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Palermo, parchi e giardini a mezzo servizio. Bene le prenotazioni, ma tanti spazi vuoti

martedì 2 Giugno 2020

Prosegue la fase 2 a Palermo, fra la necessità di adattarsi alle restrizioni da parte dei cittadini e il necessario regime di controllo imposto dai DPCM.

Non sono esenti da questo contrasto i parchi e i giardini comunali, finiti al centro della più ampia diatriba riguardante l’attività motoria nelle scorse settimane. E’ risaputo infatti che, oltre che per il momento ludico, tali spazi vengano spesso utilizzati dai runner o da chi vuole fare sport o fitness.

IL RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI

Il 14 marzo però, il sindaco Leoluca Orlando, al fine di evitare occasioni di contagio, decise di chiudere tali spazi. Una scelta che provocò l’insorgere delle opposizioni. Fra i più critici, il capogruppo della Lega a Sala delle Lapidi Igor Gelarda.

Pur capendo che il Sindaco Orlando sia stato spinto da prudenza nell’ordinare che i parchi e le ville comunali venissero chiusi i fine settimana, tuttavia credo che allo stato attuale questo provvedimento sia inutile se non addirittura controproducente – commentò Gelarda -. Considerato, infatti, che il decreto prevede che si possa fare attività motoria, e che anche i bambini ne hanno diritto, concentrare le persone tutte nelle zone fruibili della Favorita e del parco del Foro Italico rischia veramente di creare assembramenti“.

Dopo oltre 50 giorni di lockdown, lo scorso 29 aprile il primo cittadino del capoluogo siciliano decise di riaprire parchi e giardini a partire dal 3 maggio. Il tutto ovviamente prevedendo il contingentamento degli ingressi, attraverso una suddivisione in quattro fasce orarie e previa prenotazione.

Con l’inizio della fase 2, tanti cittadini palermitani hanno ripreso a praticare sport ed attività motoria. E’ stato così registrato un grande afflusso nelle aree open della città, dal Foro Italico al Parco della Favorita, ma non nei giardini storici del capoluogo.

Tante le aree rimaste vuote, soprattutto nelle prime ore del mattino. Uno scenario che sembra quasi uno spreco, alla luce della ricerca, da parte di ASD e SSD, di spazi all’aperto dove poter praticare attività sportiva.

LE PAROLE DI PAOLO CARACAUSI

A tal proposito, abbiamo sentito il presidente della III commissione al comune di Palermo, Paolo Caracausi.

Paolo Caracausi
Paolo Caracausi

Dalle notizie che mi arrivano il sistema delle prenotazioni sta andando discretamente bene. L’afflusso delle persone è buono, con i contigentamenti che vengono puntualmente rispettati. Certamente, nei primissimi giorni qualche problema c’è stato, ma poi il tutto si è assestato per il meglio“.

Giovedì avrò un incontro con l’assessore Marino per capire e mettere a punto altre iniziative, per migliorare l’attuale sistema. Ad esempio, il Giardino Inglese è in gara nel concorso dei luoghi del cuore della FAI. E’ al tredicesimo posto, il più alto fra i luoghi siciliani. Dobbiamo cercare di valorizzare al meglio tale spazio“.

Sull’idea di coinvolgere le ASD e le SSD in tali luoghi, il presidente Caracausi risponde così.

Da parte delle ASD non ho avuto notizie di richieste in tal senso. Dipende poi che di che associazioni sportive dilettantistiche parliamo. Non tutte si adattano alle attività all’aperto. Con quelle con caratteristiche pertinenti, si potrebbe promuovere un incontro con l’assessore Petralia per fare un ulteriore passaggio, anche se tali spazi si prestano meglio alle attività ludico-motorie. Per le attività sportive si potrebbe valutare il recupero di altre aree verdi, come ad esempio il Velodromo o il Parco Uditore“.

 

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