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Lentini, “Orlando è il sindaco giusto. Avanti per cambiare la città e la Regione”

giovedì 15 Giugno 2017
Orlando e Totò Lentini

Orlando e Totò Lentini«L’esito delle elezioni amministrative di domenica scorsa a Palermo – scrive su suo profilo Facebook Totò Lentini, ideatore della lista Alleanza per Palermo (che non è riuscita a superare lo sbarramento del 5%) – ci offre molti spunti su cui riflettere e lancia alla “politica” una nuova sfida: i cittadini hanno scelto di premiare la proposta di mettere assieme esperienza e capacità progettuale ed innovativa, mentre hanno dimostrato di non sentire il richiamo della demagogia populista e, tanto meno, quello di una “vecchia politica” di cui nessuno sembra avere nostalgia».

La lista a sostegno del sindaco Leoluca Orlando si è fermata al 4,22% delle preferenze. «Come commentare d’altronde – prosegue – il dato, chiarissimo, della sfida fra i candidati a Sindaco? Leoluca Orlando, più di ogni altro, ha saputo comunicare un obiettivo da raggiungere proseguendo un cammino già avviato: quello di una città che cambia, che accetta la sfida di confrontarsi con un nuovo modello di sviluppo, che punta sul turismo, sulla piccola impresa, sulla sostenibilità, per iniziare a dare risposta alla prima e più grande emergenza di Palermo: quella di offrire finalmente a giovani e meno giovani la prospettiva di un’occupazione».

 

«Sicuramente molto, moltissimo, c’è ancora da fare, ma la direzione di marcia che i palermitani hanno sancito col loro voto è quella giusta: realizzare le infrastrutture per una mobilità che colleghi centro e periferie in modo veloce e sostenibile, abbattendo quell’inaccettabile “muro” che divideva la città in zone dinamiche e zone condannate ad una condizione di marginalità, puntare sulla crescita del turismo valorizzando il nostro inestimabile patrimonio culturale ed investendo per aprire nuove prospettive di sviluppo (penso al grande progetto per rendere il litorale Sud di nuovo fruibile ed attrattivo), affermare una gestione attenta e trasparente dei servizi, ad iniziare dalle aziende comunali che stanno finalmente riprendendo un percorso virtuoso di risanamento e di miglioramento dell’offerta di servizi alla città. 

Come ho detto rimangono ancora moltissimi passi da percorrere ma, mi consentirete, rivendico con orgoglio di aver – ancor prima dei “partiti” – intuito che il percorso messo in campo da Orlando era quello giusto».

 

«Un percorso che ho scelto di sostenere con generosità, mettendoci per primo la faccia e l’impegno, e che ho aiutato anche promuovendo una lista che ha ottenuto un risultato che reputo straordinario: coi 40 candidati di Alleanza per Palermo al Consiglio Comunale e con quelli delle Circoscrizioni abbiamo offerto un contributo importante allo splendido risultato elettorale. Ben 10.000 voti ottenuti senza gli strumenti dei “partiti” tradizionali, senza inutili piazzate demagogiche per ottenere l’attenzione dei mass-media (come di coloro che raccontano di “rinunciare” ai vitalizi che neppure loro spettano…), ma puntando sul lavoro sul territorio, parlando coi cittadini, rappresentando i loro bisogni, raccogliendo i loro suggerimenti… Nonostante l’amarezza per le poche centinaia di consensi che sono mancati per conseguire l’elezione di tre o più consiglieri (tanti ne avremmo ottenuti in caso di superamento dello sbarramento), è un risultato che possiamo consegnare con orgoglio al nuovo Sindaco e che conferma la qualità delle splendide persone che si sono impegnate e s’impegneranno per contribuire a realizzare il bene di Palermo nel prossimo quinquennio».

 

«Un risultato, mi permetterete nuovamente, ancora più significativo di fronte alla plateale debacle di alcune delle liste che si richiamano alla tradizione moderata e cattolico-democratica che, a dispetto dell’uso di simboli storici e conosciuti, dell’appoggio di colleghi parlamentari, di ex Ministri ed ex Presidenti di Regione, hanno conseguito un risultato pari o minore a quello di una lista, la mia “Alleanza per Palermo”, che certi “addetti ai lavori” davano per spacciata in partenza e accreditata di un risultato da prefisso telefonico…  Il risultato della lista è la più bella risposta a questi profeti di sventura, così ottusi da pensare che la gente, la tanta gente per bene di Palermo, preferisse le risposte del populismo dei 5 Stelle (del resto sconfitti in tutta Italia, a riprova di quanto sia più importante il lavoro democratico sul territorio che le “sparate” di un comico…) o, peggio ancora, che sentisse la nostalgia di una stagione politica ormai definitivamente archiviata, al di là delle qualità personali che si possono riconoscere in alcuni protagonisti di quel periodo (cui fa da contraltare, purtroppo, la totale assenza di progettualità e credibilità di molti seguaci e lacchè…)».

 

Lentini chiude con un ringraziamento il suo lungo post: «Ai diecimila concittadini che ci hanno scelto va il mio profondo e commosso ringraziamento, per un risultato che non è un punto d’arrivo ma un punto di partenza e, per me, una conferma sulla strada dell’impegno per Palermo e per la Sicilia. Una città ed una Regione che meritano di più e che possano finalmente rivendicare a Roma ed a Bruxelles quelle risorse che ci occorrono per affermare sviluppo ed occupazione: ci siamo riusciti a Palermo, ci riusciremo in tutta la Sicilia».

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