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Regione, Cordaro manda i commissari nei Comuni per i piani del Demanio

martedì 14 Agosto 2018
cordaro

Burocrazia e dintorni. Nella Sicilia dei commissari che ha fatto dell’anomalia una regola e delle situazioni ordinarie l’eccezione, prosegue con la nomina da parte dell’assessore al Territorio e Ambiente Totò Cordaro l’utilizzo della supplenza da parte della Regione per le inadempienze, in parte strutturate e in parte contingenti, degli enti locali siciliani.

Cordaro ha infatti nominato i commissari ad acta che si sostituiranno alle amministrazioni comunali inadempienti nella redazione dei “piani di utilizzo del demanio marittimo“, (Pudm l’ acronimo) figurano, tra gli altri, Taormina, Vittoria, Sciacca Menfi, Capo d’Orlando, ma anche Modica, Gela, Milazzo, Barcellona e Termini Imerese.

I commissari avranno il compito di predisporre, in sostituzione degli enti locali, le procedure per l’approvazione degli strumenti di pianificazione urbanistica delle coste, essenziali per il rilascio di nuove concessioni demaniali. I piani rappresentano lo strumento di programmazione attraverso cui viene regolamentato l’utilizzo della fascia costiera demaniale e del litorale marino, sia per quanto riguarda le attività di tipo privato, che pubblico.

A chiarire percorso e motivazione di una road map non più differibile è stato proprio Cordaro: “Si tratta di un intervento necessario e non più derogabile – ha chiarito l’assessore –al quale i comuni erano stati chiamati dall’amministrazione regionale ad adempiere secondo una tempistica precisa e comunicata in tempo utile”.

L’esponente del governo regionale poi ha effettuato alcune distinzioni tra i profili rilevati: “Alcuni dei 122 comuni costieri si sono attivati, individuando i tecnici per la realizzazione del piano e attivando la procedura. In questi casi – continua Cordaro – anche se non hanno concluso l’iter, abbiamo valutato positivamente la volontà di ottemperare alle indicazioni dell’assessorato”.

Lo strumento, come ha evidenziato lo stesso Nello Musumeci, dovrebbe servire a far chiarezza tra premesse di fatto e procedure, tra autorizzazioni e contenuti. Elementi e regole chiamati a sgombrare il campo dalle zone indistinte dove a emergere, spesso, sono state principalmente le contraddizioni.

 

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