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Palermo Porto d’Europa, Monti (AdSP) e Musumeci: “Roma e Bruxelles indichino il futuro della Sicilia”

lunedì 29 Marzo 2021

Il prossimo 25 giugno, sarà inaugurata la nuova Stazione Marittima del Porto di Palermo. Un’opera di ristrutturazione costata 26 milioni di euro e realizzata in appena due anni. Un risultato significativo che si affiancherà al progetto esecutivo “Interfaccia”. Si tratta della riqualificazione delle aree che separano il porto del capoluogo siciliano con la città. Arriva così conclusione un’opera attesa da anni e che consentirà di ricomporre una frattura sia fisica che metaforica della “Palermo tutto porto”.

Il progetto presentato oggi, fa parte di un piano industriale più ampio di oltre 400 milioni di euro. Per l’Interfaccia, è stato ottenuto un finanziamento europeo CEF da 35 milioni di euro che ha visto il riconoscimento a pieni voti di un un lavoro di qualità e con una visione più ampia. Un’eccellenza che però, fa notare il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, deve fare i conti con una sostanziale mancanza di chiarezza e di idee a livello politico sia nazionale che europeo. “La Sicilia è una terra di rassegnati e la cattiva politica ha fatto in modo che questa terra restasse inchiodata a 50 anni fa. Il partito della rassegnazione ha provocato una ferita che ci ha costretti a restare nella marginalità. L’iniziativa del Presidente dell’ Autorità Portuale, Pasqualino Monti, pone l’accento su un tema fondamentale. Come possiamo predisporre una strategia infrastrutturale su un territorio di cui non conosciamo il ruolo nella strategia politica futura? L’ho chiesto al Ministro Carfagna, lo chiedo al Presidente del Consiglio Mario Draghi. Cosa vuole fare il Governo nazionale del Mezzogiorno? La Sicilia è solo terra di approdo di giovani disperati alla ricerca dell’Eldorado o l’Africa può rappresentare una potenzialità? Ce lo dica Roma, ce lo dica Bruxelles”. Musumeci ha poi parlato del Ponte sullo Stretto, un collegamento stabile fondamentale senza il quale non avrebbe senso parlare di Alta Velocità e potenziamento del sistema ferroviario. Il Presidente ha ricordata che  le grandi infrastrutture strategiche non sono di competenza regionale ma riguardano il Piano trasporti nazionale. “Per il Recovery fund, sono arrivati centinaia di progetti ma 20 miliardi di euro bastano per 3-4 grandi infrastrutture strategiche. Puntiamo sulle vie del mare ma sono l’ ultimo anello della catena di intermodalità che presuppone altre vie logistiche e di supporto. Quanto sta accadendo nel Canale di Suez ci ricorda le centralità portuali e di come la Sicilia non abbia un porto hub. Da Suez parte delle navi si dirige a Rotterdam attraverso Gibilterra. Un’umiliazione per i siciliani che potrebbero ospitare le merci da trasportare verso l’Adriatico o l’alto Tirreno”.

 

Anche per questo la ristrutturazione delle vie di accesso al porto core di Palermo e il disegno delle sue interazioni con l’ambiente urbano e Il Sud del corridoio Scan-Med nella programmazione comunitaria 21/27 e la revisione dei regolamenti TEN-T, acquisisce un valore ben più importante. L’intervento punta sulla progettazione delle nuove infrastrutture di ultimo miglio per l’accessibilità al porto con particolare riferimento al Molo Piave. Vantaggi per la comunità: miglioramento in termini di minore congestione e tempi di attesa da e per il porto e di decoro urbano e qualità della vita; riduzione dei tempi di attesa all’imbarco e allo sbarco e della congestione prodotta dalle attività portuali e dalle interferenze con il traffico cittadino; riorganizzazione funzionale degli spazi.

I lavori dureranno 18 mesi a partire da ottobre 2021

“L’azione dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale – spiega il presidente Pasqualino Monti –  ha dimostrato come sia possibile, anche in Sicilia, ottenere e spendere in maniera mirata i fondi europei. Abbiamo ottenuto il massimo dei voti dalla Regione e dal Ministero per i nostri progetti. Consolidiamo infrastrutture, abbiamo cantieri visibili che si toccano con mano e che fanno parte di progetto che coniuga ritorno da investimento, occupazione e miglioramento del sistema merci e della logistica. Dal 2017 a oggi abbiamo ottenuto risultati importanti anche in un periodo drammatico come quello che il mondo sta attraversando cercando sempre di condividere le nostre scelte con il mercato”

Il piano di investimenti promosso dall’Autorità portuale prevede 36 milioni per le opere di dragaggio, altri 26  per il Molo Trapezoidale, 120 milioni per il  bacino da 150.000 Tpl, 2 milioni per la ban china Sammuzzo e il terminal aliscafi, 92 milioni per per le banchine, 4 per riqualifare il porticciolo di Sant’Erasmo e 5,5 per le protezioni a mare  dello stesso porticciolo. Interventi sostanziosi anche a Termini Imerese    anche qui per opere di dragazzio e protezione. In totale nei 4 porti dell’AdSP gli investimenti salgono a 530 milioni. Collaudate opere per 298 milioni, gran parte dei cantieri  (55), chiuderà nel 2021.

