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Inizia l’anno di “Palermo Capitale Italiana della Cultura”. La cerimonia inaugurale con il Presidente Gentiloni [VIDEO]

lunedì 29 Gennaio 2018

A chi molto è dato, molto viene chiesto“: apre così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando la presentazione ufficiale del progetto “Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018“, cerimonia che si è svolta al Teatro Massimo Vittorio Emanuele alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini,del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e dell’Assessore comunale alla Cultura Andrea Cusumano.

Svelato il logo ufficiale, realizzato da Sabrina Ciprì, allieva dell’Accademia di Belle Arti, che consta di 4 P, iniziale della città declinata in arabo, ebraico, fenicio e greco, è stato evidente il segno che caratterizzerà quest’anno ovvero la promozione delle diverse culture e le loro relative declinazioni.

Il 2018 sarà l’anno in cui metteremo alla prova le eccellenze – ha dichiarato Orlando alla stampa – molte verrano smascherate e altre, sconosciute, emergeranno. E’ una grande occasione di autostima per il popolo siciliano, chiamato a testimoniare non il proprio patrimonio ma l’evoluzione culturale che si è registrata negli ultimi quarant’anni“.

Diamo un po’ di numeri del progetto, considerato come proiezione della città nel futuro e non semplice calendario di eventi: più di 40 le istituzioni cittadine che hanno fatto rete per l’elaborazione di un avvio di programma che, ogni mese, verrà aggiornato e che consta già di oltre 780 iniziative, probabilmente raddoppiate, secondo l’assessore Cusumano, al termine dell’anno.

Alcune grandi opere realizzate rimarranno permanenti come, ad esempio, il parco Al Medina al Aziz che racchiuderà il Palazzo della Zisa, i Giardini della Zisa, ed i Cantieri Culturali alla Zisa; il parco Casina Cinese – Pitrè che racchiuderà la Casina Cinese, il Museo etnografico “Giuseppe Pitrè” e la Città dei Ragazzi; e ancora il Complesso SABIR – Centro di Cultura Araba e del Mediterraneo e sede di BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo al complesso dell’ex Convento di S. Francesco; il restaurato Palazzo Butera; Palazzo Fernandez che ospiterà la Gipsoteca unificata della Città di cui faranno parte le collezioni di Palazzo Ziino e dell’Accademia di Belle Arti.

Dopo mezzo secolo, la città tornerà ad avere una Sinagoga, con sede presso l’Oratorio di S.Maria del Sabato e ancora la Biblioteca Giorgio La Pira, punto di raccolta delle letterature islamiche.

Tanti gli appuntamenti internazionali, già in programma, legati al mondo dell’arte in una visione trasversale che si volgeranno in città, tra questi: la presentazione in anteprima mondiale del progetto per la ricostruzione del Suq, della moschea degli Omayyadi e del minareto di Aleppo, distrutti nel 2013 durante il conflitto; le mostre che vedranno le opere di Spencer Tunick, Jan Fabre, Martin Kippenberger, il giapponese Shozo Shimamoto, la grande retrospettiva su Antonello da Messina e, per l’arte contemporanea da giugno a novembre, Manifesta 12, la biennale nomade più importante del panorama europeo, con un progetto interculturale che coinvolgerà anche le periferie.

Tutti gli appuntamenti potranno essere consultati sul sito ufficiale www.palermocapitalecultura.it che dalla mezzanotte sarà operativo e in costante aggiornamento.

Qui ci giochiamo la credibilità della nostra terra – ha detto il presidente della Regione MusumeciLa città di Palermo è paradigma di capacità di espressione delle tante civiltà che convivono nell’Isola; ci vorranno forza e serenità per questa prova alla quale sono chiamati a contribuire tutti i comuni. A tal proposito abbiamo deciso di destinare un milione di euro per Palermo e per i centri che si distingueranno nella valorizzazione culturale del territorio”.

A chiudere la presentazione ufficiale l’intervento del Presidente del Consiglio Gentiloni: “Quella che celebriamo oggi è una grande occasione per tutti gli italiani, non solo per Palermo, città che ha sofferto e superato stereotipi a livello internazionale, affrontato e risolto in parte difficoltà sociali non indifferenti. Palermo è una città che sa stare al mondo perché non ha mai rinnegato radici e identità culturali che vanno di pari passo con scambi e apertura con il resto del mondo. Palermo Capitale Italiana della Cultura è la storia di un un successo che può essere rivendicato dall’Italia intera. Abbiamo presente i problemi che ancora rimangono ma la promozione della cultura è il modo più efficace per affrontarli“.

 

 

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