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Papera uccisa barbaramente con un petardo ad Adrano, ferita gravemente un’altra

venerdì 31 Dicembre 2021

Una papera è stata uccisa barbaramente e ad un’altra sono state spezzate le ali, all’interno della fontana del parco comunale di Adrano. Il fatto è avvenuto, nel silenzio generale, all’interno del “Giardino della vittoria”.

Un episodio gravissimo che ha subito fatto il giro dei social facendo indignare tutti gli amanti degli animali. Un atto vile in spregio al buon senso, ma soprattutto, in violazione alla legge 281 del 1991, che condanna atti di crudeltà contro gli animali. Nonché, in violazione dell’articolo 544 bis del codice penale, che prevede la reclusione da 4 mesi a 2 anni per chi cagioni la morte di un animale per crudeltà o senza necessità.  Dalla ricostruzione dei fatti sembrerebbe che alcuni ragazzi abbiano fatto esplodere dei petardi addosso alle papere, ferendone una e cagionando la morte all’altra.

Sulla violenta uccisione della papera ad Adrano è intervenuto il Partito Animalista Italiano: “Condanniamo fermamente questo atto di crudeltà commesso contro degli animali indifesi. – spiega Patrick Battipaglia dirigente regionale del Partito Animalista Italiano -. Un fatto grave che ci lascia a dir poco interdetti, soprattutto, a pochi giorni dal lancio della nostra campagna “Basta botti 2021”. Avevamo chiesto ai Prefetti di fare il possibile per invitare i sindaci a vietare i botti nei loro comuni. Ci fa davvero rabbia che due poveri animali siano rimasti vittime proprio dall’esplosione di petardi. Un gioco stupido finito in tragedia. – prosegue Patrick Battipaglia -. Stiamo presentando un esposto in Procura contro ignoti. Chiediamo al Sindaco di Adrano di adempiere alle sue funzioni facendo il possibile per individuare i responsabili di questa barbara uccisione. Si deve capire se nella zona vi siano delle telecamere di video sorveglianza che possano permettere l’individuazione degli aguzzini delle povere papere. Noi – conclude il dirigente del Partito Animalista Italiano – non staremo con le mani in mano perseguendo penalmente chi non rispetta la tutela degli animali”. 

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