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Messina: arriva il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile

sabato 1 Febbraio 2020

E’ stato presentato a Messina, a Palazzo dei Leoni, il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile, redatto dal gruppo di lavoro formato da tecnici della Città Metropolitana e del Dipartimento Regionale di Protezione Civile Ufficio di Messina, con il coordinamento della Prefettura di Messina. L’elaborato è stato illustrato ai vertici politici, militari e civili del territorio. Al meeting, programmato e promosso dalla Prefettura di Messina, sono intervenuti sindaci, autorità ed istituzioni, nonché alle altre componenti locali di protezione civile

Ad aprire l’incontro è stato il sindaco metropolitano, Cateno de Luca, che ha sottolineato “l’importanza di individuare preventivamente le procedure operative necessarie per il coordinamento dei soccorsi ed il superamento di un’emergenza in atto ai fini di una rapida ed ordinata evacuazione che salvaguardi i cittadini soprattutto in un territorio a rischio sismico, idrogeologico ed industriale come quello della provincia di Messina”. “Il legislatore deve smetterla con le finzioni giuridiche: noi sindaci non possiamo continuare a pagare per la gestione burocratica delle emergenze che non tiene conto delle reali dinamiche delle tragedie”, è il monito lanciato dal sindaco di Messina.

“Il mio ruolo di sindaco – ha dichiarato De Luca – implica la delicata funzione di informare la popolazione su situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile, il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e l’adozione dei relativi provvedimenti oltre al compito più generale di direzione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio. La presentazione del Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile rappresenta un passo importante in un sistema organizzativo che, troppo spesso, non fornisce risposte temporalmente adeguate alle necessità delle urgenze. Non è pensabile che davanti ad emergenze, cito il caso della frana che ha interessato la strada di comunicazione con il villaggio di Castanea, in tre mesi abbiamo destinato i fondi e realizzato la parte progettuale e poi siamo rimasti bloccati per ben otto mesi in attesa della valutazione di impatto ambientale”.

Sulla stessa linea di pensiero si è sviluppato l’intervento del Prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, che ha esposto in termini corretti e approfonditi gli aspetti normativi ed i livelli di responsabilità di un piano che prevede una procedura complessa in cui Istituzioni diverse sono coinvolte in relazione alle loro competenze.

“Nell’attuale quadro ordinamentale – ha affermato il Prefetto – la Prefettura assume il ruolo di attivazione e di coordinamento dell’intervento della componente costituita dalle risorse umane e materiali dello Stato in caso di eventi per i quali sia necessario l’intervento nelle operazioni di soccorso e salvaguardia dell’incolumità e della sicurezza delle popolazioni colpite. Il nostro territorio presenta una serie di criticità, da quello sismico a quello vulcanico ed idrogeologico; il Piano Speditivo Provinciale di Protezione Civile è un Piano di Protezione Civile Provinciale che ha l’effetto di creare una cornice che poi deve essere integrata dai Piani Comunali di Protezione Civile. Un altro aspetto importante è la comunicazione, è importante che la popolazione sia informata per sapere esattamente come comportarsi in determinate circostanze”.

Le relazioni sugli aspetti organizzativi ed i contenuti del Piano sono state svolte dal Responsabile Servizio Protezione Civile Città Metropolitana, geologo Biagio Privitera, e dal Dirigente Responsabile Unità Meteo D.R.P.C. Sicilia, ing. Bruno Manfrè che hanno evidenziato come la pianificazione si è ispirata a criteri di semplicità e flessibilità attraverso l’adozione di linee guida ispirate al metodo “Augustus”; si tratta di un procedimento che rappresenta una sintesi coordinata degli indirizzi di settore in funzione dei rischi specifici e che ha consentito di superare il precedente approccio basato sul sistema “Mercurio”, realizzato sul semplice censimento.

“Augustus” prevede l’utilizzo del criterio di disponibilità e condivisione delle risorse, secondo il principio di sussidiarietà, tramite l’introduzione delle funzioni di supporto. L’elaborato, che rappresenta una prima risposta alle indicazioni di pianificazione previste dagli artt. 9 e 18 del D. Lgs. n. 1/2018, codice della protezione civile, definite secondo quanto indicato all’art. 11, c. 1, lettera o), punto 2), d’intesa con la Città Metropolitana e con il DRPC Sicilia, sulla base di documenti e linee guida emanati dalla Regione, costituisce lo strumento di base per le successive attività di pianificazione di protezione civile specifiche sui singoli rischi cui è esposto il territorio provinciale, elaborando i relativi scenari di danno.

Le funzioni della Città Metropolitana di Messina sono estremamente articolate e si esplicano in vari settori: dall’assistenza alla popolazione (raccolta di informazioni relative alle necessità ed assistenza in base alle esigenze della popolazione colpita) alla logistica (censimento delle risorse logistiche disponibili e loro modalità di impiego, aggiornamento costante delle risorse impiegate, attivate e disponibili), dai servizi essenziali (sintesi della funzionalità dei servizi essenziali sul territorio colpito in raccordo con i rappresentanti degli enti gestori nazionali e territoriali, la stima delle disalimentazioni e dei conseguenti disservizi sul territorio e dei tempi di ripristino ed individuazione degli interventi di massima priorità) alle funzioni tecniche, di valutazione e di continuità amministrativa (compiti legati al rischio connesso all’emergenza e i relativi effetti indotti, raccolta e valutazione delle informazioni sull’evento in atto, fornitura del supporto tecnico, gestione dei rapporti con gli ordini professionali e i centri di ricerca scientifica per rafforzare la presenza sul territorio di tecnici professionisti per le attività di competenza della funzione stessa, valutazione delle necessità organizzative ed amministrative residue dell’Amministrazione locale e rimodulazione dell’assetto organizzativo, al fine di garantire la regolarità e la continuità dell’azione amministrativa e dei pubblici servizi)

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