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Palermo, Infopoint chiuso a Pasqua. La rivolta delle guide turistiche: “Dal Comune meno di 10 € al giorno”

sabato 31 Marzo 2018
CIT BELLINI, via Maqueda infopoint turisti Palermo

Dopo le polemiche sul caso del CIT Bellini, l’infopoint per i turisti chiuso a Palermo proprio nel giorno di Pasqua, nell’anno di “Palermo Capitale della Cultura 2018”, i lavoratori del Servizio d’Informazione Turistica non ci stanno a passare per lagnusi, o senza voglia di lavorare.

Dal web infatti, accanto alle accuse contro il Comune, reo di mancata visione turistica, molti commenti anche contro chi effettua il servizio di informazione turistica. Da qui una nota di Luigi D’Antona, del Coordinamento lavoratori part-time ed ASU-FP CGIL Palermo:

«A seguito del comunicato da parte dell’Amministrazione che scrive: “Si avvisa l’utenza che purtroppo il CIT Bellini nella giornata di Pasqua 01/04/2018 resterà chiuso per mancanza di disponibilità da parte degli operatori.”, diramato anche per via mediatica come Facebook, bisogna che si faccia chiarezza ed il Vergogna vada ad un Amministrazione Palermitana che vuole servizi per i turisti sempre a carico dei lavoratori in maniera gratuita. Molti commenti che gridano Vergogna a questi lavoratori, sicuramente sono prese di posizione del tutto gratuite (forse per ignoranza) verso i lavoratori che In questi anni (10 anni) hanno svolto per il bene di Palermo la propria attività nei giorni festivi per 10 euro nel giorno festivo abbandonando famiglie ed affetti cari per garantire il servizio ai turisti ed i cittadini che vogliono visitare la nostra splendida Palermo.

Adesso chiariamo i motivi della indisponibilità dei lavoratori, si può lavorare per Pasqua e tutte le altre feste per meno di 10 euro al giorno? I Lavoratori adesso stanchi d’aspettare un’Amministrazione Sterile ed incapace di risolvere il problema dicono basta perché a fronte di promesse fatte dal Comune di Palermo, che promette di risolvere il problema da 10 anni ad oggi non lo ha ancora fatto, infatti i lavoratori tutti part time, non possono essere obbligati a cambiare il proprio giorno ed orario di lavoro, così come previsto dal contratto collettivo di lavoro. Inoltre, fino ad oggi i suddetti lavoratori, hanno ritenuto opportuno dare un servizio ai cittadini e turisti della nostra Palermo, anche rinunciando ad un diritto contrattuale, ma a tutto c’è un limite!

Orlando vertAllora il Vergogna tanto dato ai lavoratori nel web rivolgetelo al Sindaco ed agli Amministratori cittadini che invece di risolvere il problema scaricano le proprie colpe hai lavoratori che da anni svolgono un servizio importantissimo per la nostra Palermo. Che i contestatori che adesso sanno le cose, trasformino il proprio vergogna in scuse, manifestando la propria indignazione al Sindaco che già nel 2017 si era impegnato per la risoluzione del problema ma che ad oggi nulla è stato fatto» lo dice Luigi D’Antona RSU CGIL al Comune di Palermo.

“Ai lavoratori la piena solidarietà per il processo mediatico del tutto gratuito, e all’Amministrazione Palermitana si chiede di chiarire meglio sul web le motivazioni per cui i lavoratori decidono di non dare la propria disponibilità per i giorni festivi come hanno fatto negli scorsi anni”, lo ribadisce lo stesso D’Antona.

“Una cosa è chiara forse il Comune di Palermo pensa che al posto di avere in forza Lavoratori, abbia volontari che non costano nulla, questo può dimenticarlo che si paghino i Lavoratori come previsto, ed i Lavoratori non avranno problemi a svolgere un servizio per i Turisti ed i Cittadini che dia la Buona Immagine alla Nostra Palermo che nei prossimi mesi sarà Capitale della Cultura ed altri importanti manifestazioni internazionali”,  conclude D’Antona

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