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Riggio e Cascio all’Ars dopo le condanne. Palazzotto: “Ministro sia super partes”

martedì 22 Novembre 2016
Sala d'Ercole

Condannati per truffa ma ancora tra i banchi dell’Ars. “A oltre 30 giorni dalla sentenza di condanna i deputati regionali siciliani Riggio e Cascio continuano a far parte dell’Assemblea Regionale Siciliana”. A dichiararlo è il deputato di Sinistra Italiana, Erasmo Palazzotto commentando la mancata sospensione di Francesco Riggio e Francesco Cascio (in foto) condannati rispettivamente a 5 anni e 8 mesi per truffa e a 2 anni e 8 mesi per corruzione.

f169ff21c6ea91c9285b31125ca4b7ba_xlI due, in virtù della Legge Severino andrebbero sospesi dalla carica di deputato regionale, ma all’ufficio Affari legali dell’Ars fanno sapere che “non è ancora giunta la ratifica del provvedimento”. La procedura prevede la notifica della sentenza da parte del Tribunale al Consiglio dei ministri, che a sua volta inoltrerà il decreto al Commissario dello Stato per la regione siciliana, che lo trasmetterà alla presidenza dell’Assemblea che si limiterà a prenderne atto.

Riggio, condannato lo scorso 17 ottobre, è l’ex presidente del Ciapi coinvolto nell’inchiesta che capovolse una mega truffa ordita dal manager pubblicitario Faustino Giacchetto mentre Cascio è stato giudicato il 21 ottobre per dei avori ad una villa di sua proprietà a Collesano in cambio di fondi europei. Al loro posto dovrebbero subentrare Pino Apprendi(Pd) e Giuseppe Di Maggio (già candidato con il Pdl). “Serve una comunicazione del governo ai vertici dell’Ars – conclude Palazzotto, che ha presentato un’interrogazione sulla vicenda – comunicazione che ancora non è arrivata. Non vorremmo che il ministro dell’Interno confonda il suo ruolo istituzionale con quello di capo del Ncd, partito di cui Francesco Cascio è uno dei principali esponenti”. 

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