La Commissione paritetica Stato-Regione ha già definito una norma per l’attuazione della fiscalità di sviluppo per favorire l’insediamento di cittadini Ue ed extra Ue nel territorio regionale che trova fondamento nello Statuto.
La norma è stata già inviata al Ministero dalla Regione siciliana per l’approvazione in Consiglio dei ministri. Questo quanto emerso nel corso di una conferenza stampa all’assessorato all’economica, in cui sono stati illustrati gli effetti sul bilancio della Regione che vengono dagli accordi di Finanza pubblica sottoscritti con lo stato lo scorso 18 dicembre. La Regione in questo caso potrebbe giostrare sulle aliquote “in diminuzione fino ad azzerarle, prevedendo esenzioni, detrazioni e deduzioni con particolare riguardo ad interventi diretti a promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale”. Si prevede inoltre che la Regione possa concedere, nel rispetto delle norme sugli aiuti di stato, incentivi e contributi a persone fisiche e imprese da utilizzare in compensazione fiscale.