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Il sindaco Orlando scrive al presidente del Consiglio comunale: “Mia sfiducia subito in aula”

martedì 1 Settembre 2020
Leoluca Orlando

Avendo avuto notizia della presentazione di una mozione di sfiducia, ritengo opportuno chiederle la immediata la calendarizzazione della predetta per rispetto istituzionale dovuto al consiglio comunale e desidero informala a tal fine che lo scrivente e tutti i componenti della giunta non parteciperanno fino a quella data, ai lavori del consiglio comunale e delle commissioni“. Questa è la nota del sindaco Orlando inviata questa mattina (1 settembre 2020) al presidente del consiglio comunale Totò Orlando.

Il primo cittadino cerca di chiudere al più presto la pratica in merito alla sua sfiducia presentata dai gruppi consiliari di minoranza e mostra i muscoli a Palazzo delle Aquile cercando di imporre la prima data utile per la discussione del documento a Sala delle Lapidi.

Nel frattempo, l’opposizione in consiglio comunale ha depositato ufficialmente la mozione di sfiducia al sindaco. A firmarla sono tutti e 19 i consiglieri dei gruppi di minoranza. Un passo atteso da parecchi mesi che, però, è stato rinviato a causa dell’emergenza Coronavirus. Nei mesi del lockdown si è preferito, per senso di responsabilità, rinviare la sfiducia al primo cittadino. Finito adesso con un atto concreto nel mirino delle opposizioni che compatte hanno lanciato il guanto di sfida al Professore.

Nell’aria della città aleggia la protesta dei cittadini, compito dei consiglieri è quello di registrare il malcontento e trasferirlo in aula consiliare. Non è possibile non ascoltare il grido di dolore dei familiari dei defunti che non riescono ad avere una dignitosa sepoltura. Non è possibile vedere la città avviarsi ad un lento ma costante degrado, basti girarsi intorno per vedere marciapiedi e strade piene di buche e decorate dai rifiuti; per non parlare dello spazzamento e della potatura. Non è possibile svegliarsi e trovarsi le strade sotto casa pedonalizzate o ristrette per far posto alle piste ciclabili (via Villafranca) mentre il pgtu (Piano Generale del Traffico Urbano) non viene aggiornato. L’azienda Amat non riesce a decollare perché le richieste non trovano riscontro e non comprendere che necessita un nuovo contratto di servizio che possa mettere in sicurezza i conti dell’azienda . Le assunzioni ritardano e gli autobus rischiano di rimanere senza autisti. Gli imprenditori soffrono, l’economia è ferma la ripresa economica sembra un miraggio. Occorre una nuova stagione da far vivere ai nostri cittadini stanchi ma non rassegnati“. Afferma tramite una nota il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo.

Con la firma e il deposito della mozione di sfiducia al Sindaco, i 19 consiglieri di opposizione offrono all’intero consiglio comunale l’opportunità di voltare pagina e ridare la parola ai palermitani“. Scrive il leader dell’opposizione Fabrizio Ferrandelli.

La nota del sindaco Orlando al presidente del consiglio comunale, nella quale si chiede l’immediata trattazione della mozione di sfiducia che lo riguarda, ma contestualmente si afferma anche che fino ad allora lui e la Giunta non parteciperanno più ai lavori di consiglio comunale e di Commissione e’ politicamente molto scorretta. E’ l’ ennesimo atto di arroganza politica, una forma di blocco delle attivita’ fin quando il consiglio non deciderà su di lui“. Lo ha detto Igor Gelarda capogruppo della Lega in Consiglio Comunale a Palermo.

Se da un lato – ha aggiunto – praticamente nessuno si accorgerà di queste assenze, che durano ormai da anni, ed i cui frutti negativi in città si vedono, dall’altro questa nota non fa altro che innalzare l’ennessimo muro tra la città e la sua amministrazione comunale, ormai avulsa da tutto e tutti.
Come Lega vogliamo che la mozione di sfiducia venga discussa quanto prima, si stabilirà la data giovedì in una capigruppo. Ma chiediamo che la seduta si svolga fisicamente , e non telematicamente come si sta svolgendo adesso il consiglio comunale. Gradiremmo guardare in faccia il Sindaco e la sua giunta, sfiduciata dalla metà del consiglio comunale, ma soprattutto quei consiglieri comunali che non voteranno tale sfiducia, avallando di fatto il disastro di Palermo”.

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