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“Fuoco freddo”, il libro di Debora Scalzo alla Mondadori di Catania

venerdì 26 Ottobre 2018

Debora Scalzo, la scrittrice di origine siciliana ritorna a Catania per presentare il nuovo romanzo “Fuoco freddo” presso la Mondadori bookstore, il 10 novembre alle 18.

La Scalzo è una scrittrice definita “poliedrica” che ama la scrittura a 360 gradi, un’artista a tutto tondo: autrice, sceneggiatrice cinematografica, paroliera discografica e direttrice artistica della sua Bubart Academy aperta a Venezia lo scorso settembre, per i giovani ragazzi che vogliono intraprendere una carriera artistica.

Ex bancaria assicuratrice che ha avuto il coraggio di rischiare e realizzare i suoi sogni “Perché nella vita tutto è possibile, basta volerlo con devozione e sacrificio“.

Ritorna, quindi, in libreria con il nuovo romanzo, dopo due anni dal successo nazionale ed estero di “Io resto così“, dedicato alle vittime in
servizio della Polizia di Stato e contro la violenza sulle donne, che prossimamente diventerà film per il cinema, diretto da Marco Pollini,
prodotto da Ahora Film, di cui la stessa autrice ha firmato la sceneggiatura e ne è coproduttrice.

“Fuoco freddo” è il seguito finale, pieno di nuove e forti emozioni.  Quel fuoco freddo che brucia l’anima di stella, la protagonista. Stella “ritorna”.

Nel primo libro “Io resto così” sappiamo quanto abbia già sofferto per la violenza subita, per la perdita del suo amato Vincenzo (vittima in servizio) con il quale aveva progettato matrimonio e famiglia. In “Fuoco freddo“, la ritroviamo in una storia che ci viene già accennata nel precedente romanzo. Un tradimento, il primo tradimento, che infliggerà a suo marito. Un amore al quale non riesce a rinunciare anche se le fa male.

Stella conosce Domenico (Fuoco Freddo) mentre è alla ricerca di aiuto: in metrò aveva visto un uomo sui sessanta anni far foto a delle
ragazzine, importunandole e masturbandosi davanti a loro. Corre così alla ricerca di aiuto e si imbatte in lui, poliziotto della sua zona, ma
originario della Sicilia. Con lui le viene spontaneo intavolare una conversazione come se fossero vecchi amici. Tenendosi in contatto per
gli aggiornamenti riguardanti l’uomo che Stella aveva denunciato, i due si rivedono. Sono entrambi genitori, entrambi sposati, ma tra loro
scocca subito la scintilla e, prima che se ne accorgano, rimangono invischiati in una relazione che li consuma.

In questo nuovo romanzo c’è molto della sua terra d’origine, da quel Fuoco Freddo siciliano alla dedica speciale per tutte le donne
siciliane, con la poesia finale: “La Siciliana” con il quale ha ricevuto il Premio Merito Letterario Internazionale UNIONE MONDIALE DEI POETI World Union of Poets 2018.

Una copertina libro speciale, intima e che coinvolge da subito il lettore, l’autrice accanto all’attore MICHELE ROSIELLO (reduce del
successo di Gomorra-La Serie e della scorsa stagione de L’ISOLA di PIETRO, protagonista con Gianni Morandi, nel ruolo del Commissario
Alessandro Ferras, che dal 21/Ottobre ritorna in prima serata su Canale 5 con la nuova stagione).

L’autrice e l’attore sono legati da una splendida amicizia e profonda stima reciproca, difatti l’attore non è solo in copertina ma ne firma
la prefazione del libro, con tanto di dedica personale all’autrice.

“Fuoco freddo” è il nome con cui Stella definisce Domenico (il protagonista maschile), un uomo bello e fragile, un poliziotto siciliano
a cui le manca il coraggio, il coraggio di rischiare una nuova vita. Il fuoco è l’amore per Stella, il freddo è la paura che prova
nell’amarla.

“Fuoco freddo” nasce come dedica speciale per tutte le donne che hanno sofferto, che hanno pianto, che hanno vissuto dolori indimenticabili, ma
che la vita ha deciso loro di fare un regalo, l’amore puro e vero verso se stesse, quell’andare avanti nonostante tutto sempre più forti e
sempre col sorriso, perché noi siamo delle guerriere sognatrici, coraggiose e indipendenti. E’ un libro che tratta una tematica molto
sensibile, in cui moltissime donne ci si potranno identificare, “i figli illegittimi”, con una parte molto forte sull’aborto e sul poco tatto
negli ospedali a stare vicino a donne con dolori e vissuti indimenticabili.

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