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Palermo, Rap verso lo sciopero. La protesta dei sindacati: “Giunta blocca le assunzioni”

sabato 5 Marzo 2022

La giunta comunale invita la Rap a stoppare i bandi di assunzione, il Consiglio Comunale e la burocrazia comunale hanno fermato il pagamento degli extracosti dovuti all’azienda per il conferimento nelle discariche catanesi. La misura è però colma, sia chiaro a tutti che nelle aziende pubbliche si utilizza personale selezionato attraverso pubblici concorsi, è arrivato il momento di stoppare l’accordo sindacale sui doppi turni di raccolta e proclamare lo sciopero generale“. Lo dicono in una nota i sindacati di Rap Fp Cgil Fit Cisl , Uiltrasporti e Fiadel.

La Rap che gestisce la raccolta dei rifiuti a Palermo vanta un credito di circa 50 milioni nei confronti del Comune di Palermo, già certificati dalla stessa Amministrazione Comunale e – aggiungono – persino dagli ‘ingiustificatamente ‘inflessibili’ uffici comunali preposti. Inoltre, il pagamento della prima tranche dei circa 22 milioni di euro di extracosti, circa 7,8 milioni, erano stati annunciati in pagamento già nel corso di una riunione con vice-sindaco Giambrone ed assessore Marino nell’agosto 2021, nei fatti non è pervenuto nulla. E ancora, il ritardo accumulato dall’Amministrazione Comunale nell’individuare il professionista preposto alla perizia tecnica propedeutica alla ricapitalizzazione della Società, successivamente nominato, continua a registrare una procedura caduta nel dimenticatoio. E persino in tema di ristori-Tari concessi ai comuni dal governo nazionale in epoca Covid per il mancato introito della stessa tariffa, è arrivato il momento di fare chiarezza. A piazzetta Cairoli non è mai arrivato un centesimo“.

I sindacati aggiungono “riteniamo non più rinviabile la presa di posizione netta della Rap su temi che mettono a serio rischio la stessa continuità aziendale, risorse economiche e assunzioni di personale e invitiamo il presidente Caruso ed il Collegio Sindacale che hanno la responsabilità di tutelare la società, i propri lavoratori e il servizio pubblico in città, a predisporre appositi decreti ingiuntivi verso il socio unico. Esortiamo la Rap a proseguire con la definizione del concorso per autisti, per non rendersi co-responsabile di chi si professa fautore del servizio a gestione pubblica e nei fatti sta creando le condizioni per la gestione privata“.

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