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“Mi candido a presidente della Regione…” È vero o è la solita bufala?

sabato 29 Luglio 2017

In queste settimane e soprattutto, nelle ultime ore, è sensibilmente aumentato il numero di coloro che hanno annunciato la propria candidatura a presidente della Regione Siciliana.

A dire il vero, già in inverno, specie nel centrodestra, erano cominciati a circolare diversi nomi, soprattutto in vista delle primarie, poi cassate, che avrebbero dovuto sancire il candidato governatore per quello schieramento. Poi le cose sono andate diversamente e il centrodestra non ha ancora un suo candidato ufficiale alla presidenza. O meglio, forse ne ha troppi.

Ad oggi, comunque, chi è sicuramente candidato a governatore della Sicilia è Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 Stelle) che a partire dal 5 agosto, insieme a Di Maio e Di Battista, girerà in lungo e in largo l’Isola per conquistare il cuore e la testa degli elettori.

Candidato è anche Franco Busalacchi, per il Movimento I Vespri, che mira a raccogliere il consenso dei sicilianisti o comunque, di coloro che credono in una più ampia autonomia regionale dell’Isola. Su posizioni non troppo dissimili c’è poi Roberto La Rosa, candidato per il Movimento politico “Siciliani liberi” che fa capo a Massimo Costa. Poi c’è Piera Loiacono, che si definisce fieramente democristiana.

Fin qui i certi…

A sinistra un ampio cartello di movimenti e partiti sta convergendo sul nome di Ottavio Navarra, editore di Mazara del Vallo, che mira a raccogliere il consenso di tutta quell’area che si identifica nelle posizioni a sinistra del Pd. Da Rifondazione comunista a “Possibile”.

In area Pd, dopo il “gran rifiuto” del presidente del Senato Pietro Grasso (che evidentemente preferisce restare seconda carica dello Stato piuttosto che “scendere” in Sicilia per occuparsi di forestali e sanità regionale), un ringalluzzito Rosario Crocetta ha annunciato che lui sì, sarà della partita, al punto che ha fatto tappezzare le principali città siciliane con manifesti giganti recanti il logo del suo Megafono, con la propria faccia e lo slogan “La Sicilia ai Siciliani”.

Ad annunciare la propria candidatura, nelle scorse ore, anche altri due nomi “pesanti”. Stavolta nello schieramento avverso: primo fra tutti, Nello Musumeci, dato per favorito anche nelle fu-primarie del centrodestra, che qualche giorno fa ha rotto gli indugi, affermando che non c’è più tempo per trattative e giochi vari e incassando il sostegno politico di Giorgia Meloni.

Poche ore dopo, anche Roberto Lagalla ha annunciato la propria candidatura a governatore, alla guida del movimento “Idea Sicilia” e a capo di uno schieramento di centro che guarda con interesse al centrodestra.

Poi c’è Angelino Alfano, che, direttamente dai governi Renzi e Gentiloni, è pronto a scendere in campo, o personalmente, o appoggiando un candidato di Forza Italia, o ancora, sostenendo Musumeci.

Tanti nomi. Ma aleggia su tutto e tutti un dubbio e cioè che alcuni fra quanti negli ultimi tempi hanno annunciato che saranno candidati alla presidenza, in realtà, non vogliono effettivamente portare a termine un simile proposito. Ecco, se così fosse si sarebbe in presenza dei soliti giochetti strategici che sanno tanto di politica vecchia e stantia. E allora, diciamo noi, un minimo di coerenza vorrebbe che quanti hanno dichiarato nero su bianco “mi candido a presidente della Regione”, lo facciano davvero e non, invece, per mettere sul piatto della partita il proprio nome, magari con lo scopo non dichiarato di scambiare la propria mancata candidatura con incarichi di potere, siciliani o romani. Insomma, si fa sul serio o si gioca al baratto pre-elettorale?

L’auspicio, dunque, è che tutti coloro che hanno affermato “sono candidato a presidente della Regione” si presentino poi effettivamente alle urne e non si tirino indietro, facendo dietrofront improvvisi per chissà quali ripensamenti dell’ultim’ora. Altrimenti, direbbe qualcuno, sono solo “chiacchiere e distintivo”… 

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