Al webinar è intervenuta Emanuela Valle Progettista e partner VALLE3.0La città rientra in possesso del porto e il progetto renderà indissolubile il binomio porto città. Non si tratta di un gesto eclatante ma misurato che  vuole ridare un  waterfront urbano e infrastrutturale, sostenibile, consapevole del luogo dove è inserito. Non si tratta solo di un’ infrastruttura ma di  punto di arrivo e di partenza, di un primo ricordo, di una connessione umana”.

Salvatore Acquista Direttore tecnico AdSP del Mare di Sicilia occidentale, ha ribadito l’importanza del  settore crocieristico e dei nuovi spazi di cui si doterà il porto di Palermo. Immobili polifunzionali, servizi di accoglienza, sovrappassi , aree verdi e vasche d’acqua, passerelle  e parcheggi che oltre a ridisegnare una parte della città consentiranno maggiori controlli mettendo fine a traffico e lunghe attese nel tratto di via Crispi.

Per Roberto Zucchetti Economista senior e founder di Pts Clas spa Fare impresa in Sicilia è difficile ma è un dovere della collettività di alleviare i gap tra Sud e Nord Italia. Il porto di Palermo, il più a Sud di Scan-Med ricopre un ruolo fondamentale per il traffico delle merci, per il turismo ma è importante anche per l’impatto occupazionale. Bene il progetto Interfaccia che apporterà benefici estetici e anti inquinamento.

Interessante l’intervento di Pat Cox Coordinatore europeo Corridoio Scan-Med ” Serve concentrarsi sulla programmazione del nuovo settennio e rivedere i trattati Ten-T. Palermo è la via d’accesso dell’Italia verso l’Europa ma per  richiedere finanziamenti serve iniziativa. Ci saranno nuove regole e nuovi quadri finanziari. Occorre un piano per creare uno spazio marittimo europeo integrato ,senza interruzioni più coerente e ambizioso. I porti avranno ruolo maggiore da svolgere in termini di  cambiamento climatico e performance. Il primo fondo disponibile per il 2021-2027 è di  25,8 miliardi di euro. Il primo bando, a giugno 2021. Pianificate, alzate la mano. Attraverso i fondi Fesr 2021-2025, ci saranno 192 miliardi di euro. Dal recovery fund, 672 miliardi di euro”.

Giuseppe Ferrandino Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento
Europeo dice che “Nella risoluzione di  gennaio abbiamo chiesto lo sviluppo equilibrato dei corridoi europei nord-sud ed est- ovest. Obiettivo finale, spostare entro 2030 il 30 per cento merci dalla strada ai treni e alle navi. Serve uno sforzo perchè una buona parte dei  209 miliardi del recovery destinati alle  infrastrutture, vada al Meridione per connettere il Mezzogiorno al resto d’Europa”.

Infine, Raffaella Paita Presidente della IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) è tornata sull’importanza del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la Sicilia e per i suoi porti, da quelli più grandi ai più piccoli. “Serve salto di qualità investendo nei collegamenti fra le province, serve l’alta velocità  e valorizzare l’industria portuale specializzata. Siamo al fianco dei progetti migliori ma occorrono procedure più snelle”.

Desidero esprimere grande apprezzamento per l’Autorità di sistema portuale, che ha ancora una volta manifestato l’attenzione alla corretta interlocuzione istituzionale con le realtà locali e, in questo caso, con i quattro Comuni di Palermo, Trapani, Porto Empedocle e Termini Imerese per l’importante provvedimento del Piano strategico“, afferma il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

Su questo fondamentale atto di programmazione, tutti e quattro i comuni – aggiunge – stanno definendo accuratamente l’istruttoria tecnica e non hanno ancora fatto pervenire all’Autorità del sistema portuale la posizione definitiva delle rispettive amministrazioni. L’Autorità portuale ha ritenuto, proprio in considerazione della complessità dell’attività istruttoria e del particolare momento pandemico che vivono gli uffici dei Comuni, di rinviare l’approvazione del documento, a conferma di uno spirito di collaborazione forte e con importanti risultati nell’interesse delle città e dell’intera Sicilia occidentale “.

Il sindaco Orlando, interpretando i sentimenti degli altri sindaci, ha inoltre espresso apprezzamento “per l’Autorità del sistema portuale, che a Palermo ha prodotto importantissimi risultati, dalla riqualificazione di Sant’Erasmo, al nuovo waterfront della città di Palermo, un’opera complessiva di riqualificazione delle aree di interfaccia tra il porto e il centro storico della città che ha visto sempre grande sintonia con l’amministrazione comunale. Anche il documento strategico confermerà questo spirito di collaborazione istituzionale tra l’amministrazione comunale di Palermo, gli altri Consigli comunali e l’Autorità portuale“.

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