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Partito dalla Sicilia, viveva da clochard a Fiumicino: ritrovato da ‘Chi l’ha visto?’

mercoledì 29 Gennaio 2020
clochard

Viveva da clochard ed aveva fatto perdere le sue tracce dallo scorso novembre. E’ stato ritrovato all’aeroporto di Fiumicino grazie a “Chi l’ha visto?“, che si era attivato ricostruendo la sua vicenda, e alla sinergia tra la polizia ed il personale di Adr, un 50enne siciliano scomparso alla fine di novembre mentre era in viaggio dalla Sicilia all’Australia.

Era partito in treno insieme al fratello, scomparso con lui ma poi ritrovato il 24 dicembre sempre al Leonardo da Vinci, dove aveva avuto un malore ed era stato ricoverato in ospedale. I due fratelli, da Fiumicino, volevano proseguire il viaggio in aereo per l’Australia dopo avere acquistato i biglietti. Ma dallo scalo romano la partenza in aereo non era mai avvenuta. Dopo il ritrovamento del fratello, il 50enne, si è scoperto, non aveva mai lasciato lo scalo romano ma non era stato ancora possibile rintracciarlo.

Nei giorni scorsi, però, l’uomo, provato e confuso, assai dimagrito e senza più il bagaglio, è stato riconosciuto dall’inviato del programma televisivo. E’ stata pian piano vinta la sua ritrosia a confermare la sua identita’ ed e’ stato quindi convinto a fare ritorno a casa.

Prima della partenza e dell’affidamento ai familiari, che avevano lanciato in trasmissione un appello per poterlo rintracciare, il 50enne e’ stato rifocillato e assistito, con anche nuovo vestiario, nel punto di prima accoglienza presso la parrocchia di Santa Maria degli Angeli allo scalo romano, una vera e propria struttura, dotata dei servizi essenziali, che funge da punto di riferimento per la Caritas che si adopera per aiutare i senza fissa dimora, un progetto che vede uniti Adr, la Caritas della Diocesi di Porto-Santa Rufina e la Parrocchia dell’aeroporto, dove opera il parroco Don Giovanni Soccorsi, che si è interessato nell’assistere il siciliano. Dal 2016 circa cento senza fissa dimora sono stati assistiti e venticinque di questi si sono già reintegrati.

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