Condividi

Liberi e uguali, Grasso ai nastri di partenza: “Ecco la nuova sinistra”

lunedì 4 Dicembre 2017
pietro-grasso

“Fare politica è un onore, non una vergogna. C’è in gioco il futuro dell’Italia e questa è la nostra sfida: battersi perché tutti, nessuno escluso siano liberi e uguali, liberi e uguali”. Lo ha detto ieri il presidente del Senato Pietro Grasso, chiudendo l’assemblea unitaria della sinistra, citando per la prima volta il nome del nuovo soggetto: “Liberi e uguali”.

“Serve un’alternativa – ha sottolineato l’ex procuratore capo di Palermo- e allora tocca noi offrire una nuova casa a chi non si sente rappresentato, difendere principi e valori che rischiano di perdersi, su lavoro, scuola, diritti e doveri. Tasse più giuste e progressive, una vera parità di genere. Per tutto questo io ci sono”, afferma Grasso.

“Il nostro è un progetto più grande di come finora lo hanno raccontato e se ne accorgeranno presto. Non facciamo scoraggiare di chi parla di rischi di sistema, favori ai populismi, voto utile. L’unico voto utile è chi costruisce speranze portando in Parlamento i bisogni e le richieste della metà d’Italia che non vota. E’ questo il voto utile”.

“Siamo qui – ha detto Grasso – culture e persone diverse, ma tutti uniti per difendere principi e valori in cui crediamo”. “Dare le dimissioni dal gruppo Pd è stata una scelta politica e anche personale, frutto, di un’esigenza interiore. Ho ricevuto tante telefonate, mi hanno chiesto di fermarmi un giro, fare la riserva della Repubblica: mi spiace, questi calcoli non fanno per me”. 

“Ho scelto ottimi compagni di viaggio, ma tanti altri arriveranno. Il nostro progetto è aperto e accogliente”, ha detto il presidente del Senato. “Costruiremo una nuova alleanza tra cittadinanza attiva, sindacati, forze intermedie”.

“No a inaccettabili intimidazioni: mi ha colpito la rabbia di quei quattro fascisti. Fascisti, diciamolo. C’è un’onda nera che monta. A partire dalle periferie delle nostre città. E allora è da lì che dobbiamo tornare, è da lì che dobbiamo ripartire”, ha affermato Grasso.

Nasce – dunque – la lista unitaria della sinistra e, dal palco dell’Atlantico Live a Roma arrivano segnali di chiusura a un eventuale dialogo con il Pd. “Altri – ha detto Pippo Civati rivolgendosi a Pisapia – stanno allestendo coalizioni da incubo, in cui c’è dentro tutto: Minniti con Bonino, Merkel con no euro. Noi saremo rigorosi”. “C’era chi diceva ‘mai con Alfano’, patrimoniale, ius soli. E allora perché poi va con Alfano, con chi non vuole lo ius soli, con chi quando nomini la patrimoniale gli viene un colpo? Il mio appello è: Giuliano, dove campo vai?“.

Anche Massimo D’Alema ha bocciato gli appelli all’unità del centrosinistra: “Sono tardivi e non accompagnati da scelte politiche e programmatiche conseguenti. Renzi – ha sottolineato – aveva detto che noi eravamo elettoralmente irrilevanti, quindi questi appelli contraddittori”. “La gran parte degli elettori che voteranno per noi, non voterebbero per i candidati del Partito Democratico, quindi noi non portiamo via nulla a loro. Aggiungiamo, recuperiamo persone che altrimenti non voterebbero per il Pd“, ha concluso D’Alema.

Sul palco tre vele di colore giallo, blu e rosso, sono comparse su un maxischermo accanto alla scritta: “C’è una nuova proposta”. 

Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha attaccato citando il caso della bandiera del II Reich esposta a una finestra di una caserma dei carabinieri a Firenze. “La destra – dice – si è lanciata nella costruzione di una rivoluzione liberista, dei Reagan, della Thatcher e oggi dei Trump. Ma hanno concimato il terreno su cui oggi crescono i fascisti. Che nell’ufficio di un Carabinieri venga appesa la bandiera nazista, ci dice di quanto dobbiamo alzare l’attenzione”. 

“Ringrazio la Cgil – ha detto in un altro passaggio – che ieri è scesa in piazza per difendere le persone e il loro diritto ad avere una pensione che in Italia sono un problema, soprattutto per i giovani, umiliati due volte”. “La questione giovanile – aggiunge – è la vera emergenza di questo Paese. Con Pippo Civati e Roberto Speranza abbiamo dato vita a un rapporto vero di fratellanza per costruire uno spazio democratico, per fare un passo indietro nel nome dell’unità e dell’umiltà”.

“Noi siamo quelli della difesa della Costituzione. Siamo quelli del 4 dicembre. C’è chi ha dimentica la lezione di quel giorno e presto ne avrà un’altra”. Lo ha detto Roberto Speranza, facendo riferimento a Matteo Renzi, ma senza citarlo.

“Il Pd – ha attaccato Speranza – non può lanciare una manifestazione” contro il fascismo “e poi pensare di andare al governo con Berlusconi, che corre con Salvini”.

 

Foto e testo © Copyright ANSA.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Di Sarcina e la rivoluzione dei porti del mare di Sicilia Orientale CLICCA PER IL VIDEO

Dal Prg del porto di Catania ai containers ad Augusta, passando per lo sviluppo di Pozzallo e l’ingresso di Siracusa nell’AP, il presidente Di Sarcina spiega obiettivi e progetti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.