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Messina, Bramanti in testa ma costretto al ballottaggio. Sfida all’ultimo voto tra De Luca e Saitta

lunedì 11 Giugno 2018

A Messina si va al ballottaggio per decidere l’esito delle Comunali 2018. Non è bastato, infatti, il primo turno per dirimere la contesa elettorale che vivrà il suo secondo atto domenica 24 giugno. Al momento, con lo spoglio andato avanti per tutta la notte, le sezioni ufficiali scrutinate sono solo 130 su 254. Il candidato del centrodestra Dino Bramanti è in testa ma si ferma al 27,95% in virtù del panorama politica abbastanza frastagliato (con 7 pretendenti alla sindacatura) e dovrà quindi attendere che si vada a delineare in via definitiva il nome dello sfidante.

Al momento per il ruolo di antagonista di Bramanti al ballottaggio è sfida tra Cateno De Luca che raggiunge il 20,30% e si conferma la “mina vagante” delle Amministrative, ed il candidato del centrosinistra, Antonio Saitta, che si attesta al 18,49%.

Più staccati e fuori dai giochi per il governo della città il candidato del Movimento Cinque Stelle, Gaetano Sciacca che si ferma al 13,40 %, mentre dà l’addio a Palazzo Zanca il sindaco uscente Renato Accorinti, le cui preferenze si attestano al 13,98%. Infine risultato deludente per il presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile al 4,24 % e per Pippo Trischitta all’1,95%. Lo spoglio procede a rilento e servirà ancora qualche ora per delineare il quadro politico definitivo.

I primi dati politici di queste elezioni sono sin qui la prevalenza di Dino Bramanti che, come da previsioni, è in testa e andrà al ballottaggio con il legittimo ruolo di favorito ma si trova a dover attendere l’esito del testa a testa De Luca-Saitta per capire contro ci dovrà giocare la partita politica del 24 giugno.

Cateno De Luca e Antonio Saitta si contenderanno sino all’ultimo voto il ruolo di antagonista del candidato del centrodestra per la successione alla poltrona di Accorinti. Il deputato, ex sindaco di Santa Teresa di Riva, potrebbe superare sul filo di lana l’esponente della sinistra messinese. Crollano i Cinque Stelle, che non cavalcano l’onda lunga delle Nazionali e della recente nascita del “governo del cambiamento”: Sciacca delude e non riuscirà neppure a staccare il pass per il ballottaggio. In ogni caso, comunque vada, ci sarà un nuovo sindaco e dopo 5 anni è arrivata definitivamente al capolinea la stagione politica dell’uscente Accorinti.

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