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Sanità, PD: “Ospedale di Patti penalizzato. Serve riordino della Rete ospedaliera regionale”

mercoledì 25 Luglio 2018
Ospedale Barone Romeo di Patti

“L’inquadramento ingiustificato dell’ospedale di Patti quale ‘Presidio di base’ penalizza un’ampia area  territoriale della costa tirrenica”. Lo denuncia il parlamentare regionale PD Franco De Domenico che oggi ha partecipato alla riunione della commissione Sanità all’Ars, dove si sta esaminando il decreto di riordino della Rete ospedaliera regionale.

“Il ‘Barone Romeo’ di Patti – aggiunge –  è una struttura articolata in ben 24 Unità operative di cui tre di terapia intensiva e una di emodinamica, ed è uno dei pochissimi ospedali con elipista notturna attiva 24 ore su 24 inserita nella rete della protezione civile nazionale e regionale, ed  è dotato di ben 131 posti letto. Non si comprende quindi – prosegue De Domenico – come mai venga qualificato come ‘Ospedale di base’ e non Dea di I livello, così come altri presidi sanitari che non hanno i requisiti né i reparti di emergenza urgenza presenti nell’Ospedale di Patti. È necessario che il presidio di Patti venga riqualificato DEA (Dipartimento di emergenza, urgenza ed accettazione) di I livello, con l’attribuzione delle prerogative che competono ai DEA”.

Poi aggiunge su Facebook:

“Stamattina in commissione Sanità abbiamo discusso la proposta di riordino della rete ospedaliera al fine di esitare il prescritto parere obbligatorio. Ancorché la proposta di riordino abbia accolto alcune istanze del territorio, a nostro avviso, non ha dato la gran parte delle risposte che il territorio messinese si aspettava e che la precedente rete non aveva soddisfatto.
Innanzitutto abbiamo evidenziato come, nonostante la lunga gestazione, in effetti la Commissione debba avere il tempo necessario per esaminarla in dettaglio, anche perché, a nostro avviso, sono evidenti una serie di carenze per la provincia di Messina che deputati messinesi, componenti della Commissione, hanno evidenziato, alcune in modo unitario, altre singolarmente.
In particolare, con spirito costruttivo, abbiamo evidenziato, e la proposta è stata condivisa da tutti, che per l’ospedale di Lipari -pur prendendo atto per motivi di sicurezza della soppressione confermata del punto nascita- sia necessario istituire una unità semplice di ginecologia, per evitare alle donne delle isole viaggi della speranza per i normali controlli di prevenzione e di controllo.
Inoltre è stato chiesto l’incremento dei posti letto di pediatria e l’istituzione di una unità semplice di cardiologia che appare a tutti indispensabile, alla luce anche delle recenti tristi vicende di cui eravamo stati facili premonitori. Vi aggiornerò in merito alle proposte per gli altri presidi delle provincia”.

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