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‘Ndrangheta: smantella maxi rete in europea. Raffica di arresti

mercoledì 5 Maggio 2021

Maxioperazione all’alba contro la ‘ndrangheta, con arresti e perquisizioni in diverse regioni d’Italia ma anche in Germania, in Spagna e in Romania. Coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, ed eseguita dalla Dia, ha portato a 33 misure cautelari con accuse, a vario di titolo, di traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, estorsione e altri reati aggravati dalle modalità mafiose.

Tra i 44 indagati anche un agente della polizia penitenziaria in servizio al carcere ‘Lorusso e Cutugno’ di Torino. Sequestri beni per 7 milioni di euro. Un duro colpo alla criminalità organizzata, grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine di Italia, Spagna, Germania e Romania, che hanno smantellato una rete europea di Ndrangheta. Il gruppo faceva capo alla famiglia Giorgi, detti ‘Boviciani’, di San Luca (Reggio Calabria) i cui affari arrivavano fino a Piemonte, Lombardia, Sardegna, Sicilia e nel Land del Baden – Württemberg, in Germania, dove i proventi del narcotraffico del Sud America venivano investiti in attività di ristorazione, come i locali della catena ‘Paganini’. Ristoranti sul lago di Costanza usati per finanziare le cosche, anche con l’evasione fiscale. “Con questa operazione abbiamo imparato tanto su una criminalità che molti non credono esista in Germania”, commenta il procuratore capo di Costanza, Johannes George Roth.

“Il traffico internazionale che è stato smantellato con questa operazione è straordinario”, afferma il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho. Per il procuratore di Torino, Anna Maria Loreto, l’operazione dimostra “che in Piemonte non c’è alcuna zona franca dall’infiltrazione mafiosa” e che ci troviamo difronte ad “una ‘ndrangheta che rifugge da gesti eclatanti, che è sempre intenta a far proliferare attività commerciali, che alimentano il circuito mafioso e danneggiano l’economia sana”. Ancora una volta il Piemonte si dimostra terreno fertile per le ‘ndrine.

Le indagini hanno infatti confermato le dichiarazioni rilasciate nel 2016 da un collaboratore di giustizia, Domenico Agresta, imparentato con gli ‘Agresta-Marando’, accertando l’affiliazione di alcuni personaggi alla locale di Volpiano. Si tratta degli imprenditori Gianfranco Violi, dei fratelli Mario e Giuseppe Vezzana e di Domenico Aspromonte, che attraverso un sistema di società e attività imprenditoriali gestivano il patrimonio di origine illecita della famiglia Agresta. Al servizio di Violi c’era anche Andrea Aurora, prestanome: 5 le società nel campo dell’edilizia sequestrate, tra cui la ‘G.P.Immobiliare’ la ‘General Costruzione’, due locali, il ‘Caffè Millechicchi’ e il ‘Vip’s’ di Torino e una tabaccheria a Volpiano (Torino).

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sottolinea come “i numerosi sequestri preventivi eseguiti evidenzino l’importanza di agire efficacemente contro la forza pervasiva dei sodalizi criminali che infiltrano l’economia legale e tentano di acquisire il consenso sociale sui territori“.

Nicola Morra, presidente commissione Antimafia si chiede invece per “quanto ancora si voglia sottovalutare il problema”, evidenziando che in campo c’è una “forza criminale che non solo ha monopolizzato un territorio e lo ha asservito ai suoi fini criminali, ma ha una impressionante forza economica con cui risulta capace di espandersi ovunque in Europa”.

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