Palermo
La dirigente si sarebbe appropriata di compensi relativi a incarichi aggiuntivi
L’ex dirigente Corsello rinviata a giudizio per peculato con indebita “autoliquidazione”
12 Dicembre 2016
La storia tra l’ex dirigente regionale dell’assessorato alla Formazione, Anna Rosa Corsello, e la società partecipata della Regione Biosphera non era cominciata sotto i migliori auspici. Corsello era stata nominata commissario liquidatore della società e gli scontri erano cominciati quasi subito. Adesso l’ex dirigente è stata rinviata a giudizio – il processo comincerà il 6 marzo davanti alla terza sezione del Tribunale di Palermo – per peculato.

La guerra era cominciata ben prima, nel 2014, quando il collegio sindacale dell’azienda controllata dalla Regione chiese la revoca dell’incarico di Anna Rosa Corsello per “gravi irregolarità e omissioni”. Irregolarità e omissioni che, però, per Anna Rosa Corsello, semplicemente, non sussistono: “Tutti gli adempimenti sono stati attivati. Il collegio sindacale, forse, non ha la situazione chiara”, disse. Il collegio sindacale presentò un ampio campionario di contestazioni, dal mancato versamento dell’Iva, delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali di ottobre e dicembre 2012 alla mancata riscossione di un credito da sei milioni di euro. La dirigente-liquidatrice, però, si difese. “Il credito – aggiunse – viene riportato da anni. È un credito nei confronti della Regione, che controlla Biosphera, e non è né liquido né esigibile, e anzi è stato oggetto di contestazione. In base a un regolamento del 2001, prima di avviare un’azione legale contro la Regione siamo tenuti ad attivare un tavolo di conciliazione con l’assessorato al Bilancio”.
© Riproduzione Riservata