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Il “Viaggio Meraviglioso” di Roberto Intorre con nove icone tratte da “L’Orlando furioso”

martedì 20 Giugno 2017
Roberto Intorre
Roberto Intorre

 

Il “Viaggio Meraviglioso” è un percorso onirico ancor prima di diventare progetto, che nasce dall’esigenza di consolidare il legame fra cultura, tradizione, territorio, esaltando e rendendo ricchezza tutte le sfaccettature che appartengono alla sicilianità.

Il progetto germoglia in occasione del Cinquecentenario della prima pubblicazione de “L’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, romanzo epico-cavalleresco rappresentato, nella tradizione siciliana e ancor oggi, nell’Opera dei Pupi e nell’iconografia dei Carretti siciliani.

In questa occasione, la Gioielleria Contemporanea di Roberto Intorre crea la prima opera della serie: “Ippogrifo e La Luna”. Ma l’Ippogrifo che vola verso la Luna per recuperare il Senno di Orlando, impazzito per amore, è, di per sé, un viaggio…meraviglioso!

Chi non si identifica ora con Astolfo, impavido cavaliere che attraversa il cerchio del fuoco sull’Ippogrifo, scoprendo che anche un po’ del suo senno è finito sulla Luna, ora con Orlando che il suo senno lo perde del tutto…o con Ruggero e Bradamante, innamorati perché così è scritto nel destino!? Il nostro “Viaggio Meraviglioso” diventa, così, una metafora della vita, un’esaltazione delle emozioni umane rese estreme dalla fantasia, proprio come succede nei sogni. E il nostro protagonista sarà, appunto, l’Ippogrifo, incarnazione di tutte le unioni impossibili:

“Non è finto il destrier, ma naturale ch’una giumenta generò d’un grifo…”

Roberto Intorre
Roberto Intorre

Dall’impossibilità resa possibile, inizia, dunque, la nostra storia. Essa si snoda in nove tappe simboliche in cui l’Ippogrifo racconta come è riuscito a portare Astolfo sulla Luna. Ed è a questo punto che il “sogno”, il “viaggio meraviglioso” diventa progetto. Il racconto diventa oggetto. E dal nostro punto di vista, gli oggetti che raccontano una storia fantastica non possono che essere oggetti preziosi.

Roberto Intorre presenta, dunque, nove Icone Gioiello, ognuna delle quali racconta una tappa del percorso dell’Ippogrifo verso la Luna. Per la prima volta, dunque, la favola di Orlando verrà rappresentata non più solo con parole, immagini o rappresentazioni teatrali, ma con metalli preziosi che, oltre ad essere ammirati in un’opera che ha una sua completezza e un suo racconto, possono essere decontestualizzati e indossati.

L’idea e il desiderio di realizzarla, nasce come ogni opera d’arte, da un bisogno…quasi da un’urgenza. E il bisogno, oggi, è quello di sentirsi un po’ sognatori in una società satura che ci dà ormai poco spazio per immaginare e che sembra aver perso la sua capacità di creare miti. E’ questo il senso profondo di questo nostro “Viaggio Meraviglioso”. Introdursi nello spazio dell’ impossibile, del mutabile e lì, in una sorta di inconscio collettivo, trovare le risposte, ma più spesso le domande, per orientarsi nel mondo reale. Lo studio dell’Orlando Furioso ci ha introdotto in un mondo favoloso e affascinante in cui ogni aspetto “dell’umano” è descritto con profonda leggerezza. Ed è proprio di questa “profonda leggerezza” che Roberto Intorre vuole arricchire i suoi gioielli, di questa emozione che diventa possibile mostrare, perché diventa oggetto prezioso come prezioso è il mondo interiore.

La possibilità di assistere e attingere dalla tradizione dell’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio, ha ulteriormente contribuito ad orientare il percorso nella direzione del racconto, perché l’Arte è sempre contaminazione di pensieri e intenti. La collaborazione con Nino Cuticchio, Puparo e Oprante, per la realizzazione di un Pupo teatrale interamente in argento e parte integrante dell’opera, è un ulteriore passo in questa direzione.

La scelta di presentare, come prima tappa, l’opera sull’isola di Salina, meta di viaggiatori alla ricerca di scenari naturali di rara bellezza e altrettanto ricchi di storia e cultura – le isole sono state varie volte teatro di viaggi mitici, come l’Iliade e l’Odissea – non è casuale, ma nasce anch’essa dall’idea del viaggio, dalla necessità dell’attraversamento, e dalla sensazione di trovarsi in un luogo “altro”, che è insieme reale e fantastico. Sospeso in un tempo indefinito in cui è possibile immaginare scenari favolosi.

Oggi l’isola di Salina è teatro e ospite del prestigioso “SalinaDocFest”, che racconta di sofferte migrazioni e di culture che si incontrano. Roberto Intorre inaugura l’evento con la sua esposizione che si terrà a Malfa (Isola di Salina) sabato 24 giugno alle ore 20.

Così l’Orlando Furioso, come ogni mito, trova, ancora una volta, uno spazio di attualità in cui raccontare una storia d’amore e di incontro: l’unione fra Ruggero, saraceno, e Bradamante, cristiana, ritenuta impossibile, ma ugualmente scritta nel destino e per questo ineluttabile. Una storia, dunque, nata Cinquecento anni fa, che dal passato sembra ammonire la nostra società divisa che soffre di queste profonde fratture culturali.

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