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Il ritorno di Renzi: “Mi rimetto in campo”. Il PD verso la scissione

venerdì 9 Agosto 2019
Foto Italpress

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È arrivato il momento di una battaglia che riguarda ognuno di noi: se c’è un motivo per cui io mi rimetto in campo è perché non mi guarderei allo specchio se lasciassi un paese nelle mani di chi istiga ad avere paura degli altri”. Così Matteo Renzi parlando alla Festa dell’Unità di Santomato, a Pistoia.

“Ho vinto due volte le primarie e per due volte ho dovuto dimettermi per problemi interni”, ricorda inoltre Renzi che sembra farsi minaccioso quando dice: “Dal 18 al 20 ottobre alla Leopolda si tirano le somme su tutto, perché non è possibile continuare a fare polemiche interne”. Parole che lasciano presagire uno ‘strappo’ dal partito.

“Però per farlo bisogna che nei prossimi mesi si sia molto chiari: da noi le battaglie si sono perse perché innanzitutto si aveva in casa chi giocava contro. Questo non può essere replicato”.

Ieri Zingaretti aveva fatto un appello all’unità del Partito. Rivolgendosi a Renzi ha detto: “Sei una risorsa, non permettere che tornino quelli che hanno vinto il 4 marzo”. Un appello che Renzi sembra non aver colto: sempre da Santomato, dove parla praticamente in contemporanea al segretario, l’ex premier rimarca che “perfino ieri qualche altissimo dirigente del Pd ha fatto una intervista per pigliarsela con me”, un riferimento al tesoriere Luigi Zanda.

“Di fronte allo sfascio la si vuole abbozzare di continuare ad attaccare il Matteo sbagliato? Perché fa ridere i polli”, aggiunge Renzi.

“Salvini – ha aggiunto – pensa di aver fatto il colpo geniale oggi mandandoci a votare, vedremo i tempi, decide Mattarella: noi però leviamoci di dosso il vestito da fighetti, c’è bisogno di indossare la maglietta da battaglia”. Secondo Renzi, in caso di elezioni anticipate “noi dobbiamo essere pronti ad andare a votare e spiegare come questi hanno fallito”, ma “è fondamentale mettere in sicurezza i conti degli italiani, non possiamo far aumentare l’Iva per lo sghiribizzo di Salvini”.

Nasce il comitato di azione civile

In un post su Facebook, Renzi ha praticamente tenuto a battesimo la propria creatura: “Dicevano: governeremo 30 anni e non hanno retto nemmeno 14 mesi. Dicevano: faremo ripartire l’Italia e hanno riportato a zero il PIL e bloccato la crescita.
Dicevano: saremo la Terza Repubblica e hanno governato litigando come in terza media”.
“Nelle prossime ore disegneremo il nostro futuro. Chi vuole darci una mano, chi non si rassegna, chi non si arrende fondi un comitato di azione civile (www.comitatiazionecivile.it) oggi stesso, si faccia sentire, non resti alla finestra. C’è molto da fare per restituire speranza e bellezza al Paese dei nostri figli”.

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