Condividi

Palermo 2022, Orlando senza eredi. Il Pd pensa a Provenzano

mercoledì 14 Ottobre 2020

Se dicessi che Leoluca Orlando, l’immarcescibile sindaco di Palermo, mi fa pena, direi una bugia colossale. Balzebù non ha bisogno di mentire, ma vedere in quanti, nel centrosinistra, si affannano già a contendersi la sua eredità, mi diverte davvero molto. Anche perché non mi sembra di vedere in quella parte dello schieramento politico, che Orlando si è affannato a ridicolizzare, un nome in grado di proclamarsi il legittimo erede del plurisindaco di Palermo. Si parla di una contesa tra Fabio Giambrone e Giusto Catania, ma, senza offesa, nessuno dei due mi sembra all’altezza di una successione così pesante, nel senso che Orlando pesa oltre il quintale.

Giambrone e Catania, secondo il mio immodesto parere, al massimo avrebbero potuto essere dei discreti funzionari comunali: esecutori di ordini. Il primo è considerato la brutta copia di Orlando, mentre al secondo vengono attribuite tutte le nefandezze che riguardano la circolazione: dalla Ztl alle piste ciclabili. Insomma, se uno dei due, dovesse essere il candidato del centrosinistra, sarebbe clamorosamente bocciato dagli elettori.

Fino a qualche settimana fa, erano insistenti le voci su una possibile candidatura del rettore dell’università, Fabrizio Micari, ma il suo nome sarebbe stato bocciato dal Partito democratico. Pare che alla base di questa bocciatura, ci siano alcuni scontri avvenuti durante la campagna elettorale del 2017, quando Micari correva per la presidenza della Regione.

In casa Dem c’è chi vorrebbe puntare su una candidatura prestigiosa, come quella dell’attuale ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, che altri vorrebbero candidare alla presidenza della Regione in contrapposizione a Nello Musumeci o a colui che sarà il candidato del centrodestra. Ma il giovane ministro è sicuro che abbia voglia di gettarsi in bolge come il Comune di Palermo o la Regione siciliana? Francamente, mi sembra piuttosto difficile. Ma alle prossime elezioni dovrà dimostrare il consenso che è riuscito a costruire intorno a sé in questi anni al Ministero per il Sud. Potrebbe candidarsi al parlamento nazionale, magari se non tornerà il voto di preferenza. Perché andarsi a cercare i voti, uno per uno, non è impresa facile. Se Provenzano, però, volesse far un patto con il diavolo.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Giovani fuorviati dal crack, crea una barriera insormontabile” CLICCA PER IL VIDEO

L’intervista de ilSicilia.it a Franco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. Il ricordo del figlio, l’impegno quotidiano per sensibilizzare sul tema delle droghe nelle scuole, l’importanza di strutture sul territorio come la “Casa di Giulio” e il centro di pronta accoglienza…

BarSicilia

Bar Sicilia, Razza pronto a correre per un seggio a Strasburgo: “L’Europa entra sempre più nella vita dei siciliani” CLICCA PER IL VIDEO

Prima di affrontare la campagna elettorale che separa i siciliani dal voto del prossimo 8 e 9 giugno, Razza fissa la sua marcia d’avvicinamento all’obiettivo delineando concetti e misurando il feedback con i propri elettori

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.