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Rientro a scuola, il Ministero pubblica il vademecum anti Covid19

lunedì 29 Agosto 2022

Inviato oggi alle scuole, da parte del Ministero dell’Istruzione, il vademecum con le principali indicazioni per il contrasto della diffusione del Covid-19  in vista dell’avvio dell’anno scolastico 2022/2023.

Il testo sintetizza i documenti elaborati dall’Istituto superiore di sanità nelle scorse settimane, già inviati alle scuole e ai loro dirigenti, e la normativa vigente, come già indicato nell’articolo pubblicato il 25 agosto con le prime 6 misure da parte dell’Istituto superiore di Sanità (Iss).

https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/MI_Vademecum+COVID+AS+22-23.pdf/644ce43d-5b01-3cbc-23b9-c560931aff52?t=1661684316063&fbclid=IwAR1UkJpXBmtn6eYJI2ojZBQD-lIWeXEb2myOmzGrrUkDGNk6MOtJEKk0QvQ

Presente nel documento, in particolare, una sezione FAQ con le principali domande e risposte sulla: gestione dei casi di positività, didattica digitale integrata, alunni fragili, in risposta alle domande pervenute ad oggi dalle scuole, nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole per l’infanzia, nonché nell’ambito delle scuole del I e II ciclo di istruzione, già trasmesse alle istituzioni con le note tecniche pubblicate sul sito istituzionale dell’Istituto Superiore della Sanità.

Tra le misure più importanti:

Gestione dei casi sospetti
“Il personale scolastico, i bambini o gli studenti che presentano sintomi indicativi di infezione da Sars-CoV-2 vengono ospitati nella stanza dedicata o area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso di bambini o alunni minorenni, devono essere avvisati i genitori. Il soggetto interessato raggiungerà la propria abitazione e seguirà le indicazioni del MMG/PLS, opportunamente informato”.

Gestione dei casi confermati e rientro in classe
Si ribadisce che “al momento le persone risultate positive al test diagnostico per SARS-CoV-2 sono sottoposte alla misura dell’isolamento. Per il rientro a scuola è necessario l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, da effettuarsi anche in centri privati a ciò abilitati al termine dell’isolamento”.

È consentita la permanenza a scuola a bambini e studenti con sintomi respiratori di lieve entità ed in buone condizioni generali che non presentano febbre, in quanto, come più volte riferito, nei bambini il solo raffreddore è una condizione frequente e non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento dalla scuola in assenza di febbre.

Didattica a distanza
Viene espressamente indicato che “gli alunni positivi non potranno seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata, la normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2, che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022″.

Niente misurazione della febbre
Non è più prevista la misurazione della temperatura all’ingresso ma qualora in classe emergesse che qualcuno tra il personale scolastico o gli studenti presenta sintomi indicativi di infezione da Sars-CoV-2, deve essere ospitato nella stanza dedicata o nell’area di isolamento, appositamente predisposta e, nel caso di bambini o alunni minorenni, devono essere avvisati i genitori. Per il rientro a scuola dei casi confermati è necessario l’esito negativo del test (molecolare o antigenico).

Misure modificabili in corsa
Il ministero infine prevede che “nell’eventualità di specifiche esigenze di sanità pubblica” siano previste “ulteriori misure, che potrebbero essere implementate, singole o associate, su disposizione delle autorità sanitarie per il contenimento della circolazione virale e la protezione dei lavoratori, della popolazione scolastica e delle relative famiglie qualora le condizioni epidemiologiche peggiorino”.

 

Per il presidente nazionale dell’associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola (ANP) Antonello Giannelli, il documento arrivato oggi dal ministero è “un chiarimento molto opportuno che viene incontro alle tantissime richieste di delucidazioni presentate dalle istituzioni scolastiche. La scelta di pubblicare delle faq aiuta i dirigenti a comprendere e mettere in pratica alcuni aspetti operativi delle recenti indicazioni del ministero della Salute”.

 

 

 

 

 

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