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Palermo, Orlando sui rilievi del Mef: “Relazione inadeguata e incompleta” | Video

martedì 5 Febbraio 2019

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Erano necessari i rilievi del Mef per fare tornare il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando in Consiglio comunale, che ha comunicato già la settimana scorsa che sarebbe stato presente oggi durante la seduta in Aula: “Confermo che da parte dell’Amministrazione vi è intenzione di sottoporre la vicenda alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, per valutazione che le stesse vorranno fare circa il merito ed il metodo dell’attività di verifica svolta“, ha detto la settimana scorsa.

Cercano di creare un clima terroristico, la mia è una funzione antiterroristica, che non significa ignorare i problemi. I lavoratori rivendicano i loro diritti che se fossero illegittimi sarebbe diverso. L’Amministrazione ha una posizione chiara e antiterroristica, ho dato risposta punto per punto rispetto ai rilievi del Mef. Hanno dato una sentenza senza conoscere le leggi, gli atti alla corte dei conti li ho già mandati io per accertare le responsabilità” ha detto oggi in Aula il sindaco che contestando punto per punto i rilievi del Mef ha detto “E’ inaccettabile questa relazione che risulta essere inadeguata e incompleta”. 

Nel corso del suo intervento Leoluca Orlando più volte ribadisce che la sentenza del Mef  “Disconosce le leggi. Si rivolgeranno alla Corte dei conti? Gli atti li ho mandati prima io alla magistratura contabile. Dovranno rispondere del loro comportamento in tutte le sedi giudiziarie competenti“.

Nell’ultima relazione il Ministero dell’economia e delle finanze, ha confermato gran parte delle criticità evidenziate in questi mesi sulla situazione economico finanziaria dell’Ente, tra i tanti rilievi sollevati ha posto l’accento sull’ ‘ingiustificato’ aumento del personale, infatti di legge “L’Ente non fornisce chiarimenti circa la mancata valutazione delle “effettive esigenze di personale” che hanno condotto a un notevole incremento della dotazione organica in netto contrasto con le disposizioni normative vigenti finalizzate al costante contenimento della spesa del personale”.

Questo potrebbe mettere in discussione le procedure di stabilizzazione già avviate e il confronto con le organizzazioni sindacali per la stabilizzazione di altro personale a tempo determinato.

Il ragioniere generale ha richiamato anche i pronunciamenti della “Corte dei conti in ordine all’elevato rapporto medio dipendenti/popolazione del Comune di Palermo. Si resta in attesa di conoscere le misure correttive preannunciate dall’Ente per il superamento della problematica in esame. Al momento, quindi, il rilievo non può ritenersi superato”, tradotto l’Amministrazione è chiamata a ridurre il numero dei dipendenti.

Nello specifico è stata contestata la stabilizzazione degli Lsu, in quanto violerebbe il “principio dell’adeguato accesso dall’esterno (rilievo n. 5). I chiarimenti forniti  non sono sufficienti a far ritenere superato il rilievo”.

Sandro TerraniIn merito alle osservazioni del Mef, sull’assunzione del personale ex LSU ed i lavoratori Coime, sono estremamente fiducioso che l’Amministrazione capitanata dal sindaco Orlando troverà la giusta interlocuzione sia con il Mef, sia con il Governo nazionale per trovare una soluzione alla problematica sollevata dal MEF – ha detto Sandro Terrani capogruppo del Mov139 che ha aggiunto – Infatti questi lavoratori che da anni, sono oramai parte integrante della pianta organica del Comune, sono indispensabili per mantenere i servizi al cittadino, altrimenti ci ritroveremo con una macchina comunale paralizzata”.

Certamente – conclude Terrani –  alcuni rilievi sono assolutamente pretestuosi, perchè malgrado l’amministrazione comunale abbia fornito le dovute giustificazioni della maggior parte delle osservazioni, il Mef rimanda le questioni alla Corte dei Conti”.

Intervento durissimo da parte di Fabrizio Ferrandelli e Cesare Mattaliano, esponenti di punta di +Europa in Sicilia che affermano “Il quadro all’interno del quale ci muoviamo è allarmante e degradato”.

Dagli inizi della consiliatura abbiamo richiesto interventi tempestivi e collaborazione al sindaco sulle politiche del personale e più in generale sui vari aspetti gestionali oggetti delle contestazioni rilevate dal Mef e dalla Corte dei Conti. È indubbio che l’atteggiamento di scontro e di chiusura del capo dell’amministrazione abbia, in questi mesi, fatto degenerare, complicandola, la situazione” aggiungono.

Mattaliano e Ferrandelli

“Il sindaco ha fallito, il sindaco non lo sa fare! Incapacità manifestata nella mancata definizione del sacrosanto processo di stabilizzazione del personale – precisano i consiglieri – dal taglio significativo del salario accessorio al recupero delle indennità di rischio, frutto degli accordi decentrati, dalle gravissime irregolarità accertate in riferimento ai contratti ex art.90 agli affidamenti in house a Rap illegittimi per mancato rispetto dell’art.3 del DL 179/2012, dai contratti con Amap, Amat e Amg che non recano i prezziari ufficiali e quindi privi di congruità alle gravissime irregolarità (già peraltro segnalate dalla corte die Conti nell’ultima delibera n.161/2018) nell’accesso fatto all’anticipazione di liquidità, e potremmo continuare. Se il Sindaco si fosse sottoposto, da subito, a un confronto costruttivo e collaborativo con il consiglio comunale e con il Mef, oggi avremmo potuto superare gran parte delle criticità. Ma in lui ha prevalso lo scontro politico e talvolta anche la strumentalizzazione” concludono i due consiglieri.

