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Lo Stand Florio ai privati. Aggiudicato il bando del Demanio per valorizzare i fari siciliani dimenticati [VIDEO]

venerdì 9 Giugno 2017

Investiranno oltre 11 milioni di euro le imprese italiane ed estere che si sono aggiudicate per i prossimi anni (fino ad un massimo di 50 anni) la gestione di 15 tra fari e strutture costiere del secondo bando di Valore Paese del Demanio.

Lo Stato, spiega l’Agenzia del Demanio, incasserà oltre 420 mila euro di canoni annui per una cifra complessiva di 8 milioni di euro. «L’intera operazione – si legge nella nota del Demanio – comporterà infatti un investimento privato di oltre 11 milioni di euro per riqualificare le strutture, con una ricaduta economica complessiva di quasi 40 milioni di euro e un conseguente risvolto occupazionale diretto di almeno 200 operatori. Lo Stato incasserà oltre 420 mila euro di canoni annui che, in considerazione della differente durata delle concessioni, ammonterà a quasi 8 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento».

 

Stand Florio (Palermo)
Stand Florio (Palermo)

Le strutture affidate in concessione sono: il Faro Spignon (Ve), il Faro del Po di Goro, in provincia di Ferrara, il Convento di S. Domenico Maggiore Monteoliveto, a Taranto, la Torre Castelluccia Bosco Caggioni a Pulsano (TA), il Faro di Capo Zafferano, a Santa Flavia, Il Padiglione Punta del Pero a Siracusa, lo Stand Florio a Palermo, il Faro Formiche, nell’isolotto di Formica Grande (GR), il Faro della Guardia Ponza (LT), il Faro di Punta Polveraia nell’Isola d’Elba (LI), il Faro di Punta Libeccio nell’isola di Marettimo (TP), il Faro di Punta Spadillo a Pantelleria (TP), il Faro di Capo Mulini ad Acireale (CT), il Faro di Capo Milazzo (ME), il Faro di Capo Faro Isola di Salina (ME).

 

Nello specifico, ecco i vincitori del bando: «In Sicilia – spiega la nota diffusa dal Demanio – il Faro di Capo Zafferano, a Santa Flavia, appena fuori Palermo, grazie al progetto di Top Cucina Eventi S.r.l., diventerà una struttura multifunzionale con una bottega del gusto, un ristorante, tre suite e un museo del mare. Il Padiglione Punta del Pero a Siracusa, grazie agli interventi del Circolo Velico Magister ASD, diventerà un luogo chiave per conoscere la storia e le eccellenze locali del porto grande di Siracusa, mentre la Servizi Italia Soc. Coop. a r.l. renderà lo Stand Florio a Palermo uno spazio per incontri, mostre temporanee, concerti all’aperto e cooking area».

E ancora: «Il Faro di Punta Libeccio nell’isola di Marettimo (TP) verrà trasformato dalla società Mavi di Vincenzi Nadia & C. sas in una struttura con 8 suite in cui ospitare anche workshop di alta cucina e corsi di fotografia, il Faro di Punta Spadillo a Pantelleria (TP) se lo è aggiudicato la Hera Gestioni Alberghiere srl che lo farà diventare un “fishing lodge” con 6 camere e 2 suite. Sul versante orientale dell’isola invece il Faro di Capo Mulini ad Acireale (CT) è stato attribuito a D.G. & Partners srl che realizzerà 6 suite, la Giesse Costruzioni srl gestirà il Faro di Capo Milazzo (ME) trasformandolo in un piccolo hotel con 5 suite. Infine, il Faro di Capo Faro a S. Maria di Salina – Isola di Salina (ME) aggiudicato da Capo Faro srl che diverrà un hotel de charme con annesso un piccolo museo».

«Una volta ultimate tutte le verifiche amministrative previste dalla procedura di gara, si procederà alla stipula degli atti di concessione e nei prossimi mesi inizieranno i lavori di recupero e riqualificazione dei beni situati in contesti affascinanti, dal grande potenziale turistico».

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Stand FlorioUN PO’ DI STORIA: LO STAND FLORIO.

Si tratta, secondo le più autorevoli acquisizioni storico architettonico, di uno degli esempi meno conosciuti di liberty mediterraneo. L’edificio, noto anche come “La tavernetta del Tiro” – situato a Palermo in via Messina Marine 40, nel litorale di Romagnolo – è stato costruito per volere della famiglia Florio, su progetto di Ernesto Basile nel 1905.

Dotato di un grande chiosco in stile islamico moresco a pianta ottagonale, sormontato al centro da una cupoletta tondeggiante del tipo colore rossiccio, e da due terrazzini laterali.

«Lo stile dell’ immobile è profondamente contrassegnato dalla cultura islamica, oltre ad essere una delle prime strutture siciliane di età moderna costruite utilizzando il ferro. Al centro presenta una cupola rossa con pinnacolo. L’edificio è caratterizzato dalla volumetria rigorosamente geometrica e dalla presenza della cupola su tamburo ottagonale con i dettagli decorativi dell’archeggiatura a ferro di cavallo e la merlatura a palmizi stilizzati».

Costruito nel 1905, su una superficie totale di 4.031 metri quadri (Superficie lorda di pavimento totale: mq 477; Superficie commerciale totale – Mix funzionale: 754 mq)  «l’edificio che vediamo oggi è quanto fu realizzato di un più complesso progetto originale che comprendeva anche un ampio Kursaal sul mare. Lo Stand venne utilizzato a lungo per gare di tiro al piccione, sport acquatici e varie attività di diporto da parte della nobiltà palermitana. Verso la fine della seconda guerra mondiale, fu destinato dagli alleati a magazzino merci delle truppe da sbarco, divenendo poi solarium del vicino ospedale Buccheri La Ferla. Ormai fortemente degradato venne adibito successivamente ad uso commerciale fino al settembre 1985».

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Nell’ottobre 2012 è stato sequestrato dal Nucleo tutela patrimonio artistico della polizia municipale. Il provvedimento di sequestro, disposto dal Gip Marina Petruzzella su richiesta del pm Maurizio Bonaccorso, si è reso necessario a causa del grave stato di abbandono e degrado del monumento.

Interni dello Stand Florio [Foto: Legambiente Sicilia]
Interni dello Stand Florio [Foto: Legambiente Sicilia]
Adesso, grazie a questo bando del Demanio, sarà affidato ai privati che lo trasformeranno in «uno spazio per incontri, mostre temporanee, concerti all’aperto e cooking area».

Stand Florio
Interni dello Stand Florio [Foto: Legambiente Sicilia]
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