un’installazione murale di 100 orologi fermi sull’ora della strage di Piazza Fontana a Milano, proprio quest’anno che cade il cinquantesimo anniversario, sottolinea il messaggio di cui è intrisa l’intera mostra: quel tempo passato è sempre attuale”.

“Infine – conclude Arcuri – desidero precisare che né il Dott. Vincenzo Montanelli, né il dott. Roberto Albergoni, sono stati fautori di questa mia iniziativa di promozione per il rilancio della mostra in questione”. Un modo per accollarsi le responsabilità di quanto avvenuto e sollevare il responsabile dell’Associazione AtroQuanto Montanelli e Manifesta 12 da ogni responsabilità in merito alla festa.

Dopo che alla notizia della festa, Vincenzo Montanelli si era detto esterrefatto e indignato, anche Roberto Albergoni, commissario liquidatore della Fondazione Manifesta 12 Palermo, tiene a precisare la propria estraneità all’accaduto: “La Fondazione Manifesta 12, terminate le attività della biennale realizzata nel 2018, si è fatta carico per tutto il 2019 della gestione degli spazi del Teatro Garibaldi consentendo a operatori culturali pubblici e privati l’utilizzo del teatro per attività culturali. Avviata la fase di liquidazione la Fondazione, dal 1 gennaio 2020, ha interrotto qualsiasi attività indirizzando all’assessorato alle culture del Comune di Palermo tutte le richieste pervenute. La stessa amministrazione comunale ha comunicato di non prorogare alla Fondazione la concessione del Teatro. In seguito alle comunicazioni pervenute dall’Area Cultura del Comune la mostra Expo Retrò, inizialmente prevista dal 22 al 31 dicembre 2019 è stata prorogata al 16 febbraio 2020”.

“Il curatore – scrive Albergoni in un comunicato stampa – che dispone dell’accesso al Teatro per l’apertura e chiusura della mostra, ha ritenuto, senza avvisare né l’amministrazione comunale né il sottoscritto, di potere utilizzare il Teatro per un’attività del tutto inappropriata. Appena informato dell’accaduto in accordo con l’Assessore alle Culture  Adham Darawsha, seppur non legittimato a intervenire sulla gestione del Teatro, ho chiesto chiarimenti all’associazione Altroquanto (responsabile del progetto Expo Retrò) che ha immediatamente disposto la chiusura delle attività. Condivido pienamente quanto dichiarato dal Sindaco in merito alla necessaria verifica delle responsabilità per l’utilizzo improprio del Teatro ed esprimo la mia più profonda amarezza nel vedere le immagini della festa in un luogo che ha rappresentato appena due anni fa l’immagine della nostra Città nel mondo intero. Desidero, infine,  ringraziare tutti coloro che hanno utilizzato il Teatro nel 2019 per spettacoli, concerti, conferenze e altre attività culturali,  evitando la chiusura di questo splendido luogo in attesa della sua assegnazione definitiva”.

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Una festa privata al teatro Garibaldi di Palermo. Il declino culturale dello spazio | VIDEO

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