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Rimpasto alla Regione, lasciano Bandiera e Grasso. In entrata Scilla e Zambuto

mercoledì 30 Dicembre 2020

Ormai tutto pronto per il rimpasto alla Regione. I due assessori, Edy bandiera all’agricoltura e Bernardette Grasso alle autonomie locali, che da tempo si diceva avrebbero lasciato il loro ruolo,  hanno rassegnato le loro dimissioni.

Toni Scilla e Marco Zambuto in mattinata firmano davanti al presidente della Regione da nuovi assessori della giunta guidata da Nello Musumeci.

Scilla, di Mazara del Vallo, prende il posto di Edy Bandiera all’assessorato agricoltura e pesca, mentre Zambuto, già sindaco di Agrigento, ex presidente del Pd siciliano e alle ultime amministrative candidato sindaco di Agrigento con le insegne di Forza Italia e appoggiato da Diventerà bellissima, subentra all’unica donna in giunta.

Con l’uscita di Bernardette Grasso si perde la rappresentanza femminile nella giunta regionale.

LE DICHIARAZIONI DEGLI ASSESSORI USCENTI

Bernardette Grasso

“Una volta rassegnate le mie dimissioni da Assessore alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica, da Persona, da donna, prima ancora che da rappresentante delle Istituzioni, sento il dovere di ringraziare tutti coloro che hanno lavorato al mio fianco, i dipendenti regionali, il Presidente della Regione ed i colleghi assessori coi quali ho condiviso un’esperienza di Governo che mi ha certamente arricchita e che ha contribuito ad accrescere il mio bagaglio personale, un bagaglio fatto di esperienze e umanità che mi ha permesso di stare a contatto con la gente e coi loro rappresentanti locali, offrendomi l’opportunità di interloquire sempre in maniera positiva e propositiva e così continuerà ad essere, dal momento che da parlamentare, oltreché da neo coordinatore provinciale di Forza Italia, questo dialogo non solo non verrà meno ma si intensificherà.
La mia storia personale parla da sé e non c’è chi non sappia che qualunque problematica sottoposta alla mia attenzione é sempre giunta in Parlamento e da me strenuamente appoggiata e difesa con con convinzione e vigore. Vi confesso che ogni singola attestazione di stima mi ha confortato e ha scaldato il mio cuore e mi ha consentito di comprendere appieno che é stato ampiamente riconosciuto lo spirito con il quale ho lavorato sino ad oggi, non risparmiando energie nell’esclusivo interesse della nostra amata Sicilia.
Ho sempre inteso la Politica come la più alta forma di espressione etica e morale. Ho concepito la Politica anzitutto come atto di solidarietà e vicinanza al cittadino, alle sue esigenze, alle sue prerogative, consapevole dei problemi umani e politici della gente e della realtà di cui tutti siamo parte. Ho cercato di essere sempre attenta, senza mai deformarmi, senza mai appannarmi.
Nessuno potrà rimproverarmi, né oggi né in futuro, di essere stata ai margini; piuttosto, nel mio agire e nel mio operare, ho cercato indefessamente di comprendere ciò che succede intorno a noi, per miglioralo e riformarlo. Tutto questo sta nella misura della Politica con la maiuscola, certo, ma sta anche e soprattutto nella misura dell’umano!
Il profilo politico di Bernardette Grasso rimane alto; Bernardette Grasso non è mai stata abituata ai cambi di casacca e rimane lì dov’è a sostegno del proprio partito d’appartenenza.
Bernardette Grasso non si sente, perché non lo è, vittima di un sistema di giochi di Palazzo che in realtà non ci sono stati, ma solo la richiesta da parte di altre province di essere rappresentate in Giunta regionale. La coerenza e la dignità che ho cercato di trasferire nell’ambito delle Istituzioni mi appartengono e mi distinguono.
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Edy Bandiera

