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Girgenti Acque: indagati anche Miccichè, Scoma e Pitruzzella

mercoledì 23 Giugno 2021
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Tra gli 84 indagati nell’operazione “Waterloo” della procura di Agrigento che ha colpito una “associazione a delinquere in seno alla governance di Girgenti acque spa“, gestore del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento, ci sono anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Micciche’, e il parlamentare di Italia viva, nonche’ Giovanni Pitruzzella, ex presidente della Autorita’ garante della concorrenza e del mercato.

Secondo chi si indaga, Micciche’, nella qualita’ di candidato per il partito Forza Italia alle elezioni regionali del 5 novembre 2017, e Scoma, nella qualita’ di suo mandatario, avevano ricevuto a Marco Campione Pietro Arnone – questi ultimi due tra gli 8 fermati di oggi – nella loro qualita’, rispettivamente di presidenti e legale rappresentante della Girgenti Acque Spa e della controllata Hydortecne Srl contributi elettorali per circa 30 mila euro (oltre 8 mila dal primo – 5 mila euro + 3.167,35 per spese di viaggi e soggiorni – e 25 mila dal secondo), in violazione a quanto previsto dall’articolo 7 della Legge 195/1974, ovvero senza che i contributi fossero stati regolarmente iscritti nel bilancio delle medesime societa’.

Il terzo comma colpisce chi corrisponde o riceve contributi in violazione dei divieti previsti, senza che sia intervenuta la deliberazione dell’organo societario o senza che il contributo o il finanziamento siano stati regolarmente iscritti nel bilancio della societa’ stessa. Scoma, quale mandatario di Micciche’, avrebbe peraltro “dichiarato falsamente” di aver ricevuto un contributo elettorale di 5 mila euro (comprensivo della messa a disposizione di beni e servizi), invece di 8.167 euro. A quelle cifre si aggiungono ulteriori 20 mila euro da una ditta del Gruppo Campione.

Micciche’ aveva in effetti dichiarato le somme sul Rendiconto dei contributi e servizi ricevuti e delle spese elettorali per le elezioni regionali del 5 novembre 2017: “Girgenti acque Spa per 5 mila euro, Hydortecne Srl per 25 mila euro; Campione Industries Spa per 20 mila euro”. Indagato pure Giovanni Pitruzzella perche’, pe ri magistrati, “contribuiva concretamente, pur senza farne parte, al rafforzamento dell’associazione“.

Forte allora del suo ruolo di presidente della Autorita’ garante della concorrenza e del mercato, “si impegnava a compiere atti contrari ai suoi doveri d’ufficio a favore della Girgenti acque. In particolare, su richiesta di Campione avrebbe difeso “indebitamente gli interessi della societa’ dinanzi al personale dell’Autorita’ per l’energia elettrica il gas e il servizio idrico, consegnando loro, informalmente, anche della documentazione proveniente della Spa, nella quale Campione, chiedeva la revisione del procedimento di approvazione delle tariffe del Servizio idrico integrato dell’Ato9 Agrigento e un incontro urgente con Aeegsi per esporre le proprie ragioni“; “si impegnava a dare una mano a Campione ad acquisire informazioni utili sulla vendita di quote di Siciliacque (societa’ che gestisce il cosiddetto “sovrambito” idrico, cioe’ le grandi condotte, le dighe e i potabilizzatori nella Regione Sicilia) presso la medesima Spa e in ambienti politici regionali; nonche’ sulle per la gestione del Servizio idrico integrato delle province di Palermo e Trapani, peraltro non potendo, Pitruzzella, nel suo ruolo, “esercitare, a pena di decadenza, alcuna attivita’ professionale o di consulenza“. E questo “ricevendo in cambio, su ordine diretto di Campione 50.752 euro nel 2014 (pagamento effettuato dalla Girgenti acque il 21 ottobre 2014: somma peraltro documentata con fattura ricevuta il 20 ottobre 2014 ed emessa da Pitruzzella, con causale “Prestazioni professionali nei giudizi Acoset Spa contro Comune di Palma Montechiaro”; e, poi, 25.376 euro nel 2015, sempre dietro fattura per prestazioni professionali”.

 

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