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Incontro sull’agroalimentare a Palermo. Michela Giuffrida, “Il caporalato riporta la nostra agricoltura nel medioevo”

venerdì 5 Maggio 2017
Michela Giuffrida con Eric Andrieu
Michela Giuffrida con Eric Andrieu

“Il rispetto delle regole sul lavoro deve essere uno dei requisiti per ricevere i finanziamenti della PAC. Potremo così, concretamente, combattere il caporalato, proteggere chi lavora in agricoltura e tutelare le aziende oneste dalla concorrenza sleale di chi produce sfruttando il lavoro nero”. Lo dichiara Michela Giuffrida, membro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, durante il dibattito sulla situazione e le prospettive del settore agroalimentare in Sicilia, promosso dalla Flai Cgil Sicilia, oggi al Teatro Santa Cecilia di Palermo, al quale ha partecipato tra gli altri anche il coordinatore della Commissione Agricoltura, on. Eric Andrieu, con Michela Giuffrida nella foto sopra.

Il tema del lavoro è sempre stato marginale nella Politica Agricola Comune europea. Oggi, mentre è in corso il dibattito sulla revisione del 2018, dobbiamo invece sottolineare l’importanza del ruolo dell’agricoltura per creare occupazione e migliorare gli aspetti sociali della PAC introducendo tutele e incentivi. Prima di parlare di agricoltura 4.0 – continua l’eurodeputato – è necessario affrontare ad esempio il problema del caporalato che anziché proiettare la nostra agricoltura nel futuro la fa ripiombare nel Medioevo”.

Tutela del lavoro e politiche di qualità sono gli aspetti centrali di una Politica Agricola Comune che deve guardare alle specificità dei territori e dei loro bisogni. “Stiamo lavorando per semplificare la PAC laddove la burocrazia e le procedure troppo spesso ne inficiano l’applicazione e creare strumenti efficaci per la stabilizzare i redditi degli agricoltori”.

On. Giuffrida guarda poi al futuro dell’agricoltura siciliana individuandone priorità e strategie. “Oggi le maggiori sfide per i nostri produttori sono innovazione e internazionalizzazione, necessari per la crescita del comparto agricolo siciliano sui mercati europei e extra europei. Ma non si può parlare di innovazione, internazionalizzazione, occupazione senza parlare di formazione: è assolutamente necessario – conclude Michela Giuffrida – promuovere la formazione professionale continua per gli agricoltori e i lavoratori agricoli, garantire che siano diffuse le conoscenze e le innovazioni scientifiche, dare insomma agli agricoltori anche gli strumenti conoscitivi perché possano adattarsi a un contesto in cambiamento”.

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