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Il ballo dei dirigenti generali alla Regione, parte la verifica dei requisiti

lunedì 10 Febbraio 2020

Pronta a partire la prima verifica delle candidature interne, avanzate in risposta all’atto d’interpello, per i posti da direttore generale nei dipartimenti della Regione siciliana, in scadenza o al momento assegnati ad interim. Domani le segreterie tecniche degli assessorati analizzeranno i requisiti dei singoli candidati stilando così i primi elenchi. L’obiettivo del governo, guidato da Nello Musumeci, è di avere il quadro definito il prima possibile per assegnare gli incarichi entro la fine del mese. Per l’ufficio legislativo e legale e per quattro dipartimenti (Bilancio-Ragioneria generale, Finanze, Agricoltura e formazione professionale), il governo ha disposto “ulteriori e specifici requisiti” per potere accedere all’incarico: se nessuno degli interni avrà i profili richiesti, il governo farà ricorso a figure esterne all’amministrazione regionale.

Dario Cartabellotta, Vincenzo Falgares, Giovanni Bologna e Fulvio Bellomo, attualmente alla guida di alcuni dei dipartimenti, vengono indicati come certi per una riconferma degli incarichi anche all’interno di una probabile rotazione. Angela Antinoro, che fu capo di gabinetto dell’ex assessore Cleo Li Calzi, sarebbe tra gli “interni” con più titoli, mentre Alberto Pulizzi, è uno dei pochi dirigenti di seconda fascia. Tra i nomi ‘caldi’ c’è quello dell’ex dirigente delle Finanze, Benedetto Mineo, di ritorno alla Regione dopo un lungo periodo in Equitalia e all’Agenzia delle Dogane: il superburocrate punterebbe a uno specifico dipartimento. Tanti i nomi degli “esterni” che circolano: dall’ex assessore e pm Massimo Russo che però smentisce un suo interesse all’attuale manager della sanità Fabrizio De Nicola, al commercialista Ninni Sciacchitano, che potrebbe rispondere all’identikit del prossimo Ragioniere generale. Nell’elenco figurerebbero inoltre per questo profilo una ventina di nomi, interni all’organico, per lo più direttori di ragioneria nei vari assessorati, e tra questi anche Pietro Sciortino. Un “esterno” di cui si fa il nome, in quota autonomisti, è Nicola Vernuccio, ex assessore di Raffaele Lombardo; sarebbe invece inconferibile l’incarico a Roberto Sanfilippo a lungo in ballo a inizio legislatura per la casella della Programmazione e oggi direttore del Cefpass. Proprio alla Programmazione sotto la gestione di Dario Tornabene, che avrebbe risposto all’interpello, la Regione finora ha centrato gli obiettivi di certificazione della spesa dei fondi Ue, evitando il disimpegno.

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