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Il caos italiano sui vaccini: tra evidenze scientifiche e credenze popolari

lunedì 6 Agosto 2018
vaccini

E’ possibile che in un “grande Paese” come il nostro ci sia tutta questa confusione sui vaccini? E’ credibile che chiunque si inerpichi per le strade impervie della conoscenza come succede difronte al problema degli alieni o al potere esoterico delle rovine di Stonehenge che accolgono ogni anno orde di druidi al solstizio d’Estate?

Quindi non c’è cultura sui vaccini ma solo credenze: fiumi di persone dopo aver consultato Doctor Google si ergono a cultori della scienza medica a volte approfittando di medici poco preparati. Certo è che se 6 anni di laurea e 5 di specializzazione a volte non preparano adeguatamente, ma mi risulta assai difficile ascoltare persone che senza alcuna qualifica si ergono a paladini contro la vaccinazione ritenuta una marchiatura a fuoco della popolazione infantile. Se qualcuno volesse veramente approfondire l’argomento per sapere cosa sono i vaccini, e quindi cosa viene iniettato e perché, consiglio di consultare il sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità.

L’efficacia dei vaccini si misura in modo del tutto sovrapponibile a quello di tutti gli altri interventi terapeutici. Voglio ricordare che la scienza si basa sul metodo scientifico che parte da una ipotesi e con studi sperimentali rigidi testa l’ipotesi che solo dopo diventa, eventualmente ed in un numero limitato di casi, evidenza scientifica da applicare nella pratica clinica. Anche i vaccini sono sottoposti a questo processo e le regole che impongono prima della efficacia la salvaguardia della salute dei bambini e degli adulti sono ancora più rigide. Per questo motivo tutte le agenzie sanitarie del mondo hanno messo a punto sistemi di sorveglianza pronti a sospendere farmaci e/o vaccini che risultassero poco sicuri anche dopo l’entrata nell’uso corrente del prodotto.

Potrei inerpicarmi per le strade dei trial randomizzati controllati o in quelle ancora più rigide delle revisioni sistematiche e di quelle Cochrane ma penso che se tutto questo è spesso poco comprensibile per medici e infermieri non esperti di metodo figuriamoci per chi non ha una qualifica nel settore sanitario.

Allora ho pensato di mostrare i risultati di ciò che è successo dopo l’utilizzo dei vaccini tra il XX e il XXI secolo in considerazione del fatto che i vaccini stessi sono una cura diretta alla popolazione e non al singolo individuo. Per questo motivo l’efficacia di una vaccinazione di massa deve obbligatoriamente portare a una netta riduzione del numero dei casi negli anni successivi all’inizio della vaccinazione.

Ho utilizzato i dati del Centro americano di Controllo e Prevenzione delle Malattie (CDC di ATLANTA) ritenuto il più rigoroso ed efficiente al mondo (il cui documento può essere consultato QUI). Ognuno può farsi un’idea ma per commentare i grafici e per capire il significato profondo della vaccinazione è consigliabile sempre consultare un esperto a meno che non vogliamo continuare ad essere vittime delle “cure di Bella” (l’esatto contrario di questa triste storia sui vaccini) o di pratiche stregonesche a cui moltissima gente crede senza alcuna dimostrazione scientifica (indubbiamente tra questi molti non credono ai vaccini che al contrario sono sottoposti a rigore scientifico). Il che fa pensare che questo sia un grande Paese si … ma a volte, se non spesso, di Pulcinella con i pro e i contro di questa affermazione.

Il numero dei casi è riportato sull’asse verticale (detto delle ordinate!) mentre su quello orizzontale (detto delle ascisse!) sono riportati gli anni di rilevazione la linea tratteggiata indica invece l’inizio delle campagne vaccinali:

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