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Il dramma della violenza sulle donne raccontato nel cortometraggio “Mai insieme a te”

mercoledì 25 Novembre 2020

Troppo spesso si sente parlare di violenza contro le donne, ma non sempre si ha la consapevolezza delle tante conseguenze che essa genera. Ferite profonde che modificano l’esistenza perché colpiscono anche l’anima, tanto radicate da non poterle cancellare.

Mai insieme a te è il titolo del cortometraggio prodotto dalla ATOM s.r.l.s. ed Eugenio Siviglia per la regia di Giulia Galati, scritto e sceneggiato da Angela Failla, e interpretato da Vanessa Galipoli e Massimiliano Bono.

Ambientato a Palermo, è la storia di una donna violata in un modo così profondo da decidere di affidare ad altri quel figlio che a lei ricorderà per sempre la violenza di quella notte. Un progetto innovativo perché mostra quale effetto profondo e perenne abbia la sofferenza nella vita di una donna violata e abbandonata a se stessa.

Il cortometraggio – supportato dall’associazione no profit “Il comitato delle donne” che da anni è impegnata nella sensibilizzazione sociale – vuole fare riflettere su quelle conseguenze che raramente vengono percepite all’esterno.

Ferite che si cicatrizzano lasciando segni. Sono lì, visibili, tatuaggi indelebili che testimoniano ciò che è diventata la tua vita. Una devastazione che sintetizza ansia, disperazione, impotenza, depressione: queste sono solo alcune delle tremende conseguenze della violenza. In un tempo di incertezza, fondamentale diventa quindi la sensibilizzazione, mostrando soprattutto quelle conseguenze che gli occhi non riescono a vedere.

La regista Giulia Galati è autrice di testi teatrali ed è specializzata in cortometraggi che trattano su tematiche sociali. “Non per scelta”, mostra le conseguenze psicologiche all’interno della famiglia a seguito dell’aborto terapeutico, “47 secondi” affronta, invece, il tema della disoccupazione giovanile.

Il film, con i costumi di Davide Catagnano, è interpretato dall’attrice e conduttrice Vanessa Galipoli, (La rivincita di Natale di Pupi Avati, Ventitrè 23, di Duccio Forzaro e la fiction Rai Makari), e dal giovanissimo Massimiliano Bono, volto ormai noto sul web, (ha già preso parte ad altri cortometraggi), stavolta alla sua prima prova da protagonista.

Il testo e la sceneggiatura portano la firma di Angela Failla, giornalista e già autrice di quattro romanzi, l’ultimo dei quali “Il giocattolaio” attualmente tra i thriller più letti di autori italiani.

Produttore esecutivo Manfredi Simonetti.

Il cortometraggio, patrocinato dalla UECI, è supportato dall’associazione no profit “Il comitato delle donne”.

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