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Foibe, gli esuli in Sicilia: “La Regione commemora i martiri ma si dimentica di noi”

venerdì 7 Febbraio 2020
Foibe, ANVGD. Ph. Giorgia Görner Enrile
Foto di Giorgia Görner Enrile

La Regione Siciliana, attraverso il dipartimento dei Beni culturali, nel rinnovare la “memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra” ha programmato diverse attività, tra cui una mostra intitolata “Foibe” e la presentazione di un libro e l’esposizione di libri e documenti organizzate dalle Biblioteche regionali di Palermo, Messina e Catania.

Iniziative meritorie, per ricordare il sacrificio dei tanti italiani massacrati nelle foibe, ma che non sarebbero sufficienti. La comunità degli esuli istriani, fiumani e dalmati, rappresentati dal comitato di Palermo dell’Associazione nazionale Venezia, Giulia e Dalmazia non sono, infatti, stati coinvolti e non sarebbero neanche stati invitati.

L’associazione, presente già dagli anni ’50 nel capoluogo siciliano, ha sempre commemorato la tragedia  e, dal 2010, da quando è stato innalzato il monumento ai caduti delle foibe, situato nel giardino di Villa martiri delle foibe, in via Ludovico Bianchini 42 allo Zen di Palermo, lo fa con una cerimonia che si svolge alle ore 10 di ogni 10 febbraio, con la partecipazione, non solo degli esuli ma anche delle forze armate, delle istituzioni, delle scuole e di tutti i cittadini sensibili alla vicenda, ricordando anche tutti Siciliani morti in Istria, Fiume e Dalmazia.

“Dopo le iniziative con cui abbiamo rievocato la tragedia della Shoah – dichiara il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – ho voluto che la nostra comunità regionale e le sue istituzioni culturali celebrassero il Giorno del Ricordo, opportunamente istituito dal Parlamento della Repubblica. Si tratta di una serie di eventi attraverso i quali la cultura e l’arte si mettono al servizio della verità e della memoria storica con una visuale indipendente che non è divisiva ma, al contrario, unificante e ispirata al valore comune della coesione nazionale“.

Il presidente dell’ANVGD Palermo Gino Zambiasi, a seguito della notizia fa sapere che : “la comunità degli esuli istriani, fiumani e dalmati ,presente in Sicilia, è contenta delle iniziative e delle attenzioni che si stanno prendendo, ma non capiamo perché non veniamo coinvolti. Del resto la storia siamo noi.”

“È da anni – racconta Zambiasi – che invitiamo il sindaco Leoluca Orlando e il presidente Musumeci alla manifestazione che si svolge regolarmente ogni 10 Febbraio a Villa Martiri delle Foibe i quali hanno sempre declinato l’invito inviando, quasi sempre, un rappresentante perché impegnati in programmazioni istituzionali”.

“Rimango esterrefatta – aggiunge il vicepresidente dell’ANVGD – da queste iniziative e programmazioni in cui gli esuli non siano stati coinvolti o invitati, proprio ieri abbiamo ricevuto la telefonata della segreteria del presidente che ci comunicava il declino all’invito. Chi meglio di noi può testimoniare la nostra storia, i nostri morti, le nostre terre e la violenza che abbiamo subito, anche dai nostri connazionali?”.

L’associazione è stata istituita nel ’47 per tutelare i diritti degli esuli e per salvaguardare della memoria storica di questi italiani e di quegli eventi dimenticati, cancellati e non scritti o appena accennati nei libri. Nel 2010 il Presidente dell’ANVGD Palermo Gino Zambiasi è riuscito ad ottenere dal Comune di Palermo, uno spazio per ricordare ed avvicinarsi simbolicamente alle terre lasciate, ai cari scomparsi e trovare conforto e condividere il dolore subito ingiustamente, in cui è stato posto un “cippo” che rappresenta il Carso con le sue Foibe, disegnato ed eretto dallo stesso Presidente.

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