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Musumeci e la burocrazia regionale. Bastone o carota?

giovedì 11 Gennaio 2018
armao-musumeci
Foto: Umberto Santoro

Il contratto economico dei dipendenti regionali non si rinnova da 12 anni. Per la precisione dal 2002.

Il prossimo impegno del governo sulla contrattazione è previsto per il 16 gennaio. In quella data verrà avviata la prima fase propedeutica che dovrà condurre alla direttiva da dare poi, successivamente, all’Aran (Agenzia rappresentanza negoziale pubbliche amministrazioni).

Bernardette Grasso, assessore alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali, sta già sviluppando un primo piano di livelli di discussione di problemi, ma non vuole al momento precorrere i tempi del confronto con i sindacati. Quel che è certo è che l’obiettivo principale, il verbo da seguire e la linea da intercettare, è quella di sburocratizzare.

Cobas e Codir distinguono una prima area d’intervento ad esempio sulla riclassificazione del personale della Regione siciliana, abolendo, possibilmente, figure ormai rese superate e riqualificando. Senza contare, come già in passato, è stato evidenziato, il bisogno di procedere a una pesatura dei Servizi, delle Aree ed i criteri di valutazione della dirigenza. Cobas e Codir inoltre propongono di unificare il tabellare dello stipendio con l’indennità integrativa speciale (contingenza).

Musumeci nel corso delle dichiarazioni programmatiche rese all’Ars ha puntato l’indice sulla motivazione e sul recupero dell’efficienza della macchina regionale, mettendolo anche in relazione con il regime delle autorizzazioni.

Tempi certi per una macchina più veloce dell’amministrazione: “Siamo all’amministrazione difensiva. A noi serve rendere competitivo il settore delle imprese. I tempi della politica non sempre coincidono con quelli dell’imprenditore lo stesso concetto vale per la burocrazia”

Il rapporto tra il nuovo governatore siciliano e la burocrazia regionale, dunque, è tutto da verificare e va registrato secondo dinamiche, da entrambi lati, rinnovate.

Crocetta con i dipendenti della Regione dava un colpo al cerchio e uno alla botte, un giorno non andavano bene e l’altro faceva mille distinzioni, ma ha sempre mantenuto un comportamento generale di rispetto. Da Musumeci i regionali attendono di capire quale sarà il loro destino nel complicato processo di riorganizzazione interna.

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