Condividi

La strana morte di Attilio Manca. Condannata una donna per cessione di eroina. Che fine fa la pista mafiosa?

mercoledì 29 Marzo 2017

Si è chiuso con una condanna il processo nei confronti di Monica Mileti, la donna accusata di aver ceduto la dose di eroina che, nel 2004, provocò a Viterbo la morte di Attilio Manca, urologo di Barcellona Pozzo di Gotto. La sentenza va in controtendenza rispetto alla tesi sostenuta dai familiari del medico che lo ritengono vittima di una vicenda di mafia. La procura di Viterbo ha escluso tale circostanza sostenendo non solo che non sono emersi elementi per collegare l’urologo all’ex capo mafia, ma che gli accertamenti tecnici eseguiti hanno stabilito che il decesso avvenne per un’ overdose di eroina.

Attilio Manca fu ritrovato morto sul letto del suo appartamento da personale dell’ospedale di Viterbo (dove quella mattina doveva effettuare un intervento chirurgico) intorno alle 11 del 12 Febbraio 2004. Stando alle fotografie, l’urologo era riverso in posizione prona, i sandali che solitamente indossava in direzione del tutto opposta dai piedi. Secondo gli investigatori viterbesi Manca sarebbe rimasto vittima di una dosa di eroina ceduta da Monica Mileti che oggi è stata condannata dal giudice del capoluogo della Tuscia Silvia Matteia cinque anni e quattro mesi di reclusione anni, oltre a 18 mila euro di multa. La sentenza è stata emessa  e la pena inflitta è stata addirittura superiore a quella di quattro anni e mezzo sollecitata dal procuratore Paolo Auriemma ma nel frattempo la Procura di Roma ha aperto nuovo fascicolo sulla morte di Attilio Manca: un pentito, in particolare, avrebbe rivelato, come riferito da Antonio Ingroia, ex pm ora legale della famiglia, di aver saputo che Bernardo Provenzano si era fatto operare da Manca e che avrebbe poi ordinato la sua eliminazione.

«Credo che si tratti – disse Ingroia in occasione di un incontro pubblico – di un piccolo grande passo verso la ricerca della verità, da parte della magistratura romana, che mette in evidenza due aspetti. Il primo riguarda la scelta di aprire un’inchiesta da parte del procuratore Giuseppe Pignatone che, seppur senza individuare i responsabili dell’omicidio, ci dice che Attilio Manca non è morto per un’overdose. In secondo luogo l’intervento della Procura antimafia inquadra l’omicidio come un’esecuzione mafiosa».

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.