Giulio Tantillo

Questa Amministrazione vive alla giornata – afferma Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia – Manca una vera regia amministrativa, molti rilievi del MEF forse si sarebbero potuti evitare se fosse stato nominato un Direttore Generale a cui affidare la macchina del Comune. Sui rilievi al Coime e sugli LSU credo che bisognava garantire prima di tutto i lavoratori. Non ho condiviso il metodo sulla selezione dei dirigenti tecnici ma i dirigenti erano indispensabili per far funzionare gli uffici. Riteniamo tardiva, ma efficace, l’intervento sulle partecipate anche se la verifica deve essere ancora fatta. La relazione degli ispettori ministeriali,deve servire da sprone per l’amministrazione si può criticare ma va rispettata”.

Sabrina Figuccia“Una seduta quella di oggi assolutamente improduttiva”, ad affermarlo Sabrina Figuccia, consigliere comunale Udc, che prosegue:”il sindaco Orlando avrebbe potuto dedicare il suo prezioso tempo a qualcos’altro, visto che è venuto semplicemente a leggere una relazione, peraltro estremamente lacunosa, nella quale si è limitato ad offendere letteralmente gli ispettori ministeriali, che forse hanno la grave colpa di avere offeso il “sommo ed eterno” sindaco Orlando. E per questo le loro azioni vanno, a suo avviso, definite diaboliche, terroristiche o addirittura come una sorta di cavallo di Troia”.

No caro sindaco le sue parole – continua Figuccia – offendono non solo quegli ispettori, ma un’intera macchina ministeriale, che é e deve essere garante della legalità. In questa fase è necessario che ognuno invece si assuma le proprie responsabilità e proprio sul Sindaco ricadono quelle sollevate dagli ispettori del Mef“.

I sindacati Filca, Feneal, Fillea sono intervenuti duramente sui rilievi contenuti nella relazione del Mef, che chiama in causa anche la posizione dei  lavoratori edili del Coime. “Siamo esterrefatti, fortemente contrariati dalle valutazioni espresse nella relazione della Ragioneria di Stato in quanto il Mef  mostra di disconoscere che gli 856  lavoratori edili del Coime sono in forza al Comune di Palermo in virtù di un decreto legge emanato nel 1986, che ha previsto l’assunzione del bacino ex Dl 24 con  l’applicazione del contratto degli edili – dichiarano i segretari di Feneal, Filca e Fillea Palermo Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra – Questi lavoratori sono stati definitivamente assunti a tempo  indeterminato con una legge dello Stato del 2000. Che il ministero si accorga oggi di questi lavoratori dopo 33 anni, e che li consideri ‘personale in servizio eccedente’,  è davvero incredibile”.

I segretari degli edili sono pronti alla mobilitazione, proprio oggi, 5 febbraio, in occasione della seduta appositamente convocata del consiglio comunale, i lavoratori del Coime aderenti a  Feneal, Filca e  Fillea hanno fatto un sit-in per il mantenimento del loro status  contrattuale di lavoratori a tempo indeterminato.

Nel frattempo, sempre la settimana scorsa, la Giunta comunale, su proposta del dirigente del settore risorse umane, ha approvato la deliberazione n. 14 “avente per oggetto un atto di indirizzo inerente alle risorse economiche del fondo delle risorse decentrate area comparto, decurtate a seguito della verifica amministrativo-contabile eseguita dal Ministero Economia e Finanza dal 12/12/2016 al 27/01/2017”.

In particolare – si legge nella deliberazione – rilevata la necessità di reperire, nell’ambito della vigente disciplina contrattuale, per le annualità 2019/2021 le risorse atte a garantire la copertura finanziaria di tutti gli istituti secondo le misure precedentemente stabilite, e ciò al fine di assicurare da parte dei dipendenti l’espletamento di attività lavorative connesse a fondamentali e strategici servizi resi alla città (turnazione, reperibilità, servizi su strada del Corpo di Polizia Municipale nelle giornate di sabato, domenica e festivi, maneggio valori,  si dà mandato al Ragioniere Generale di prevedere nel maxi-emendamento allo schema di Bilancio 2019/2021 adottato con delibera di G.C. n.202 del 21/12/2018 da sottoporre al Consiglio Comunale, nell’ambito dei proventi ex art. 208 Codice della Strada, le risorse finanziarie, nella misura crescente di € 1.500.000 per il 2019, € 2.000.000 per il 2020 e € 2.500.000 per il 2021, da destinare all’incremento del Fondo delle Risorse Decentrate Area Comparto Funzione Locale”.

“Abbiamo individuato delle somme  – ha dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando – che permettono quest’anno e permetteranno nei prossimi anni di far fronte alle conseguenze negative dei rilievi mossi dal MEF sul fronte dei servizi essenziali ai cittadini e della corresponsione ai dipendenti delle giuste spettanze”.

Resta tutta aperta la vicenda, ancor più grave e delicata, di quelli che secondo il MEF sarebbero di fatto esuberi di personale. Una vicenda sulla quale l’Amministrazione non potrà arretrare di un centimetro sia per la tenuta dei servizi sia per il rispetto dei diritti acquisiti dei lavoratori” ha concluso Orlando.

 

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