Condividi

La denuncia dei precari: “Sono il quasi postino, quello senza diritti”

giovedì 10 Maggio 2018
poste italiane

 

Lettera inviata in redazione dal comitato Precari di Poste PCL che riportiamo integralmente di seguito:

Caro utente, sono un «quasi» postino (quello giallo) che da poco più di 2 anni ti porta la posta, i pacchi, le raccomandate… dico «quasi» perché sono uno di quelli che i nostri colleghi più «fortunati» chiamano Ctd (contratti a tempo determinato).

Cosa sono i Ctd? Beh, migliaia di giovani (e meno), sparsi in tutta Italia, con un contratto da «riconfermare» ogni 3/4/5 mesi, senza alcun criterio evidente – pensavi sulla base della qualità o della tua soddisfazione? – e fino ad un massimo mediamente di 24 mesi – al Nord si arriva a 30 mesi, al Sud, se va bene, a 18 – dopodiché sono lasciati semplicemente a casa, per essere sostituiti da altri come loro.

Qual è quindi la realtà che si nasconde dietro gli slogan del governo sull’aumento dell’occupazione giovanile? La precarietà, purtroppo.

Mi hai visto praticamente tutti i giorni – nel vero senso della parola, considerati i 4 giorni di ferie «forzate», imposti dall’azienda, e non da me liberamente scelti – con la pioggia e con il freddo, e nei primi tempi anche ad orari «insoliti», quasi serali, questo perché noi Ctd siamo spesso mandati a coprire, oltre alla nostra zona, quella di altri (i «titolari») che – sacrosanto diritto, però a quanto pare valido solo per loro – si possono prendere, quando vogliono, i giorni di ferie indispensabili al recupero delle energie psico-fisiche (Costituzione Italiana, art. 36).

Ora forse starai pensando «beh, se manca personale, qualcuno di voi verrà sicuramente assunto!», purtroppo non è così. In Poste Italiane non ci sono assunzioni stabili, programmate, dal 1992, e la situazione non sembra poter cambiare, per il comune benestare di governo e sindacati (almeno della stragrande maggioranza di questi).

Caro utente, in questi 2 anni passati insieme ti assicuro che ho sempre dato il massimo, fermandomi quando possibile ad ascoltare i tuoi problemi, ma spesso nascondendoti i miei pur di strapparti un sorriso e farti stare meglio. Devi sapere, infatti, che il mio, come quello di migliaia di Ctd, è un futuro inizialmente pieno di speranze, che però crescono in un destino comune: essere cancellate progressivamente, e inevitabilmente, dal ticchettio di un contratto «a scadenza». Puoi immaginare l’ansia che io e i miei colleghi «di serie B» ci portiamo dietro, giorno dopo giorno, e che si fa sempre più pesante al diminuire dei giorni che ci restano.

Caro utente, ormai la mia avventura come postino è praticamente giunta al termine (mancano pochi giorni e non so ancora se il mio contratto verrà prorogato) e da maggio vedrai qualcun altro di fronte alla tua cassetta, quasi sicuramente con meno di 30 anni, che dovrà fare esperienza – cerca di aiutarlo, soprattutto all’inizio, e vedrai che poi saprà «ripagarti» della gentilezza di cui hai bisogno.

Caro utente, ti scrivo questa lettera solo per informarti di come funziona Poste Italiane – azienda privata, ma con azionario di maggioranza lo Stato italiano – invitandoti a fare passaparola, con parenti e conoscenti, per far sì che la nostra situazione venga in qualche modo alla luce e risolta, offrendo a tutti i giovani come me, con una maledetta voglia di lavorare, la possibilità di fare progetti a lungo termine, sul loro domani, e su quello delle persone che amano.

Un portalettere di 32 anni”

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.