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Messina, nuova casa per i cani guida del Centro Helen Keller | CLICCA PER VIDEO E FOTO

giovedì 21 Ottobre 2021

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Ieri, durante la giornata nazionale proclamata dall’Uici, l’annuncio del sindaco di Messina De Luca, alla presenza dell’assessore regionale Lagalla, della presidente della Scuola, Linda Legname, e del presidente regionale dell’Uici Minincleri. Il Centro sposterà nel cuore della città. Una grande festa con cuccioli e bambini per ringraziare le famiglie affidatarie.

“Se non fossi infortunata volerei ad abbracciarla“. Lo ha detto Linda Legname, presidente del Centro Helen Keller – costretta su una sedia a rotelle -, al sindaco di Messina Cateno De Luca quando quest’ultimo ha annunciato – ieri durante le celebrazioni nella Scuola per Cani guida della Giornata nazionale loro dedicata -, che l’Amministrazione sposterà il Centro per addestrare questi animali nella Cittadella dei Diritti.

Quest’ultima sarà ospitata nella Città del Ragazzo peloritana, che, ha avuto l’ok del Tribunale e potrà essere acquistata dalla Città Metropolitana.

Uno spazio di dieci ettari – ha detto De Luca – con oltre cinquemila metri quadrati di immobili, che rappresenterà anche per la Helen Keller una collocazione definitiva collegata alla strategia del ‘Dopo di noi’“.

Anche per via di quest’annuncio, la giornata in cui Messina, per volontà dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti è stata consacrata capitale nazionale del Cane Guida, è stata una vera e propria festa.

Anche per la presenza di tanti bambini – degli istituti comprensivi messinesi Pascoli-Crispi e Albino Luciani  – coinvolti da Linda Legname nel gioco di scegliere i nomi di quei cuccioli di Labrador, neri e focati, che sono stati al centro dell’attenzione.

E l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, ha sottolineato l’importanza che questo percorso di solidarietà comprendesse “famiglie e anche bambini: quest’occasione regala loro la conoscenza del mondo della diversità sensoriale, donando un’opportunità per diventare cittadini solidali.

In collegamento da Roma, il presidente nazionale dell’Uici, Mario Barbuto ha sottolineato come i cani guida accompagnino i ciechi nei luoghi di lavoro, sui mezzi di trasporto pubblici, nei parchi e in tanti altri luoghi “donando loro quella libertà, quell’autonomia di cui hanno bisogno“. E ha parlato della necessità “di un rafforzamento delle scuole, perché vi sono due anni di attesa per poter ottenere un cane“. Un discorso ripreso anche dal deputato nazionale peloritano Francesco D’Uva, in collegamento anche lui da Roma.

Tra le scuole da rafforzare, proprio il Centro Helen Keller che, nato sedici anni fa, come ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale dell’Uici Gaetano Minincleri, “è stato elevato a centro nazionale per l’autonomia dei disabili visivi: un grosso riconoscimento, in attesa che la scuola per cani guida torni a essere, anche con il contributo della Regione, un fiore all’occhiello della Sicilia e dell’Italia intera“.

Tra gli altri obiettivi della Giornata nazionale, Linda Legname, che è anche vicepresidente nazionale dell’Uici, ha elencato la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica partendo dalla scuola e dai bambini ai diritti dei ciechi con cani guida.

“Ancor oggi – ha detto – c’è tanta superficialità rispetto all’accesso dei nostri amici a quattro zampe nei luoghi pubblici: negare a un cieco l’opportunità di andare a mangiare una pizza, di entrare in un bar, di salire su un taxi con il proprio cane guida non soltanto è contro la legge ma è discriminatorio“.

E ha poi parlato degli “eroi silenziosi“, chiamati anche “puppy walkers“: quelle famiglie affidatarie che crescono i cuccioli, protagonisti del libro “Con gli occhi di un cieco“, di Matteo Restani, presentato durante la manifestazione.

Descrivo – ha detto l’Autore – l’esperienza di affido di un cucciolo destinato a diventare cane guida“.

“Un cucciolo cresciuto in famiglia – ha spiegato Francesco Cucinotta, istruttore dell’Helen Keller – grazie agli stimoli e all’affetto ricevuti in quell’ambiente diventa un ottimo cane guida. Dopo dieci mesi viene affidato a un istruttore e dopo un addestramento di altri sei mesi sarà pronto a guidare un non vedente. Che dovrà a sua volta avere un periodo d’istruzione“.

Linda Legname, durante il dibattito, moderato dalla giornalista Maria Tiziana Sidoti, ha sottolineato il “valore di queste famiglie che tengono con loro questi cuccioli per dieci mesi per poi restituirli alla scuola: uno straordinario gesto d’amore per il quale vanno ringraziate.

Tra le tante famiglie affidatarie festeggiate ieri a Messina con la consegna di pergamene, anche una arcobaleno, formata da Vincenzo Pezzimenti e Lino Calderone, “puppy walkers” di Pace del Mela (Messina) che crescono cani guida fin dal 2016. L’ultimo in ordine di tempo si chiama Lampo e tra poco comincerà l’addestramento per diventare un cane guida.

Intanto i bambini delle scuole hanno scelto i nomi per i cuccioli di Labrador. Si chiameranno Freccia, Laika, Milk e Zelda.

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