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Palermo, via Roma chiusa fino a dicembre. Insorge Confcommercio: “Comune incapace”

mercoledì 12 Agosto 2020
collettore fognario
Foto Fb "Amari Cantieri"

“L’ennesima dimostrazione di inadempienza rispetto alle scadenze e agli impegni presi e di inefficienza di un’amministrazione comunale incapace di rispettare le scadenze e sempre più distante dalla esigenze dei cittadini”.

Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, insorge dopo nuova ordinanza con la quale viene prorogata fino a dicembre la chiusura di via Roma, nel tratto compreso tra via Ammiraglio Gravina e via Emerico Amari per la prosecuzione dei lavori del collettore fognario.

Patrizia Di Dio - ConfCommercioDopo essere stati fermi per lungo tempo, la conclusione dei lavori slitta ancora lasciando la zona interessata nel massimo degrado e in balia perfino di topi e insetti come confermato da numerose segnalazioni. “Si sta verificando tutto ciò che avevamo paventato lo scorso anno – riprende la Di Dio – con conseguenze di una gravità inaudita per i commercianti della zona interessata, aggravate dall’emergenza sanitaria e dalla successiva apertura del cantiere di via Emerico Amari. Sapevamo bene che in questa città non si rispettano quasi mai le scadenze dei lavori pubblici ed è per questo che avevamo chiesto che il cantiere di via Amari – che di fatto chiude tutta la zona del Politeama – venisse aperto solo dopo la conclusione dei lavori in via Roma”.

Maria Prestigiacomo“Abbiamo confermato le nostre perplessità in una apposita riunione con le categorie produttive che si è svolta a metà giugno e l’assessore competente (Maria Prestigiacomo, ndr) aveva ribadito che i lavori sarebbero stati conclusi a settembre. E proprio sei giorni fa, il 5 agosto, lo stesso assessore aveva mandato un messaggio ai consiglieri comunali per confermare la data di fine settembre. Ci sentiamo presi in giro – conclude la Di Dio – e non tenuti in alcuna considerazione, visto che non abbiamo nemmeno ricevuto una comunicazione in tal senso. Non un ritardo di pochi giorni ma di ben tre mesi che può risultare fatale a molte aziende. Con questa gestione dei cantieri viene negato di fatto il diritto di fare impresa. In una città allo sbando i commercianti continuano a pagare il prezzo più alto per l’approssimazione – e a volte anche l’arroganza – con cui si amministra la cosa pubblica”.

Francesco Raffa (comitato Amari cantieri)
Francesco Raffa (comitato Amari cantieri)

Ormai stremato dai cantieri Francesco Raffa, del Comitato “Amari Cantieri”: «Condivido ed apprezzo la lettura di Patrizia Di Dio. Purtroppo nulla di nuovo sotto il cielo! – scrive su Facebook – La solita incomprensibile inefficienza della nostra amministrazione cittadina … almeno che, ma sarebbe gravissimo, non ci sia un preciso disegno politico ed allora l’inefficienza sarebbe comprensibilissima e funzionale allo scellerato piano di distruzione del territorio cittadino!»

Ancora più duro il commento di Giulia Argiroffi, che su Facebook ha postato l’immagine della promessa dell’assessore Prestigiacomo, non mantenuta. Ovvero: «il cantiere “Sistema Cala” dovrebbe terminare entro settembre, per continuare i lavori sottoterra con la talpa».

Giulia Argiroffi
Giulia Argiroffi

Ecco il commento della consigliera del gruppo Oso: «Gli ultimi impegni famosi… Era solo la settimana scorsa! Prestigiacomo e Catania erano stati convocati in Consiglio (su mia richiesta) per relazionare sui cantieri infiniti che massacrano Palermo: di Giusto Catania nessuna notizia pervenuta (ovviamente in aula non si è presentato) e ogni ulteriore commento su di lui è superfluo…; la Prestigiacomo aveva rassicurato il Consiglio per mail, dicendo che il cantiere del collettore fognario entro settembre avrebbe liberato le strade cittadine. Ieri invece è stata prorogata alla ditta AMEC (Ancora Mimmo e Concetto!) la chiusura della strada fino a dicembre. Non si può giocare con la vita dei cittadini. Siamo in ginocchio e voi pettinate le bambole?»

LA REPLICA DELL’ASSESSORE

“L’autorizzazione alla occupazione dell’incrocio fra via Amari e via Roma fino a dicembre non implica automaticamente che tale occupazione si protragga fino ad allora. I ritardi del cantiere del collettore, dovuti prima al fallimento dell’impresa e poi allo stop dei lavori per il Covid-19, potranno infatti essere recuperati almeno in parte aumentando la forza lavoro impegnata. Come già fatto per il cantiere del Politeama per l’Anello, dove è stato autorizzato anche il lavoro nei giorni festivi e prefestivi, anche in questo caso chiediamo all’impresa un raddoppio dell’impegno. Abbiamo già concordato un incontro nei prossimi giorni per vagliare tutte le soluzioni possibili”. Questa le parole dell’assessore alle Infrastrutture Maria Prestigiacomo.

L’assessore dovrebbe allora spiegare perché pochi giorni fa, il 5 agosto, rassicurava i Consiglieri Comunali sulla riconsegna entro Settembre, salvo poi concedere dopo soli 5 giorni una proroga al 18 dicembre.

 

 

 

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