Sarà ricordata per poche cose la sessione di bilancio che entro oggi dovrà partorire la prima legge di stabilità regionale della legislatura. Tra queste, la polemica, spesso sovralimentata, sulla dotazione necessaria a coprire le spese per i disabili gravissimi in Sicilia. Alla fine, il parlamento siciliano ha messo a fuoco il problema: “parlano i fatti”, sono state le parole di Nello Musumeci che ha chiuso così la polemica dei giorni scorsi, successiva all’espressione da lui usata relativs alle risorse necessarie per coprire questa voce di bilancio.
E infatti, polemiche più o meno strumentali a parte, la norma è stata approvata. In dettaglio, ammontano a 271 milioni di euro le risorse (regionali, nazionali ed europee) messe a disposizione nel 2018 per la disabilità. Le somme stanziate serviranno a finanziare l’assegno di cura agli oltre 12 mila disabili gravissimi, censiti dalle Aziende sanitarie e per servizi in favore di disabili gravi.
Il governo ha presentato, inoltre, un emendamento, condiviso con tutto il Parlamento, che stanzia 5 milioni di euro per dare attuazione, dopo 18 anni, all’articolo 14 della legge 328 del 2000, relativo a piani di cura individuali per i disabili. Nel complesso, i fondi per la non autosufficienza ammontano a 370 milioni di euro. «Il governo – hanno dichiarato il presidente Nello Musumeci e gli assessori Ippolito e Razza – ha voluto dare corso a una misura che risponde in termini di giustizia a un’importante esigenza sociale. È una scelta strategica annunciata lo scorso anno e mantenuta a seguito dell’approvazione della norma prevista dalla finanziaria”.
Intanto, sempre con riguardo a questo tema, Agenda digitale ha approvato e finanziato il portale della disabilità che mette in rete tutte le informazioni e consente di accorciare le distanze con gli uffici in cui non ci si dovrà recare personalmente. È già attiva la convenzione Consip e non si dovrà fare pertanto una gara d’appalto. Si dovrà dare mandato all’ufficio informatico di attivare tutte le procedure affinché il portale in questione parta. Da migliorare anche l’efficacia dei distretti socio-sanitari: per come erano stati istituiti non sembrano avere funzionato adeguatamente. Gran parte delle risorse messe a disposizione per i progetti integrativi non sono state mai impegnate.
Lo scopo rimane adesso una legge-quadro sulla disabilità che in Sicilia oggi non c’è. Uno degli obiettivi da centrare attraverso un dialogo che va prendendo forma tra governo e categorie.
Oggi l’Ars riparte, alle 10, dopo che ieri sera l’articolo realtivo agli ex Pip da inserire nel blocco RESAIS, non aveva superato lo stallo della discussione che si stava sviluppando in Aula.
