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Messina, Prima l’Italia con Basile. Salvini: “Orgoglioso di questa scelta di libertà”

domenica 22 Maggio 2022

Una parte delle sorti del dibattito del centrodestra per le regionali si gioca a Messina, là dove la coalizione si presenta senza un pezzo, la Lega, schierata invece con Federico Basile, designato da Cateno De Luca rivale acclarato di Musumeci alle urne d’autunno.

Se in mattinata Ignazio La Russa al comizio di Fratelli d’Italia ha ribadito la linea del partito “Uniti si vince, Croce è un candidato in carne e ossa e non è avatar di nessuno. Musumeci è il presidente uscente e ha lavorato benissimo ed è naturale la sua ricandidatura”, in serata la scena se la prende Matteo Salvini.

Messina e la Sicilia sono terra di autonomia, impegno ed io sono orgoglioso di questa scelta di libertà che avete fatto”, dichiara Matteo Salvini in collegamento video con la sala Fasola dov’è in corso la presentazione della lista Prima l’Italia, a sostegno del candidato sindaco di Sicilia Vera Federico Basile.

A presentare i 32 candidati è Nino Germanà, e con lui sul palco, anche la coordinatrice provinciale di Prima l’Italia, Daniela Bruno che nei giorni della frattura con il centrodestra si è vista prima revocare e poi restituire il ruolo: “Siamo noi la vera alternativa a un centrodestra che si è fatto imporre dal centrosinistra un ex assessore di Crocetta”.

C’è Matteo Francilia, responsabile degli enti locali del partito.  Si notano le presenze del partito, Luca Sammartino e Valeria Sudano, e le assenze, il segretario regionale Nino Minardo e il deputato Ars Antonio Catalfamo. C’è il candidato sindaco Basile:Siamo un’unica squadra, dobbiamo vincere al primo turno per far capire che le cose sono cambiate e le abbiamo cambiate noi”.

Interviene il senatore Angelo Giorgianni, magistrato in pensione tra i protagonisti della battaglia no vax (ma lui si definisce free vax): “Nella città del camaleontismo e del trasversalismo che ha governato Messina dagli anni ’70 questa è una scelta di orgoglio e libertà”.

Atteso l’intervento in collegamento video di Salvini che ringrazia i “32 valorosi che hanno scelto una strada difficile perché noi non promettiamo né favori né lavori. Non promettiamo nulla, solo impegno. Quando gli amici di Messina mi hanno raccontato quanto fatto dal sindaco uscente e mi hanno illustrato il progetto ho detto: mi fido di voi e sono orgoglioso di questa scelta di libertà. Mettetecela tutta per vincere al primo turno. Io sarò a Messina prima del 12 giugno per dirvelo di presenza”.

Invita la platea a votare sì ai referendum sulla giustizia che in questa fase di campagna elettorale sono passati in secondo piano: “Solo il sì può cambiare la giustizia”.

Ad aprire ed a concludere l’incontro è stato il parlamentare Nino Germanà che ha raccontato retroscena e non su quanto accaduto nelle settimane degli scontri quando sul suo nome come candidato sindaco i no se li è trovati in casa e i sì in Fratelli d’Italia (tesi peraltro confermata in mattinata dallo stesso La Russa).

La fuga in avanti- ha detto Germanà- l’ha fatta chi, provenendo dal centrosinistra ha imposto un ex assessore di centrosinistra come candidato sindaco. Ho voluto rompere col passato e con chi ha governato Messina per troppo tempo. Ha ragione La Russa quando dice che non mi ha voluto la Lega. Ma per me la Lega è Salvini che è qui con noi e non personaggi di altro genere che remavano contro di me per una manciata di voti. Adesso sono scappati tutti come i topi da una nave che affonda, ma hanno sbagliato la nave. Questa arriverà in porto. E non ci sarà ballottaggio”.

A chi chiede a Germanà se appoggerà De Luca anche alle regionali lui risponde secco di no, che questo è un laboratorio che riguarda Messina. Discorso analogo aveva fatto La Russa in mattinata spiegando che Salvini gli avrebbe garantito che in caso di ballottaggio Croce-De Domenico la Lega voterà per il primo, a testimonianza di un accordo che è solo per le amministrative.

Ma è evidente che a Messina il 12 giugno i partiti del centrodestra si conteranno (lo stesso faranno a Palermo) e che vittorie al primo turno o al ballottaggio saranno pesate con la bilancia e influiranno, eccome, sul dibattito per le regionali. E questo lo sa anche De Luca.

Non a caso in sala c’era Luca Sammartino, big del partito che ha sponsorizzato la scelta finale: “Il progetto di Prima l’Italia non si ferma il 12 giugno ma cammina. La politica vuol dire avere il coraggio di metterci la faccia e guardare negli occhi gli elettori. Da oggi al 12 giugno dobbiamo disturbare tutti. Se vince il sindaco al primo turno, vince il primo e l’ultimo della lista, vince la nostra idea di città”.

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