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Maxi incendio a Pantelleria, scatta l’inchiesta: “Chi sa parli”

giovedì 18 Agosto 2022
canadair

L’incendio a Pantelleria è stato domato e la situazione è sotto controllo. E’ in corso la bonifica della vasta area interessata dal rogo perché con le alte temperature e il vento di scirocco non bisogna abbassare la guardia.

Anche per questo continuano i lanci con i due Canadair impegnati nell’operazione di spegnimento dalle 6.55 di stamattina.

Un incendio è divampato in un’altra area dell’isola, nella zona di Santa Lucia, ma è circoscritto e sotto controllo. E’ quanto si apprende dalla direzione regionale dei Vigili del fuoco in Sicilia, diretta dall’ingegnere Ennio Aquilino.

Dal comando dei vigili del fuoco di Trapani sono state inviate due squadre operative con autopompe e moduli antincendio boschivi che operano con personale della Forestale e volontari della Protezione civile. Le fiamme sono alimentate dal vento di scirocco che ancora soffia forte sull’isola.

La notte scorsa erano stati inviati sui luoghi dell’incendio anche alcuni automezzi aeroportuali. L’aeroporto è funzionante.

I tecnici e i volontari del Dipartimento Regionale della Protezione civile coordinati al dirigente territorio di Trapani, Antonio Parrinello, rassicurano sulla situazione nell’isola. Le abitazioni sono state lambite dalle fiamme, bruciate alcun coperture in canna dei dammusi e delle tettoie in legno.

I danni più ingenti riguardano la macchia mediterranea pesantemente interessata dalle fiamme, dice la protezione civile. I canadair della Protezione civile nazionale stanno operando per spegnere gli ultimi punti fuoco sulla vegetazione, in mattinata si passerà alla fase di bonifica. Il direttore generale, Salvo Cocina, ha seguito e coordinato tutta la notte le operazioni di soccorso e gli interventi di spegnimento in stretto raccordo con il presidente della Regione Nello Musumeci e il Dipartimento nazionale.

LE INDAGINI

La Procura di Marsala, diretta da Roberto Piscitello, ha aperto un’inchiesta sull’incendio che ha devastato ettari di vegetazione a Pantelleria. Ancora incerta la natura del rogo.

Due i punti di innesco lontani 400 metri l’uno dall’altro, dato che potrebbe essere compatibile anche con un evento accidentale. I pm stanno acquisendo i rilievi fotogrammetrici e tutte le ordinanze comunali sulla prevenzione e sulla gestione dei roghi.

I rilievi fotogrammetrici saranno utili a capire dalle bruciature sul terreno da dove è partito l’incendio e da come può essersi propagato in considerazione del forte vento di scirocco che soffia da ieri sull’isola. Mentre le ordinanze sindacali chiariranno se sono state prese tutte le misure necessarie a prevenire e gestire eventuali roghi in una zona che in estate per le alte temperature è spesso colpita da incendi devastanti. “Un incendio colposo, causato dall’incuria umana non sarebbe da considerare meno grave di uno doloso”, commenta il procuratore di Marsala, Piscitello.

L’AMMINISTRAZIONE

Vincenzo Campo

“Fiamme altissime che tagliavano le campagne e lapilli lanciati a distanza. Di notte l’incendio di Pantelleria ha portato alla mente scene da eruzione laviche, come quelle dell’Etna”. E’ la sensazione espressa dal sindaco Vincenzo Campo.

Nell’attività anti incendio scattata ieri sera a Pantelleria “c’è stata una grande sinergia e un forte impegno, professionale e umano, da parte di tutti i soccorritori: vigili del fuoco, volontari, corpo forestale, protezione civile comunale, carabinieri, marina militare e guardia costiera. E ne siamo orgogliosi. Hanno fatto un grande lavoro in attesa dei ‘rinforzi’“, aggiunge.

“Solidarietà a quanti hanno subito danni e choc e sono dovuti evacuare da Gadir, biasimo e infamia per chi ha fatto tutto questo“. Scrive il Comune che aggiunge: “Se qualcuno sa, parli, perché questo scempio è una ferita per tutta l’isola“.

 

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