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Giallo di Caronia, per i pm fu omicidio-suicidio: le intercettazioni choc

sabato 4 Settembre 2021

Per la procura di Patti nella vicenda della morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele c’è “l’assoluta certezza che non sia configurabile alcuna responsabilità dolosa o colposa diretta o indiretta a carico di soggetti terzi. Nessun soggetto estraneo ha avuto un ruolo, neanche marginale, mediato o indiretto nella causazione di un così terribile doloroso evento”. Per la Procura, Viviana si è suicidata. Rimangono i dubbi su come sia morto Gioele. “L’ipotesi dell’infanticidio – scrive la procura nella richiesta di archiviazione dell’inchiesta – (volontario o involontario) commesso da Viviana alla luce dell’indubbio carattere residuale dell’altro scenario prima prospettato (morte Gioele causata da una mera lesione interna, da un colpo di calore, etc) continua a rimanere la più probabile e fondata”.

LE INTERCETTAZIONI

“Mi serve un’ambulanza mia moglie sta malissimo, non lo so, le è venuta una crisi, dice cose allucinanti è fuori di testa ormai, è fuori di testa”. Lo dice Daniele Mondello, padre di Gioele, 4 anni, e marito di Viviana, 43 anni, parlando con l’addetto del 112 il 18 marzo 2020 cui chiedeva l’invio di un’ambulanza perchè la moglie stava male. Lo si evince dalla richiesta di archiviazione della procura di Patti dell’inchiesta sulla morte di Viviana e Gioele.

Secondo i pm, la donna ha ucciso il figlio di 4 anni e poi si è suicidata. Quel giorno al pronto soccorso dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto il medico scrive che la paziente è “in preda a un delirio mistico con manie di persecuzione. Il marito riferisce che la paziente si sente perseguitata da circa due anni” ma che dal giorno prima ha avuto un peggioramento. Il medico chiese l’assistenza sanitaria obbligatoria. Sempre agli atti c’è la testimonianza di un sacerdote di Venetico che vide qualche tempo prima Viviana due volte, da sola, ferma davanti la chiesa mentre leggeva ad alta voce brani della bibbia. Lettura durata anche un’ora. Viviana prima di salire sull’ambulanza disse al sacerdote: “Padre Cleto è arrivato il tempo dell’apocalisse”.

Agli atti dell’inchiesta ci sono testimonianze di diversi amici di Viviana che sostengono che la donna, nel tempo, aveva manifestato comportamenti che indicavano instabilità psicologica. Da persona allegra e solare la donna sarebbe diventata – dicono i testimoni – triste e arrabbiata e credeva che i servizi sociali la seguissero per portarle via Gioele. Secondo una testimone, Daniele Mondello le aveva chiesto il numero di telefono del sacerdote, Padre Cleto, perchè pensava che la moglie fosse indemoniata e avesse bisogno di un esorcista. Durante il periodo di lockdown per il covid, nel 2020, dicono i vicini di casa di Viviana, la donna aveva deliri mistici e crisi psicotiche. I comportamenti della Dj sono stati confermati anche dal marito, dalla cognata Maria Mondello, dal suocero Letterio Mondello e dal cognato Candeloro Mondello. Dai messaggi Whatsapp tra Viviana e il marito si evince – dicono gli inquirenti – che tra i due vi fosse una forte situazione conflittuale anche per le precarie condizioni economiche della famiglia.

La sorella di Viviana Parisi, Denise, invece, non rivelò agli inquirenti che la interrogarono il 5 agosto 2020 dopo la morte della Dj e del nipote Gioele, che la donna aveva tentato il suicidio. Lo si evince dalla richiesta di archiviazione della procura di Patti dell’inchiesta sulla morte di Viviana e Gioele. Secondo i pm, la donna ha ucciso il figlio di 4 anni e poi si è suicidata.

Agli atti dell’inchiesta sulla morte di Gioele Mondello, c’è un’intercettazione in cui la cognata della donna, Maria Mondello, parlando con un’amica al telefono dice: “Sono arrabbiata con lei.. va a mio nipote me lo ha ammazzato lei. Per la sua testa.. per le sue cose, noi ci abbiamo messo tutto il nostro impego ma lei non si è voluta curare…”. Maria rimproverava al fratello, il marito di Viviana, dicono gli inquirenti, di aver permesso alla donna di uscire in auto da sola, la mattina del 3 agosto, portando il figlio Gioele, nonostante conoscesse le sue condizioni di salute.

“Ma quale mille euro Roberto. Sì mille euro, ma non esiste. Almeno.. ma.. il più scarso dev’essere cinquemila euro. Se no non ci vado, non mi interessa non mi sbatto”. Lo dice Daniele Mondello, parlando al telefono col cognato Roberto Parisi il 10 ottobre 2020 circa due mesi dopo la morte della moglie e del figlioletto.

I due discutono sul boom di ascolti in alcune trasmissioni tv che parlano della vicenda che aveva appassionato gli italiani. Il cognato diceva che lui per mille euro avrebbe partecipato a una trasmissione televisiva. Mondello ribatteva: “Per meno di 5 mila euro non ci vado. Ma che fai scherzi? Ma tu lo sai quanto vengono pagate le persone là? Tu non hai idea”. I due dialogano a lungo sulla possibilità di partecipare a pagamento a una trasmissione tv.

 

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