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Palermo, Leoluca gongola: ora tutti a difendere il tram?

sabato 3 Novembre 2018
orlando gongola

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È un rapporto di amore e odio quello dei palermitani con il tram. Odi et amo, scriveva Catullo. Prima tutti ad attaccarlo, oggi tutti a difenderlo.

La politica in primis. Se ieri si attaccava il sindaco Leoluca Orlando, principale artefice e “sponsor” di questo grande progetto per la mobilità di Palermo, oggi invece perfino i principali partiti oppositori si schierano con lui, per salvaguardare l’opera esistente e il futuro ampliamento della rete Amat, già finanziata dal “Patto per Palermo” con 200 milioni di euro per altre 3 linee (su 7 progettate sulla carta).

Nonostante le polemiche sui conti in rosso dell’Amat, “il tram s’ha da fare”. Lo dice ad esempio uno che è sempre stato pro-metropolitana: Giuseppe Milazzo (Capogruppo di Forza Italia all’ARS), che oggi scrive: «Dopo l’incontro in Commissione Bilancio con i vertici della società, apprendo che ieri è stato approvato il bilancio di Amat. Dalla nota diffusa dall’azienda di proprietà del Comune di Palermo, leggo con interesse che saranno avviati i lavori per 7 nuove linee Tram. Non posso che essere fiducioso per la buona riuscita dei lavori, per un semplice motivo: attualmente la città è incompleta dal punto di vista della rete di trasporti su ferro. 

Se con un piano d’investimento oculato si riuscirà ad ampliare il trasporto pubblico locale su rotaie – aggiunge Milazzo – consegnando alla Città una rete organica e funzionale, allora sì che saremo in grado di offrire un servizio utile alla cittadinanza. La scelta è obbligata: occorre puntare sugli spostamenti eco-sostenibili, che riducano i bus termici attualmente in circolazione e che garantiscano entrate certe, necessarie per mantenere il trasporto pubblico efficiente ed efficace. Questo è l’unico rimedio al baratro dei conti e al cattivo funzionamento dei servizi rivolti ai cittadini. Per queste ragioni – continua il Capogruppo – è importante che anche la Regione faccia la sua parte e sostenga l’iniziativa attraverso un proprio contributo consolidato, da trasferire ad AMAT, o meglio a tutti coloro i quali puntano allo sviluppo del trasporto pubblico locale eco-sostenibile. La Regione deve dunque sostenere tale iniziativa affinché quanto di buono è stato fatto non vada perduto. Sono fiducioso che il Presidente Musumeci e gli Assessori Armao e Falcone, sosterranno queste mie parole, a favore di un percorso indispensabile per la Città».

tamajo-e-ferrandelli-foto-fbPace fatta dunque, per l’interesse della città? O subdole manovre politiche? Non è dato saperlo.

Anche Edy Tamajo, deputato regionale di Sicilia Futura, spinge la Regione a fare la sua parte: «Le linee del tram di Palermo vanno potenziate e la Regione Siciliana deve assicurare il sostegno all’Amat ed alla città. Negli ultimi anni sono stati fatti investimenti importanti utilizzando oltre 300 milioni di fondi comunitari. Come annunciato dall’amministratore di Amat Cimino a breve partiranno i lavori per le nuove linee del tram che arriveranno anche a Mondello e transiteranno da via Roma e Via Libertà. Palermo merita il riconoscimento di città europea per gli investimenti che ha fatto e che farà sul trasporto pubblico. Su questo tema serve unione di intenti, non trascurando il fatto che la prima a battere cassa sarebbe l’Unione Europea che vorrebbe indietro i fondi assegnati qualora si registrasse un cambio di rotta rispetto alla scelta di realizzare le linee ferrate del tram».

Insomma, alla fine Leoluca esce ancora “vincitore”. 

«Quello approvato – dichiara l’assessore al Bilancio, Antonino Gentile sarà ricordato come il rendiconto del cambiamento, della svolta. Dopo questa operazione di trasparenza, sarà ora possibile passare alla fase del rilancio dei servizi pubblici attraverso efficaci piani industriali e la rimodulazione dei contratti di servizio».

amat via roccazzo
La rimessa Amat di via Roccazzo

Per il presidente dell’azienda di via Roccazzo, Michele Cimino, «il Comune non può non avere interesse alla solidità finanziaria di AMAT. Non poteva AMAT non fidarsi di un’amministrazione e di un Consiglio Comunale che vuole riqualificare Palermo mediante ingenti investimenti a breve termine sul Tram, di cui è, e sarà, gestore. Le nuove 7 linee Tram, primo sistema in Italia senza fili, con trazione autonoma e supercapacitatori e batterie di nuova generazione, di cui appaltatore è il Comune di Palermo, con valore complessivo di 700 milioni euro».

Michele Cimino, AMAT
Michele Cimino

«La prima fase – spiega Cimino – prevede la realizzazione di 3 nuove linee, che completeranno l’attuale sistema (collegando tra loro le linee esistenti); probabilmente questa fase partirà già nel primo semestre 2019. Con le nuove linee Palermo completa la sua rete su ferro, eliminando l’80% di bus termici e riducendo l’inquinamento in modo drastico. Palermo sarà la prima città a mobilità ecosostenibile e AMAT ha accettato la sfida per essere protagonista. Già da domani siamo pronti al confronto sul piano di risanamento, sul piano industriale e, soprattutto, sulla revisione del contratto di servizio».

Anche se rimangono gli interrogativi sulla gestione del servizio e sull’approssimarsi della scadenza del cosiddetto “Global Service” (la manutenzione dei mezzi affidata alla EDS Infrastrutture, spesso in fermento per ritardi nei pagamenti da parte di Amat), non resta dunque che sperare nei fondi regionali per mezzi su rotaia e che si risolva dopo quasi 10 anni la querelle Amat-Trenitalia per il biglietto unico bus-tram-metro.

 

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