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Messina, Bisceglia: “La cultura è inclusione. Servono idee nuove e coraggio”

giovedì 26 Maggio 2022

Fare rete, sistema, significa non avere paura degli altri, del talento degli altri. Significa avere idee nuove. Messina ha la Madonnina e l’arancino, ma non bastano, la Madonnina è stata costruita 100 anni fa. Se non hai idee nuove non hai futuro”. Christian Bisceglia, regista messinese noto in tutto il mondo, non ha avuto dubbi quando un gruppo di associazioni e movimenti hanno fatto il suo nome al candidato sindaco Franco De Domenico. Ha detto sì alla designazione ad assessore alla cultura e ne ha spiegato anche i motivi. Ed è tornato a Messina pronto a dare il suo contributo ed il suo impegno al progetto del centrosinistra. Oggi la conferenza stampa di presentazione, alla presenza della vicesindaca designata  Valentina Zafarana ed in video collegamento del candidato sindaco Franco De Domenico (positivo al covid).

Vogliamo puntare sull’eccellenza e sulla qualità, con l’obiettivo di valorizzare le nostre bellezze e di divulgarle nel mondo, offrendo un sostegno concreto a chi continua a “fare cultura” nel nostro territorio nonostante tutte le difficoltà- ha detto Valentina Zafarana– Messinaà non deve avere più paura di essere guardata da vicino, come scrive Bisceglia, né è ammissibile che l’immagine della città sia veicolata solo e soltanto con la sagra del pepe rosso o con il giardino delle luci”.

Bisceglia, regista, autore,  sceneggiatore, produttore, è noto in tutto il mondo. Negli ultimi tre anni, il suo Cruel Peter, horror ambientato proprio a Messina, ha fatto il giro del mondo, è stato venduto in 90 Paesi ed in Oriente al box office è arrivato settimo. Le immagini del cimitero di Messina, con il suo famedio, sono andate ovunque ed hanno incantato per la loro bellezza.

Cruel Peter è un esempio di come anche piccoli progetti, con costi contenuti, possono avere un grande risultato- spiega Bisceglia– In questo momento Messina ha bisogno di recuperare i cittadini, recuperare gli spazi, recuperare il tessuto connettivo. Il palcoscenico c’è, ed è la bellezza naturale di questa città, ma se non lottiamo tutti insieme Messina muore. L’inclusione è cultura e viceversa, la cultura è inclusione. Ma per fare rete non si deve avere paura dei talenti degli altri. Messina ha star in tutti i settori, che sarebbero felici di essere coinvolti anche soltanto per dire nei loro profili instagram: guardate cosa c’è a Messina”.

Bisceglia ha citato l’esempio di Antonio Presti a Tusa, con Fiumara d’arte diventato da “fiumara” a luogo di bellezza.

Qui abbiamo un palcoscenico naturale senza eguali. La natura ci ha offerto tanta bellezza, l’uomo ha contribuito portando bruttezza. Dobbiamo invertire questo paradigma, senza aver paura delle idee e del talento degli altri. Il talento deve essere funzionale alla ricostruzione della città. Adesso c’è un vuoto”.

Bisceglia fa alcuni esempi, tra i quali la stessa Catanzaro che è stata trasformata da una scelta politica, quella di affidarsi ad operatori culturali. Il progetto ha finito per coinvolgere migliaia di studenti con interventi di personaggi internazionali e nazionali di primo piano. Oggi la cultura è il fanalino di coda a Messina, perché, si dice, che con la cultura non si mangia. Invece moltissimi giovani hanno un’impostazione opposta.

I giovani sono più aperti e sanno fare comunità. conclude il regista-Dovremmo premiare il coraggio di chi resta. Le nuove generazioni vogliono vivere gli spazi, fare teatro ad esempio. Per questo dico che deve cambiare la visione anche fisica della città. Messina è stata costruita da geometri dico spesso, non da architetti….Invece la bellezza è importante. Serve un modello nuovo anche per fare cultura. Deve essere creato.  Ma al tempo stesso, dobbiamo ricordarci che la cultura non è un hobby. E’ un lavoro. E ha valore. Se paghi zero vuol dire che consideri zero quel valore. Il mio lavoro da operatore della cultura vale quanto quello di un commercialista, di un avvocato, di un libero professionista. E noi lavoriamo per creare bellezza e per la felicità delle persone”.

 

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