Condividi

La Lega fuori dalla maggioranza. Dalle parole ai fatti

mercoledì 29 Novembre 2017
angelo attaguile

Angelo Attaguile, segretario nazionale del movimento Noi con Salvini e deputato del Carroccio, non aveva avuto molti dubbi nei giorni scorsi a marcare le differenze e a dosare le distinzioni. Poi, a cose fatte, e a Giunta varata, anche se ancora non ufficializzata, ha esternato: Usciamo da questa maggioranza politica e all’Ars andremo al gruppo Misto. Faremo un’opposizione costruttiva, valutando di volta i volta i singoli provvedimenti proposti dal Governo. La nostra posizione non è contro Musumeci che abbiamo sostenuto dal primo momento – aggiunge -, ma questa ricorsa alle poltrone non ci appartiene. Fratelli d’Italia non ha rispettato i patti siglati durante la campagna elettorale. E’ un comportamento da vecchia politica inconciliabile con noi”.

Secondo la Lega il posto in Giunta era un atto dovuto dopo l’esclusione del Carroccio dal listino di Musumeci, dove, invece, aveva trovato spazio il partito della Meloni. “Ho sentito Salvini, ovviamente c’è molta amarezza – spiega – e concorda con la nostra decisione di non fare un gruppo unico con FdI, ma di andare al Misto”.

A Sala d’Ercole la Lega è rappresentata da Tony Rizzotto, 36° deputato della maggioranza risicata di Musumeci. Una presenza che, dunque, è fondamentale per il governatore. “Con Musumeci non ci siamo sentiti nelle ultime ore – conclude Attaguile – d’altra parte non avevamo nulla da dirci, gli accordi erano tutti già stati fatti”.

La nuova ARS e i 70 seggi (ANSA CENTIMETRI)
La nuova ARS e i 70 seggi (ANSA CENTIMETRI)

Dopo il vertice di Scillato di sabato scorso lo stesso Attaguile aveva perso atto che le cose non si stavano mettendo bene per i leghisti di Sicilia.

Del resto la partita per l’assessorato, finito poi a Catania (Pappalardo) tutta interna a Fratelli d’Italia ha lasciato vittime illustri anche nella Sicilia occidentale. Una per tutte Giampiero Cannella, leader siciliano del partito di Meloni che ieri ha appreso della composizione della nuova giunta, qualche minuto prima di entrare negli studi della Rai dove si registrava Porta a porta.

Uno dei fattori che ha probabilmente depotenziato la trattativa dei leghisti con Musumeci è stato il  mancato interesse di Alessandro Pagano, che, una volta venuta meno la possibilità di essere inserito nella rosa dei papabili alla Sanità, si è defilato. Almeno in questa fase.

 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
BarSicilia

Bar Sicilia, Savarino: “La comunicazione ‘social’ non va contaminata, serve una legge” CLICCA PER IL VIDEO

La puntata di oggi si occupa dei principali temi della politica siciliana: dall’acqua pubblica alla necessità di riconsiderare una efficace riforma di settore nei rifiuti. Savarino si sofferma inoltre sull’episodio della scorsa settimana ad Agrigento in cui sono comparse scritte offensive e intimidatori  sui muri della sede dei meloniani

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.