Condividi
Dalla Gran Bretagna al Giappone

Primo maggio e Festa dei Lavoratori: tour in giro per il mondo tra usanze e tradizioni

domenica 1 Maggio 2022

Il Primo maggio fu istituito per la prima volta Festa Internazionale dei Lavoratori al Congresso Internazionale di Parigi del 1889 e da allora fu adottata da molti paesi nel mondo. Con gli anni ogni nazione ha fuso con tale ricorrenza le proprie usanze e tradizioni popolari.

In molti paesi tra cui Francia, Spagna e la stessa Italia il primo maggio, in modo molto più tradizionale, sfilano i sindacati nelle grandi città. Tra l’altro, come sappiamo, nella nostra penisola a caratterizzare questo giorno è sicuramente il ‘concertone’ che dal 1990 si tiene a Roma, in Piazza San Giovanni, organizzato dalle sigle sindacali in collaborazione con il Comune. Alcuni paesi hanno fuso le celebrazioni con quelle per l’arrivo della primavera, ad esempio come in Grecia e Germania. Ma la Festa del Lavoratori non dappertutto coincide con il primo giorno di maggio: in Svizzera dipende dai Cantoni, in Australia dagli Stati e dai Territori, negli Stati Uniti e in Canada si celebra il primo lunedì di settembre mentre in Nuova Zelanda ad ottobre.

Ecco nel dettaglio alcune delle celebrazioni più originali e particolari:

In Gran Bretagna la festa dei lavoratori non ha una data fissa e viene celebrata nel ‘May Day’ che coincide con il primo lunedì di maggio. Durante questa giornata vengono ricordate le numerose lotte che hanno portato alle grandi conquiste contrattuali e sociali per i diritti e la dignità dei lavoratori. Le origini del ‘May Day’ sono antiche e risalirebbero al periodo medievale. Secondo la tradizione anglosassone tutti i contadini inglesi, in questo periodo dell’anno, si riunivano nelle piazze dei loro villaggi per celebrare con danze e canti popolari il periodo della fertilità della terra ed il lavoro abbondante. I balli si svolgevano intorno al tradizionale ‘palo di maggio’, che veniva alzato al centro della piazza. Questa usanza è conosciuta con il nome di ‘Maypole dance’. Secondo la tradizione, si organizzavano anche delle sfilate con striscioni e carri decorati dove la bambina la più bella, tra le partecipanti al corteo, viene eletta la ‘Regina di maggio’ e incoronata con una corona di fiori. Il ‘May Queen’ è un tripudio di festa e di colori animato da numerosi danzatori vestiti con costumi tradizionali che ballano un famoso ballo popolare inglese, il ‘Morris Dance’. Tra fiori, ghirlande, canti, danze e sfilate i primi giorni di maggio rappresentano per gli inglesi uno stop alla ruotine della vita lavorativa e poter così festeggiare l’arrivo della primavera.

Il primo maggio in Finlandia coincide con la festa più sentita nel paese, il ‘Vappu’. I festeggiamenti si protraggono non-stop per 48 ore: cominciano il 30 di aprile, in corrispondenza con la ‘Notte di Valpura’, da cui deriva il nome, e continua il primo maggio, Festa del Lavoro e della festa di primavera, in quanto l’inizio della nuova stagione rappresenta la fine del lungo inverno e l’arrivo delle giornate illuminate da tante ore di sole. Al centro della ricorrenza sono gli studenti, veri protagonisti, in quanto il 30 aprile coincide con la fine delle lezioni e orde di ex e nuovi studenti si riuniscono nelle strade per festeggiare l’evento. Tutti indossano il ‘lakki’, il cappello bianco con visierina nera tipico di chi si è diplomato al liceo (lukio). L’usanza vuole che in ogni città finlandese gli studenti di un’università diversa si riuniscano attorno alla statua più rappresentativa della città per lavarla e decorarla con il lakki. È il segnale che inaugura l’inizio del Vappu e apre i festeggiamenti nelle strade e nei locali. Durante il Primo Maggio solitamente ci si riunisce con amici e familiari e si celebra la festa con grandi picnic. Ogni paese finlandese ha le proprie tradizioni ma il ‘Vappu’ più famoso e grandioso è quello di Helsinki.

Il primo maggio pur essendo riconosciuta come la festa del lavoro in Giappone, non è riconosciuta come festa nazionale ma rientra comunque nel periodo più importante dell’anno per il paese nipponico, la ‘Golden week’ che va dal 29 aprile al 5 maggio, nel quale si susseguono 4 festività in 7 giorni. La settimana d’oro si apre il 29 Aprile con lo ‘Showa no Hi’, una grande festa commemorativa in onore dell’Imperatore. Il 3 maggio è la festa della Costituzione, in cui si celebra l’anniversario della promulgazione di quest’ultima nel 1947. Il 4 maggio è la Festa del Verde, un tripudio di fiori, piazze allestite, parchi e giardini che si vestono a festa per onorare la Primavera, simbolo della rinascita. Il 5 maggio è la giornata dedicata ai bambini. La tradizione vuole che nelle case si metta in bella vista l’armatura da Samurai, simbolo nazionale della protezione ai bambini, e si appendano carpe di cartapesta che simboleggiano la forza e la vitalità poiché esse risalgono i fiumi controcorrente. Inoltre ai bambini viene fatto il bagno con fiori di Iris e gli si offre per colazione un dolce tipico e particolare, il ‘Kashiwa Mochi’.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Relazione Antimafia regionale all’Ars, Cracolici: “L’obiettivo è far sentire il fiato sul collo a Cosa Nostra” CLICCA PER IL VIDEO

Il presidente della commissione Antimafia siciliana, Antonello Cracolici, ha presentato all’Ars la relazione sull’attività della commissione a un anno dal suo insediamento

BarSicilia

Bar Sicilia: Elly Schlein torna in Sicilia per lanciare la volata del Pd alle Europee CLICCA PER IL VIDEO

Il Pd fa “spogliatoio” nel capoluogo nisseno prima della lunga marcia di avvicinamento al voto del prossimo 8 e 9 giugno delle Europee

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.