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L’amarezza di Eva Deak che lascia i 5Stelle: “Non riconosco Di Maio, è questione di etica”

giovedì 1 Febbraio 2018

“Non ritrovo nell’assetto della nuova associazione nulla di tutto ciò e me ne vergogno! Mi fa male, mi sento mortificata e delusa”.

Questa, solo una parte della lunga dichiarazione, con cui l’attivista storica e consigliere comunale di Terrasini Eva Deak ha comunicato la propria decisione di abbandonare il “Movimento 5 Stelle”.

“Si è passato oggi ad un capo politico, a un nuovo simbolo, a una nuova associazione, a un nuovo statuto, a un nuovo regolamento senza che qualcuno interpellasse attivisti e portavoce – dice amareggiata – Personalmente ho sempre denunciato la deriva che stava prendendo il movimento, e non su Facebook ma comunicandolo direttamente a Giancarlo Cancelleri, ad altri portavoce e facendo segnalazioni. I continui abbandoni di portavoce e attivisti storici, mi fanno domandare ironicamente ma anche con una stretta al cuore se quando Beppe gridava “tutti a casa” intendesse a casa tutti gli attivisti storici. Nel silenzio generale sono state allontanate le persone che hanno fatto sì che il movimento arrivasse al successo che oggi ha”.

La Deak non usa mezzi termini e spara a zero contro ciò che è diventato negli ultimi tempi il Movimento, a cui per anni si è dedicata, che si sarebbe trasformato nella brutta copia di un partito verticistico, con a capo Luigi Di Maio, ma totalmente scollegato con i suoi attivisti.

“Una volta si sognava il cambiamento culturale – sottolinea – ora invece si sogna di andare al governo. Abbiamo creato i vip e siamo diventati fans, abbiamo fomentato l’esercito degli yesmen. Ma non ci si rende conto che forse si vinceranno le elezioni, ma non si arriverà mai al cambiamento culturale in questo modo. Sono convinta che il nuovo partito di Di Maio viva in questo momento di luce riflessa e del lavoro degli attivisti che durante gli anni hanno contribuito a farlo diventare la prima forza politica in Italia. Sono molto amareggiata ed il passo che sto facendo sta arrivando dopo lunghe riflessioni. La dignità non può essere negoziata, però! Comunico ufficialmente di non riconoscere Luigi Di Maio come capo politico così come inteso dal nuovo regolamento della nuova associazione. Per me non è solo una questione politica, ma anche etica“.

Non posso e non voglio rappresentare questo partito. Non mi sento più a mio agio, non sono serena con me stessa. Trovo profondamente vergognoso, mortificante, irrispettoso e addirittura scandaloso che il capo politico risponda riguardo la domanda sulle eliminazioni di tanti attivisti dalle parlamentarie con, testuali parole: “se c’era qualcuno che era condannato, se c’era qualcuno che istigava all’odio razziale, se c’era qualcuno iscritto alla massoneria, nelle liste del movimento non ci può stare”. Trovo inqualificabile, diffamante escludere persone oneste ed attivisti storici usando questi appellativi nei loro riguardi. Solidarietà ad ognuno di loro! Questo non è il mio movimento e ribadisco che non riconosco Luigi Di Maio come capo politico alle condizioni che il nuovo statuto ed il nuovo regolamento impongono (senza peraltro aver minimamente coinvolto la base)”.

“Tuttavia, resto ancorata alle parole guerriere, iscritta al Movimento 5 Stelle Originario e rappresenterò ancora il simbolo del movimentocinquestelle.it. Questo per rispetto dei miei elettori, delle migliaia di compagni di viaggio in tutta l’Italia, di tutti coloro che credono come me che un cambiamento culturale sia possibile e doveroso. Mi dissocio della nuova associazione e dal nuovo simbolo e vi prego, vi prego col cuore non mi associate più a quel che è il Partito di Di Maio. Non voglio averci niente a che vedere! Ribadisco ora che fino ad oggi (quindi in un anno e mezzo) ho percepito da parte del Comune di Terrasini per la mia attività consiliare 199 euro ed 88 centesimi, quindi rimando al mittente tutte le accuse di “sistemazione su una poltrona” che eventualmente potrebbero piovermi addosso dopo questa conferenza stampa”.

E conclude: “Non finirò mai di ringraziare tutti i cittadini che mi hanno aiutato fino ad ora, tutte le persone che mi sono state vicine, gli attivisti che hanno fattivamente dato l’anima per riuscire nelle tematiche portate avanti, ringrazio tutti i consiglieri comunali che mi hanno scritto dimostrando comprensione, rispetto ed affetto, i cittadini e gli attivisti che hanno fatto lo stesso, i miei amici carissimi ed i portavoce che oggi sono presenti e che mi sostengono e comprendono la mia scelta: Lidia, Bruno, dr Jekyl, Giuseppe, Samantha, Riccardo, mio marito e mia figlia per fidarsi sempre di me, sostenermi, supportarmi e sopportarmi, tutti voi per avere avuto la pazienza di ascoltarmi. Continuerò la mia attività nel Consiglio Comunale, con serenità ritrovata e impegnandomi per il bene comune nel pieno rispetto del mandato che i cittadini mi hanno dato, in opposizione come ho fatto fino ad oggi e con la consapevolezza della responsabilità che ho.Io non ho tradito nulla e nessuno. Il Partito sì!”

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