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Pandemia e assicurazioni: così il ritorno del turismo Usa a Taormina è lontano

venerdì 27 Agosto 2021

“Stiamo andando verso un autunno di totale incertezza, la pandemia e le relative restrizioni incidono e a Taormina manca soprattutto il turismo americano che da solo rappresentava il 15% delle presenze straniere su base annua e che adesso rimane assente non solo per il rischio di varianti ma anche per le valutazioni fatte dal governo americano che sul Travel Advisory del Dipartimento di Stato USA sconsiglia i viaggi in Italia”. Così il presidente dell’Associazione Albergatori di Taormina, Gerardo Schuler, analizza la situazione a Taormina e non fa mistero della sua preoccupazione per quello che potrà essere lo scenario in vista dei prossimi mesi dopo il caos di agosto e una volta esaurita la spinta sul territorio del turismo “mordi e fuggi”. Rimane almeno per il momento un sogno proibito l’atteso ritorno del turismo americano, per via delle dinamiche legate all’emergenza Covid e dei riflessi in termini anche di coperture assicurative per i cittadini che da oltre Oceano intendono raggiungere l’Europa e l’Italia.

“In questo momento Taormina soffre l’assenza di alcuni mercati stranieri strategici e soprattutto quello dei tanti turisti provenienti dagli Usa che nell’ultimo “anno buono” 2019 hanno contribuito a consolidare il 7,4% dei pernottamenti in Italia (16,3 milioni di pernottamenti) e che su Taormina in percentuale nello stesso anno hanno contribuito a consolidare il 14,3% del totale stranieri (131.376 presenze)”. 

“Stiamo assistendo a cancellazioni di massa per il 4. trimestre 2021 soprattutto da questo mercato che è rimasto alla finestra e che sta annullando sotto-data anche sfruttando la politica di cancellazione flessibile che gli albergatori hanno messo in campo nel periodo pandemico. La ns. Associazione Albergatori ha fatto partire un sondaggio fra i soci, i colleghi non associati e tutto l’extra-alberghiero di Taormina e saremo in grado di diffondere il previsionale entro questo fine settimana per avere un quadro più chiaro sul trend che si sta delineando per il 4. Trimestre 2021″.

Ma nel frattempo la stragrande maggioranza della clientela americana è paralizzata ed è improbabile che tornerà a viaggiare verso l’Europa e verso l’Italia in questo 2021. “Il governo Usa continua a sconsigliare i viaggi in Italia e li ha inseriti al livello di “pericolosità 3” (3 di 4) che significa “riconsiderare di recarsi in Italia per rischio Covid e rischio terrorismo” (si anche terrorismo!). Le conseguenze sono scontate non solo perché i cittadini USA le raccomandazioni del loro governo le prendono sul serio. C’è anche un altro motivo: oltre il 92% degli americani sono assicurati dal punto di vista sanitario, quindi viaggiando in un paese sconsigliato dal governo americano il cittadino statunitense sa che non avrebbe più questa copertura e la compagnia non rimborserebbe nulla”.

“Ciò significa che, visto che le compagnie assicurative si rifiutano di coprire costi causati da incidenti o malattia contratta durante viaggi in una zona ad alto rischio, il mercato Usa in Italia al momento non tornerà, almeno fin quando scenderemo dal Livello 3 (“reconsider travel”) almeno al Livello 2 (“exercise increased caution”). E’ un fatto grave che penalizza in modo pesantissimo le località come Taormina che vivono di turismo soprattutto straniero e dove i flussi Usa sono molto importanti”.

Gerardo Schuler

“In questo momento si parla e si discute soprattutto dell’onda della confusione di agosto ma tra una settimana quella fase terminerà e Taormina inizierà ad essere se non vuota comunque ben più tranquilla da quello che abbiamo visto in questo mese. Se guardiamo a settembre ed ottobre, a mio avviso, non dobbiamo aspettarci più del 50% di occupazione delle camere nei nostri hotel. Continuiamo ad avere cancellazioni anche dall’Europa e di fatto, ritengo, in questa fase si dovrebbe puntare con maggiore determinazione proprio sui mercati europei, quelli tradizionali, per cercare di recuperare terreno, ben sapendo che si va verso un autunno complicato, nel quale verremo probabilmente dichiarati zona gialla (speriamo non oltre)”.

Schuler insiste, comunque, sull’importanza di puntare a breve termine sui mercati tradizionali, quelli del Vecchio Continente: “Chi può fare una vacanza all’ultimo momento senza doverla programmare 6-10 mesi prima? Lo può fare chi è più vicino, chi vive in Europa e allora per i prossimi mesi si deve investire in marketing su mercati europei tradizionali come la Germania, ma anche Francia, Benelux, la Scandinavia e l’Europa dell’Est, paesi dove Taormina e la Sicilia sono conosciute ed hanno un appeal non indifferente e dovremo parlare non solo del clima mite, di arte, cultura ed enogastronomia, ma anche dei nostri protocolli di “Accoglienza Sicura”, di sicurezza e di affidabilità del nostro sistema turistico”, sfruttando anche le opportunità offerte dal programma della Regione Siciliana “SeeSicily” che offre tre notti al prezzo di due e che possono essere veicolate dalle agenzie di viaggio accreditate anche da subito”. 

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