“Mai, nella storia della Sicilia, da non deputato, un assessore all’agricoltura è durato così tanto. Oltre tre anni. Per questa possibilità e per la fiducia ringrazio il mio Partito, il Presidente Gianfranco Micciché e il Presidente Musumeci.
I #FattiperlaSicilia
– Un miliardo e 191 milioni di fondi comunitari erogati agli agricoltori;
– 1800 giovani che avviano un’azienda agricola, con la Sicilia prima regione d’italia per numero di aziende gestite da giovani;
– La banca della terra;
– La prima regione in Europa per superficie di terreni coltivati col metodo di produzione biologica;
– La legge sulla pesca, che mancava da quasi 20 anni e approvata all’unanimità dal Parlamento Siciliano;
– Le arance rosse, per la prima volta nella storia della Sicilia, in Cina;
– Il marchio QS di Qualità Siciliana;
– La nascita dei Distretti del Cibo;
– La viabilità Rurale;
– Le iniziative per il comparto zootecnico e il riavvio dei controlli funzionali e dell’assistenza tecnica;
– I prodotti che hanno raggiunto i marchi comunitari Igp, Doc e Dop;
– La neonata Dos – Associazione dei Consorzi di Tutela Siciliani;
– L’agricoltura sociale;
– Oltre 5500 controlli sui prodotti in entrata ed in uscita dalla Sicilia, oltre 30 mila analisi di laboratorio e 250 intercettazioni, con sequestri, distruzione o restituzione al mittente, di prodotti non conformi. Prima regione in Italia per numero di controlli, contro chi per anni ha attentato alla economia e alla salute dei Siciliani;
– Gli aiuti a tutte le aziende agrituristiche siciliane;
– La nascita del Pif per il florovivaismo;
– I 15 milioni di aiuti covid a tutti i pescatori ed armatori siciliani, prossimi alla erogazione;
– L’imminente bando per 5.121.000 euro per il fermo pesca temporaneo dovuto al covid;
– I progetti di trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici e quelli di innovazione a supporto del settore;
– La creazione del centro internazionale di maricoltura;
– I tirocini in barca per i giovani pescatori;
– Il pescatore ecologico;
– Il fondo di solidarietà della pesca;
– Le certificazioni sviluppate e mantenute in Sicilia;
– La repubblica di Malta che affida alla Sicilia le certificazioni del proprio vino;
– I fondi OCM Vino spesi tutti, annualmente, per l’ammodernamento dei vigneti, gli investimenti in cantina e la promozione presso i paesi extra UE;
– La difesa dei fondi del nuovo Psr dal tentativo di scippo operato da alcune regioni del nord;
– La valorizzazione del lavoro forestale, a servizio di città, comunità e siti archeologici di tutta la Sicilia;
L’oggettivita’ dei numeri e gli innumerevoli messaggi e comunicati di apprezzamento, che mi giungono, anche in queste ore, da ogni parte di Sicilia, da agricoltori, consorzi di produttori, realtà produttive, organizzazioni sindacali e di categoria, mi confermano che tanto è stato fatto. Tantissimo resta da fare.
All’amico Toni Scilla, che mi succede nello straordinario ma delicato ruolo, nella certezza del suo appassionato impegno, auguro un proficuo lavoro e di ricevere le mie stesse soddisfazioni.
Un solo rammarico. Non avere avuto il tempo di vedere approvata la riforma forestale. La mia idea di riforma, con un testo unico per la forestazione in Sicilia, che si compone di 40 articoli, l’ho comunque consegnata nelle mani del Presidente della Regione.
In questo momento, sono in macchina verso la mia provincia e la mia amata Siracusa, ove, nei prossimi mesi continuero’ il mio impegno, con la stessa energia, dedizione e passione che ho messo in campo in questi anni. Forte dell’esperienza maturata, delle nuove conoscenze e di una preziosa rete di relazioni istituzionali regionali, nazionali ed europee.
Rivolgo un ringraziamento sentito ai tre dipartimenti dell’Assessorato ed ai tre Direttori Generali, Cartabellotta, Candore e Greco. Agli Ispettorati dell’agricoltura di ogni provincia siciliana ed al mio prezioso Staff.
Auguri a tutti, per una buona fine d’anno e soprattutto per un migliore 2021, per la Sicilia e per i Siciliani”.

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